L’andamento di It e Ict in Italia

Prima di vedere qualche dato sul settore dell’It e dell’Ict in Italia partiamo dall’abc e dalla chiarezza che è sempre la cosa migliore. Cosa si intende per It e Ict? Lo sapete già? Rinfreschiamoci un po’ le idee. Con It (information technology) e Ict (Information and comunication technology) si intende quel complesso insieme di tecnologie che permette di elaborare, progettare, comunicare, proteggere e manipolare le informazioni attraverso mezzi digitali riguardando quindi principalmente computer e software applicativi. Si tratta quindi di un ambito di fondamentale importanza per la gestione rapida ed efficiente delle informazioni in ambito aziendale o delle organizzazioni pubbliche e private di servizi ai cittadini.

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Assinform è l’associazione nazionale delle più importanti aziende di information technology operanti nel nostro paese. Monitora il settore, fornisce informazioni, aggiornamenti e dati e si occupa di promuovere la crescita digitale in Italia. Ci basiamo quindi principalmente sui dati forniti da questa importante associazione per vedere cosa sta succedendo nel nostro Paese in ambio It e Ict.

Nonostante un ritardo sostanziale del nostro Paese in ambito di innovazione digitale sembra comunque riscontrabile una ripresa con segnali positivi. Mentre nel 2013 si era registrato un calo del 4,4% e nel 2014 dell’1,4%, nel 2015 si è riscontrata una conferma delle previsioni di crescita dell’1,1%. Sono state soprattutto le imprese private a ricominciare ad investire nell’Ict in antitesi rispetto alla pubblica amministrazione in cui si è invece verificata una contrazione. Si è registrata una crescita nel mobile payment e nell’internet of things (hardware, piattaforme, software e servizi) mentre il mercato dei device (tablet, smartphone e pc) continua il trend negativo iniziato nel 2013.

Secondo i dati Assinform forniti nel rapporto annuale quindi l’incremento positivo riguarda il software e soluzioni di nuova generazione (+ 4,2%), i contenuti digitali e la pubblicità online (+ 8,5%), i servizi di data center e cloud computing (+37%). C’è stato nuovamente un decollo dell’Internet delle Cose (+13%) spinto dai settori dell’energia e dei trasporti. Crescite a due cifre sono state ottenute dall’e-commerce (+17%, trainato anche dal mobile commerce) e dalle piattaforme gestione web (+ 13,8%).  

C’è stata una ripresa dell’Ict da parte dei principali settori dell’economia del nostro paese: industria manifatturiera + 0,6% su base annua (a fine 2013, il decremento era stato di -7%), banche +1,1% (-0,8% nel 2013), assicurazioni  +1,5% (-3,6%) utility +1,8% (+ 0,6%), Tlc e media + 0,9% (-0,2%), viaggi e trasporti + 0,8% (-5,7%).

Seppure si registrano segnali di ripresa ed una spinta quindi all’innovazione digitale con ricorso alle tecnologie web, piattaforme di gestione cloud e software innovativi il nostro Paese risente ancora di una forte arretratezza dovuta alla lentezza di sviluppo degli anni precedenti ed è quindi necessaria un’accelerazione che possa rendere l’Italia più competitiva, moderna e al passo con i tempi.