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Realizzazione loghi Roma

Tradurre l’identità di un’azienda o di un libero professionista in un’immagine immediatamente riconoscibile e che venga ricordata. Questo è il compito, per niente semplice, di un logo ben fatto. Una tappa molto importante nel processo di branding che richiede per questo un lungo percorso di elaborazione creativa e di collaborazione tra il committente e il graphic designer.

Un buon logo – che racchiuda tutte le caratteristiche del brand e le comunichi al meglio – deve essere semplice, originale e leggibile. Farlo da soli, utilizzando uno dei tanti servizi online, può sembrare una buona idea per risparmiare ma per ottenere un risultato davvero efficace sono necessarie una serie di fasi delicate. Gestirle da soli è complesso e spesso poco produttivo. Noi di Web Crew ci occupiamo di creare insieme a te il logo perfetto per il tuo brand, mettendo il cuore in ogni passaggio.

Costo per la realizzazione del logo

Le offerte qui indicate riflettono un diverso livello di impegno nel percorso di realizzazione del tuo logo. Tutti i loghi vengono curati nei dettagli, ma inevitabilmente ogni progetto di design investe tempi di lavoro e gradi di rifinitura diversi a seconda del risultato che si intende ottenere.

Se desideri invece personalizzare completamente il tuo preventivo contattaci per concordare un livelllo di servizio adeguato.

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€ 180 + iva

Logo Base

Briefing

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2 proposte

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3 proposte

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    Creazione loghi aziendali

    Cosa possiamo fare per te?

    • Ci confrontiamo con te, per mettere in campo le idee: che sia fisicamente, al telefono, via Skype o via mail la prima fase essenziale consiste nel capire quali sono le caratteristiche chiave del tuo brand, qual è il tuo target di riferimento, il settore in cui operi e quali sono i tuoi obiettivi.
    • Elaboriamo un documento di bozze con il concept di brand: la fase di briefing, con la messa in campo di parole chiave e suggestioni, porta alla definizione di un’idea centrale del marchio. Ti spieghiamo come ci siamo arrivati e perché e la traduciamo in un documento.
    • Creiamo delle bozze di logo: traduciamo l’idea di brand che è emersa del confronto in alcune proposte di logo, generalmente tre o poco più. Le nostre proposte saranno quanto più possibile all’insegna della semplicità, della chiarezza e della funzionalità.
    • Ti mostriamo le bozze e seguiamo le tue indicazioni: lavoriamo con cura per proporti delle bozze originali ed efficaci che comunichino nel modo migliore le caratteristiche chiave del tuo brand. Per noi è fondamentale però che le bozze dei loghi rispondano anche al tuo gusto personale e che ti lascino pienamente soddisfatto. La scelta finale quindi resta a te.
    • Dopo l’approvazione, la fase finale del logo: una volta che ci avrai indicato il logo che preferisci ci dedichiamo a strutturarlo in tutti i dettagli di colore, font, sfumature. Ci basiamo sul flat design per creare un logo che si adatti anche ai nuovi dispositivi mobili che usiamo ogni giorno e puntiamo sulla versatilità per renderlo adatto anche a biglietti da visita, volantini o cartelloni. Creiamo un logo facilmente riconoscibile e memorizzabile, piacevole da vedere, comprensibile. Il logo perfetto per te.

    Logo Design

    Il logo rappresenta graficamente l’azienda e la sua identità visiva facilmente riconoscibile e memorizzabile dal pubblico. Come si crea un bel logo che sia semplice ma originale, funzionale agli obiettivi del brand, adattabile alle sue variazioni e identificabile immediatamente dalla clientela? Il processo di realizzazione è lungo e complesso ma estremamente importante per la comunicazione efficace del marchio. Due fasi cruciali sono quella della definizione del concept e della creazione delle bozze di logo.

    La prima fase consiste in un’analisi di mercato per valutare attentamente la concorrenza e in un briefing tra il grafico e i membri dell’azienda per definire quali sono gli obiettivi, il target a cui si rivolge, le attività e il settore di riferimento. Da questo confronto emergeranno delle keywords sulle quali il grafico potrà concentrarsi per l’elaborazione di un concept, ovvero un documento di bozza nel quale si spiega l’idea di marchio che è stata elaborata ed il percorso che ha portato a definirla. L’idea centrale del brand è quella che deve essere poi tradotta graficamente in un logo dal design pulito e comunicativo che rappresenti l’identità dell’azienda.

    Dopo aver definito un’idea di marchio condivisa si può procedere all’elaborazione delle bozze di logo basandosi sulle idee migliori emerse nel corso del briefing. Le idee su cui puntare devono essere di solito come minimo 3 ma senza esagerare in quantità generando confusione eccessiva nel cliente al quale dovremo sottoporle. Ricordiamoci infatti che la semplicità è sempre il nostro criterio guida! La domanda essenziale da cui muoversi è: come vogliamo che sia il marchio finale sulla base dell’idea che abbiamo definito? Allo scopo è importante fare varie prove allenando la propria creatività realizzando bozzetti con penna o matita su carta piuttosto che direttamente su Illustrator..Lo scopo di questa fase è tradurre le parole chiave che sono emerse durante la fase di briefing in immagini concrete, dando sfogo alla creatività.

    Le bozze che avranno tradotto l’idea aziendale in un’immagine verranno sottoposte all’attenzione e alla valutazione da parte del cliente per il quale stiamo realizzando il logo. La scelta finale infatti spetta a lui e dobbiamo fare in modo che il logo oltre che essere identificativo del brand incontri anche il suo gusto personale. Ma di questo aspetto ci saremo occupati già durante la fase di briefing e dovremmo esserci fatti un’idea di base che ci consenta di muoverci. In base al feedback ricevuto dal cliente sulle proposte di logo in bozza che gli abbiamo presentato potremo restringere il campo ed elaborare un logo più definito in tutti i suoi aspetti.

    L’elaborazione di un logo bello, funzionale e rispondente agli obiettivi dell’azienda è uno dei lavori più complessi per un designer se fatto con impegno e serietà. Richiede tempo, un’articolazione in varie fasi delicate e tanta pazienza ma alla fine è anche indubbiamente uno dei più soddisfacenti.

    Hai bisogno di un logo?

    Creare il logo per la Brand Identity

    Non ci sono dubbi: ci sono marchi che non hanno bisogno di presentarsi e per i quali il logo è più che sufficiente come segno distintivo.

    Certo, in gran parte l’attitudine di un simbolo identificativo di un marchio a essere ricordato in modo inequivocabile dipende sia dalla buona fama che esso si è conquistato e dalla continuità del suo impiego, ma ci sono anche altri elementi che possono fare di un logo un logo efficace, e cioè – come si usa dire – renderlo “memorabile” tanto da contribuire alla buona sorte di una qualsiasi attività.

    Non sarebbe neanche necessario fare nomi, ma giusto a titolo esemplificativo è quasi scontato che la maggior parte di noi associ senza ombra di dubbio la mela per Apple, così come lo “swoosh” per Nike, il panda per il WWF o anche una sola voluta del corsivo della Coca Cola o i semplici caratteri ravvicinati del logo Coop.

    La creazione di un logo è un “lavorone”. Un buon lavoro di design può infatti fare davvero la differenza per le sorti di un marchio. Questo perché, oltre a dover essere ben riconoscibile, un logo dovrebbe riuscire a sintetizzare l’idea di quel dato brand, la sua “filosofia” potremmo dire.
    Interessante valutare, in questo senso, l’utilizzo dei colori (sappiamo, no, che Babbo Natale come lo conosciamo oggi è così “grazie” a una campagna pubblicitaria Coca Cola?) con i quali è possibile creare quell’identità visiva utile al marchio per produrre nel consumatore un’associazione inequivocabile e ovviamente positiva dal punto di vista del marketing.

    Colori che comunque possono variare di significato da una cultura a un’altra e che quindi vanno scelti con cura anche rispetto al mercato o alla tipologia di utenti verso i quali ci si vuole indirizzare.

    Stesso discorso per quanto riguarda la scelta del carattere tipografico – spesso si tratta di un vero e proprio studio di lettering, anche con l’invenzione di nuovi, appositi, caratteri – eventualmente associato al simbolo nell’insieme del logo, che può anch’esso contribuire a sintetizzare in modo efficace l’idea che si vuol trasmettere (tornando al logo Coop: non a caso la spaziatura tra carattere e carattere è praticamente nulla, proprio per dare il senso di cooperazione).

    Simboli e lettere che spesso fanno davvero una marca, che identificano non solo un prodotto, ma addirittura “l’idea” di quel prodotto, tant’è vero che – immagino ce ne siamo tutti accorti – molte marche poco conosciute – basta dare un’occhiata agli scaffali dei prodotti alimentari di molti discount – utilizzano grafica, colori, simboli e accostamenti che richiamano quelli di marche più famose, proprio con l’intento di riportare alla mente del consumatore “l’idea” della qualità di quel dato marchio e far quindi leva su questo – per la cronaca: ho in frigo un tubetto di maionese con scritta blu su giallo con un fondo blu intenso, con tanto di uovo in guscio e fetta di limone, ma non è Kraft. Non è male, tra l’altro.

    Benefici quindi di un logo efficace, che addirittura possono trasmettersi anche ad altri prodotti.

    Come scegliere il tipo di logo

    Il logo aziendale identifica un brand e lo rende riconoscibile a tutti i clienti. La scelta di questo piccolo simbolo deve essere fatta con cura, perché serve a trasmettere l’identità aziendale e perché diventa un mezzo identificativo di facile memorizzazione. Più il logo è semplice da ricordare e più è efficace a livello comunicativo.

    Quale tipo di logo scegliere? Ecco la lista delle diverse tipologie:

    tipologie logo

    • Loghi testuali: loghi formati da caratteri, parole o abbreviazioni (IBM, Google, Canon). Si può dividere questa categoria in due: gli acronimi e i logotipi. Loghi con scritta di un acronimo sono molto indicati per brand dal nome lungo e composto di più parole, logotipi sono invece loghi che riportano il nome integrale dell’azienda (Coca-Cola)
    • Letterform: loghi costituiti da un’unica lettera (la H di Honda)
    • Loghi pittorici: loghi costituiti da un disegno (l’uccellino di Twitter, la mela di Apple, la conchiglia di Shell oppure il coniglietto di Playboy)
    • Loghi astratti: simbolo astratto (il simbolo della Nike che rappresenta l’ala stilizzata della Nike di Samotracia, la dea greca della vittoria)
    • Loghi con mascotte: seppure le mascotte sono diffuse in molte aziende (Mc Donald’s, Planters…), la scelta di inserire una mascotte nel logo ufficiale è comunque rara. Esempi rilevanti sono KFC e Michelin.
    • Emblemi: sono i loghi in cui la scritta è contenuta all’interno di un simbolo o di un’icona. E’ la tipologia più diffusa in ambiente sportivo ma non sono rari gli emblemi anche in ambito universitario (Harvard) e commerciale (Starbucks, Harley Davidson, Burger King).

    Se l’azienda ha un nome facilmente memorizzabile, il logo con scritta e spesso consigliabile. Sarà la scelta del font a dare ulteriore carattere al logo e a comunicare un dato messaggio, con un effetto di memorizzazione notevole.
    Al posto del nome intero, soprattutto se lungo, si può utilizzare un acronimo come nel caso di FedEx, che sta per Federal Express.

    Con i loghi con scritta diventa particolarmente importante anche la scelta del colore, sia dello sfondo che delle lettere. Basta pensare al caso di Coca Cola e del suo sfondo rosso. L’80% della riconoscibilità di un marchio passa attraverso i colori del logo. E se si chiede a una persona di associare il rosso a un’azienda, farà con tutta probabilità i nomi di Coca Cola, Lego e Ferrari.

    Ovviamente, le immagini sono molto più riconoscibili rispetto a parole e abbreviazioni e, se il marchio è già noto, sono preferibili i loghi astratti.
    Nike, per esempio, ha finito per usare un logo incentrato solo sul suo swoosh (l’ala stilizzata), senza il nome aziendale. Il cambiamento è avvenuto quando il marchio si è talmente fortificato da essere riconoscibile anche solo con il segno grafico.

    Un buon modo per combinare testo e immagini è un logo costituito da un simbolo accompagnato da lettere, da scegliere quando il marchio non è ancora molto conosciuto.

    In questi casi si può utilizzare la scritta abbinata all’immagine (loghi combinati) ma con la scritta non all’interno dell’immagine come avviene per gli emblemi ma fuori. Gli esempi sono numerosissimi, AT&T, Adidas, Chanel…

    Quest’ultima combinazione può essere molto efficace perché fonde la facilità di riconoscimento dell’immagine con la possibilità di leggere il nome dell’azienda.

    Attiva il percorso di Logo Design

    Design di loghi su misura

    Il logo, per un’azienda, è molto più di una firma: è anche – e soprattutto – un’immagine visiva che veicolerà nel tempo e nello spazio ciò che quella determinata impresa fa ed è, l’impronta che lascerà, la renderà visibile e riconoscibile.
    Un elemento davvero indispensabile, pensando a quanta potenza abbia il canale visivo per noi esseri umani, e ora più che mai, in una società che, nel bene e nel male, dà così grande importanza a questo aspetto.

    La scelta, l’ideazione, la progettazione e la messa a punto di un logo – e in molti casi anche il suo rifacimento – sono fasi delicate nella vita e per il posizionamento di un’azienda e non a caso si sono sviluppate professionalità specializzate proprio su questo aspetto che hanno in mano tutti gli strumenti necessari perché un logo possa rappresentare l’azienda nel migliore dei modi, sia d’impatto e rimandi immediatamente il pubblico ai suoi prodotti o servizi, alla sua qualità, ai suoi valori, alla sua identità, e sia in grado di trasmettere un messaggio chiaro, veloce e appropriato.

    Designer esperti che non solo sanno creare qualcosa di “ben fatto”, ma che sono in grado di racchiudere in pochi ed essenziali segni lo “spirito” dell’azienda e realizzare qualcosa di originale, unico, esclusivo, inconfondibile e “ricordabile”. Qualcosa, quindi, che sia efficace e che tenga conto di molti aspetti, primo fra tutti l’impatto che un logo ha in termini di visual marketing.
    Anche se nel tempo questa figura professionale si è ovviamente evoluta di pari passo all’evoluzione della grafica e si sia passati da loghi disegnati a mano libera a loghi creati grazie agli strumenti sempre più sofisticati di cui la grafica digitale si avvale, è bene sapere quanto un logo “fatto a mano” – benché poi per essere utilizzato debba essere trasferito in digital – abbia il suo peso e sia particolarmente d’effetto.
    Del resto, di loghi di successo realizzati a mano e che senza dubbio hanno “funzionato” bene ce ne sono molti, si pensi a The New York Times, Ford, Apple, Nike, Disney, H&M…

    Una delle abilità dei migliori graphic designer – o, più nello specifico, dei logo designer – è infatti non solo quella di sapere usare la grafica digitale, ma saper “sfruttare” anche le loro capacità manuali ed essere in grado di creare e realizzare loghi senza utilizzare i tool messi a disposizione dai programmi di grafica.

    C’è inoltre da dire che un professionista esperto dovrebbe avere anche la capacità di saper consigliare quale sia il logo migliore per un determinato cliente, anche in base al suo target di riferimento e – diciamocelo – anche al suo budget; inoltre, dovrebbe saper realizzare un logo che “funzioni” sia offline sia nel digital, adattabile quindi a qualsiasi supporto e canale.

    Loghi quindi oggi che possono nascere dalla sapiente fusione di tecniche tradizionali e nuove tecnologie e che possono portare alla creazione di qualcosa di ancor più originale, unico, esclusivo, che sappia contraddistinguere e renda maggiormente identificabile, inconfondibile e memorabile il nome e l’identità di un’azienda.

    Progettare un logo vincente

    Realizzare il logo per la tua azienda o qualunque progetto tu abbia ideato è uno step molto importante per la buona riuscita comunicativa del tuo lavoro. Il logo definisce infatti il modo in cui l’azienda viene percepita all’esterno. Un logo ben progettato, funzionale, piacevole esteticamente, semplice ed in linea con gli obiettivi dell’azienda serve a renderla riconoscibile nell’immediato, a definire la sua identità, a farla rimanere impressa nella memoria dei clienti e a differenziarla dai competitors. Ma come si progetta un bel logo? Fermo restano che è bene affidarsi ad un bravo graphic designer ci sono delle regole da seguire per la buona riuscita dell’operazione.

    • Mantenersi adeguati al target e agli obiettivi del brand: il logo deve rispettare il pubblico a cui il brand si rivolge e deve essere in linea con i valori guida del marchio. E’ importante cioè che sia coerente con quello che il brand offre sul mercato in termini di prodotti e servizi adeguandosi ad una eventuale evoluzione dell’offerta e che interpreti i gusti e le necessità della clientela per cui è pensato e per quella che intende raggiungere.
    • Puntare sulla semplicità: il caro vecchio “less is more” è un principio sempre valido e sempre utile. Attenzione essere semplice non vuol dire essere banali e scontati ma significa evitare la sovrabbondanza di colori, font e caratteri evitando di farsi prendere la mano dall’eccessiva creatività: è bene puntare su non più di due/tre colori né troppo accesi né troppo smorti e su un unico tono senza sfumature e i caratteri devono essere di facile lettura. E’ importante che il logo sia essenziale e basato sul flat design anche per adattarsi ai nuovi supporti mobili tanto che appunto brand come Google, Bing e Yahoo hanno recentemente riadattato i loro loghi rendendoli più snelli in quest’ottica.
    • Creare un logo facilmente memorizzabile: la semplicità aiuta a creare un logo che sia immediatamente leggibile, riconoscibile anche a distanza e quindi memorizzabile. Pochi dettagli, nessuna sovrabbondanza ed essenzialità sono gli ingredienti fondamentali per un logo difficile da dimenticare. Si possono utilizzare elementi che siano direttamente attinenti all’offerta del brand o anche elementi solo legati culturalmente al marchio (Apple, Mercedes, Lacoste sono solo alcuni dei tanti brand che non hanno loghi direttamente collegati a ciò che vendono). Il nome del brand può essere riportato se breve e di impatto ma non è fondamentale. Quello che conta è l’originalità del logo che resti però sempre semplice.
    • Realizzare un logo versatile: cioè un logo che si adatti a qualunque formato e dimensione pensando fin da subito a tutti gli utilizzi che possono esserne fatti: dal biglietto da visita al cartellone pubblicitario fino al sito web e ai dispositivi mobili. Allo scopo sarebbe opportuno disegnare il logo in formato vettoriale in modo da essere scalabile a qualsiasi dimensione senza perdita di dettagli o effetti di sgranamento. Uno dei migliori programmi per realizzare loghi vettoriali è Illustrator mentre è preferibile evitare Photoshop.

    Ci siamo soffermati sugli aspetti essenziali ma la lista di regole per realizzare un buon logo potrebbe continuare a lungo. Non copiare mai dagli altri e non pretendere la perfezione sono altri due buoni suggerimenti e intanto restiamo in attesa anche dei vostri pareri!

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