Come diventare copywriter professionista

In questo articolo abbiamo raccolto alcune informazioni che possono essere utili a tutti coloro che vogliono diventare copywriter ma non hanno ben chiaro come fare. Il mestiere del copywriter, infatti, è abbastanza disarticolato. Non esiste, cioè, un modo standard di diventare copywriter, un percorso di studio prestabilito e neanche certificazioni o titoli capaci di attestare la propria professionalità. Il copywriter, per molti versi, è in balia del mercato. Copywriter è chi fa il copywriter, tutti i giorni, all’interno di un’agenzia di copywriting o da libero professionista.

Questo articolo è diviso in tre parti, nella prima indichiamo quali sono, a nostro avviso, le competenze fondamentali che un copywriter deve possedere. Nella seconda abbiamo sintetizzato sei passaggi fondamentali che ti possono aiutare a diventare un copywriter. Nella terza parte una copywriter professionista, Ilaria De Vita, racconta il modo in cui è riuscita a diventare una copywriter.

Questo articolo è parte integrante della guida al copywriting di Web Crew. Se stai cercando di farti un’idea su questa splendida ma difficile professione, ti consigliamo di leggerla.

Copywriting

Le competenze di un copywriter

Tempo fa creò parecchio scalpore un video realizzato per la promozione del territorio della Valsugana in Trentino. La comunicazione verteva in linea generale sulla qualità della vita in montagna a discapito di quella cittadina. Le immagini, belle ed impattanti, come nel più classico dei modelli pubblicitari, sono state accompagnate da un testo: “Tenetevi il traffico e l’aperitivo, i palazzi e la Settimana della moda, la cyclette e le metropolitane… Insomma, tenetevi tutto o tenete a voi stessi”.

Questo testo giocava sulle differenze degli stili di vita e di vacanza e, soprattutto, sul gioco di significati del verbo tenere. Perché questo video ha suscitato un polverone mediatico, tanto da essere eliminato con tanto di scuse? Il motivo è molto semplice. Ha utilizzato un tono provocatorio e aggressivo che non è piaciuto al suo pubblico target. Il riferimento palese, infatti, era quello ai milanesi, che avrebbero dovuto avere, come reazione a questo video promozionale, la voglia matta di trascorrere le vacanze estive nella Valsugana.

Partiamo da un presupposto. Forse l’obiettivo stesso di chi ha creato questo spot era quello di far parlare di sé. Di sconvolgere e di scandalizzare. In questo senso, l’obiettivo è stato centrato. Ma perché prendiamo questo esempio se vogliamo parlare della professione del copywriter e delle sue competenze? Perché, ad un’analisi anche poco approfondita, ci si rende conto come in questo copy manchino tutte le regole essenziali per un buon testo promozionale. È la narrazione stessa ad essere manchevole, il tone of voice, il modo in cui ci si rivolge al target. A volte si dice buona la prima. In questo caso, forse, c’è ancora molto da studiare e troppe competenze da acquisire.

Quali sono le competenze che deve possedere un copywriter

Partiamo dall’inizio. Il copywriter ha sempre avuto un suo alone di fascino e mistero. Fino a qualche anno fa veniva associato a stili di vita frenetici in un attico a New York o a Milano, intento a lavorare giorno e notte accanto al suo art director. Erano gli anni d’oro della pubblicità e quello del copywriter era un mestiere di quelli ambiti e suggestivi. Oggi questa professione ha cambiato il suo modus operandi e si è tramutata in qualcosa di diverso. È cambiata la comunicazione stessa, che si è dovuta adeguare ai nuovi strumenti digitali, e con essa anche tutte le attività che ruotano intorno.

Il copywriter contemporaneo è una figura complessa, che tiene in equilibrio diversi fili e ha bisogno di una serie di competenze, che spaziano dal neuromarketing alla SEO. Le basi rimangono sempre quelle classiche, ma si accompagnano alle esigenze delle nuove frontiere comunicative.

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L’ABC per un buon copy

Che si debba costruire un testo per lo spot di un pacco di spaghetti, di una sceneggiatura di una pubblicità radiofonica, di newsletter o di un post per Facebook, la base di partenza è rappresentata in ogni caso da punti saldi. In primo luogo un copywriter ha bisogno di una conoscenza approfondita della lingua, dalla grammatica alle figure retoriche, senza la quale risulterebbe difficile qualsiasi gioco di parole o di efficacia nella comunicazione stessa. Il tutto accompagnato da una dose abbondante di creatività.

Questo può bastare? No, nel modo più assoluto. Questa è la base, ma poi sono altri gli elementi che vanno a fare la differenza. Alla base di qualsiasi testo persuasivo c’è un progetto di comunicazione con obiettivi ben mirati ed organizzati. Ecco perché un bravo copywriter conosce i segreti del marketing e vive di visione strategica. Ancora prima di mettersi a tavolino per unire parole e punteggiatura deve avere in mente quelli che sono i risultati attesi di quello specifico lavoro.

Riprendiamo per un secondo l’esempio dello spot della Valsugana. L’ufficio per il turismo aveva come obiettivo quello di attrarre un gran numero di turisti milanesi nel proprio territorio, soprattutto in questo momento in cui si fa perno sul turismo di prossimità. Andando a denigrare lo stile di vita dei cittadini di Milano, lo spot ha provocato l’effetto contrario: i milanesi si sono sentiti insultati e in Valsugana non ci andranno. Perché è accaduto? Perché il copywriter ha perso di vista un elemento fondamentale: si è fatto trasportare dal fuoco sacro della creatività, dimenticandosi del suo pubblico obiettivo.

Il copywriter nel mondo digitale

Lingua e grammatica, tecniche di marketing e strategia rimangono i capi saldi per la professione del copywriter. Ma queste caratteristiche da sole non bastano. Perché oggi più che mai un bravo copywriter deve incrociare diverse skill operative, perché non si troverà solo a lavorare su spot e testi pubblicitari classici, ma andrà ad agire su tutti gli strumenti della nuova comunicazione digitale.

Nel 2020 un copywriter si ritroverà davanti a progetti relativi alla realizzazione di un sito web, di scrittura di blogpost, di caption per i social o anche di testi scritti per una landing page. In questo caso vanno scandagliate tutte quelle competenze tipiche dell’online, senza dimenticare nel cassetto degli attrezzi quelle tradizionali. Perché nel 2020 i contenuti di marketing sono talmente tanti che risulta complicato arrivare al cuore degli utenti, ma è esattamente questo l’obiettivo di un copy online. Quello di colpire, di emozionare, di rimanere nell’attenzione di chi legge. Ed ecco che un copywriter avrà bisogno di conoscenze che spaziano dal social media marketing ai principi della SEO. No, non sto dicendo che un copywriter debba diventare un SEO specialist o un social media manager. Sono professioni diverse e non bisogna perdere di vista l’obiettivo. Ma, quando si vuole scrivere per il web, queste sono competenze di cui bisogna avere un’infarinatura. O meglio, bisognerà proprio sporcarsi le mani, per essere più precisi. Tante informazioni da tenere bene a mente e da mescolare per la creazione di un copy perfetto.

6 passi per diventare un copywriter professionista

Quando qualcuno sa che scrivi per lavoro (un parente adolescente in fase di scelte post scuola ma anche un amica o un cugino con un lavoro poco stimolante o chi più ne ha più ne metta) si accende subito una lampadina di interesse mista a incredulità. È davvero possibile fare di una passione un lavoro vero con partita iva? Ci si può alzare la mattina e vivere di parole scritte? Non bisogna per forza fare gli impiegati, i medici, gli avvocati (senza nulla togliere a queste categorie) ma si può intendere il lavoro in modo più creativo? Esaurite queste domande si passa allora a quella chiave: come faccio a diventare un copywriter professionista? Ed eccoci qui, provo a darti 6 suggerimenti utili se vuoi provare a fare del copywriting la tua professione.

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  1. Non serve una laurea (anche se aiuta) ma passione ed entusiasmo
  2. La maggior parte delle persone si chiede se serva una laurea particolare o un determinato corso di studi per fare il copywriter di professione. Sicuramente avere una laurea in lettere o materie umanistiche aiuta ma alla fine quello che conta davvero è la conoscenza dell’italiano con le sue regole grammaticali, amare leggere e farlo tanto e soprattutto avere passione e entusiasmo. Senza quelle non si va da nessuna parte perché in poco tempo ti annoieresti e finirebbe per pesarti da morire doverti svegliare ogni giorno e metterti a scrivere. Scrivere con passione e divertendoti deve essere il tuo punto fermo, ciò su cui costruire il tuo lavoro e che ti permetterà di superare tutti gli intoppi.

    In ogni caso, Web Crew non può che consigliarti uno studio approfondito delle materie letterarie. Non necessariamente all’Università, per quanto il percorso accademico sia comunque una chiave d’accesso importante alla professione, soprattutto se il tuo obiettivo è lavorare in un’agenzia.

  3. Metti alla prova la tua passione
    Abbiamo appurato che hai la passione a guidarti e scrivere è quello che vuoi davvero fare nella vita? Ottimo, è il momento di vedere se ti basta. Devi sporcarti le mani e fare esperienza. Proponiti a parenti e amici per scrivere i testi del loro sito, il volantino di un negozio, e loro mail di lavoro, esercitati a riscrivere descrizioni di prodotti e slogan che leggi in giro e trova qualche lavoro (anche gratuito o mal pagato) per iniziare a vedere se davvero scrivere ogni giorno, full time o molto spesso ti piace sul serio.
  4. Costruisci relazioni

    Nessuno è un’isola e fare tutto da soli è davvero dura. Inizia quindi fin da subito a creare il tuo network di relazioni. Puoi farlo sia online tramite i social media e la partecipazione a forum e chat di settore che offline partecipando a eventi e corsi in cui incontrare persone che fanno il tuo lavoro. Parlare con altri copywriter ti aiuterà a capire meglio il settore, ad avere qualcuno con cui parlare dei tuoi dubbi, con cui confrontarti e magari anche a trovare qualche collaborazione di lavoro interessante.

  5. Specializzati, se vuoi, ma non subito

    Prima di trovare l’ambito in cui vorrai specializzarti (se vorrai trovarne uno) inizia a scrivere di tutto. Un buon copy infatti è in grado di scrivere degli argomenti più disparati (spesso anche molto noiosi dobbiamo essere sinceri!) nel modo giusto, documentandosi prima e trovando poi la chiave giusta per affrontarli e coinvolgere il lettore. Dopo che ti sarai messo alla prova scrivendo articoli su tanti ambiti puoi se vuoi iniziare a scegliere il settore per cui vuoi proporti – che sia food, finanza, medicina, shopping o quello che vuoi – in base alle richieste del mercato e alle tue passioni.

  6. Non mollare

    Forse non sarà facilissimo trovare un lavoro al primo colpo. Dovrai inviare tanti cv, contattare tante agenzie o proporti a tanti potenziali clienti ma non mollare. La perseveranza vale spesso più di mille talenti. Anche quando avrai trovato i tuoi primi lavori ben retribuiti (yeah) ti renderai conto che dovrai spesso far revisioni ai tuoi testi, non andranno bene, non piaceranno al cliente o ti troverai a lavorare di sera o nel weekend per le consegne accumulate (organizzarsi da freelance non è facilissimo all’inizio). Tieni duro, perché la costanza dà i suoi frutti e il copywriter professionista si riconosce anche da questo.

  7. Crea il tuo sito web e la tua presenza social
    Un copy per mestiere deve avere il suo sito web professionale in cui far vedere come scrive, come gestisce il calendario editoriale, la newsletter e dove raccogliere il portfolio dei suoi lavori. Magari non sarà il primo passo ma a un certo punto devi averlo anche tu. Ti aiuterà a trovare lavori, ad avere un’identità strutturata, a sentirti più sicuro di te e crederci davvero. Eh già, anche questo è un passo essenziale. Devi essere il primo fan di te stesso, crederci fino in fondo e darti valore perché solo così potranno dartelo anche gli altri.

“Come sono diventata una copywriter” – La copywriter Ilaria De Vita racconta la sua esperienza

Ci sono persone che hanno sempre saputo cosa fare nella vita. Gente che fin dalle elementari sapeva che avrebbe fatto il medico, l’avvocato, la parrucchiera, l’hostess, l’astronauta ed è andata avanti con quell’idea fino a riuscirci. (Ok, forse sull’astronauta abbiamo meno casi vincenti ma non è detto). Ebbene, come avrai intuito a me non è capitata la stessa cosa. Volevo prima fare la dottoressa, poi la stilista, poi l’ingegnere, poi vivere in campagna circondata da cani, gatti e papaveri. Insomma tante idee e pure confuse.

Nessun fuoco sacro che mi dicesse vai avanti verso il tuo destino e mi facilitasse la vita. No, non ho avuto questa fortuna. Non starò quindi qui a raccontarti di come ho sempre avuto la missione di scrivere per lavoro e di come riempissi quaderni e quaderni di storie ogni giorno. Ti racconto però se vuoi come sono finita a fare la copywriter.

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La formazione universitaria: futuro incerto, felicità a momenti

Ti starai domandando cosa ho studiato, se ho una laurea e quale formazione bisogna avere per diventare copywriter. Ehm…non credo serva una laurea specifica per fare questo mestiere, certo se hai studiato materie umanistiche e quindi hai una laurea in Lettere, in Lingue, in Comunicazione e Marketing o comunque in una materia umanistica, hai sicuramente una marcia in più ma non scoraggiarti se il tuo percorso non è questo. Non è stato neanche il mio e non c’è un percorso giusto in assoluto. Io ho studiato prima per un anno e mezzo Architettura di interni (eh sì in una fase volevo anche fare l’architetto, forse per imitare mio papà) e poi mi sono laureata in Psicologia dello sviluppo. Idee chiare, queste sconosciute.

Lo zampino del destino: un sito con cui collaborare

Dopo aver fatto tirocini e servizio civile ho avuto una sorta di black out. Ho studiato tanto ma…no io non voglio fare la psicologa però mi piace lavorare con i bambini. Così per caso, mentre continuavo a lavorare come babysitter per guadagnare, un giorno cercando sul web annunci tra asili, ludoteche e lavoretti vari per mantenermi mi sono imbattuta in un annuncio diverso. Hey Kiddo (ora You Kid), sito dedicato alla cultura per l’infanzia, cercava una redattrice web. Avevo l’opportunità di occuparmi di cinema, di libri per bambini (la mia grande passione!) e di cimentarmi in una cosa nuova a cui non avevo mai pensato e che non sapevo fare ma che mi attirava, per cui ho pensato ok ci provo, tentar non nuoce. Ho inviato il cv e dopo qualche positivo scambio di mail con la caporedattrice ho avuto il via libera e ho iniziato. È stato oltre un anno bellissimo e stimolante in cui ho imparato tanto e ho capito che forse era la scrittura quel fuoco sacro, quella passione che ti fa sorridere, che aspettavo da tempo.

L’invio di curriculum a tappeto e l’incontro con Web Crew

La mia collaborazione con Hey Kiddo era gratuita per cui, avendo scoperto che sì volevo provare a fare quella cosa nella vita per cui scrivi e ti pagano anche, ho iniziato a mandare curriculum su curriculum usando Bakeka.it. Subito, Lavori creativi, il forum di GT, Jobrapido, Infojobs e insomma tutti i siti dedicati al lavoro. Ho rimediato qualche piccola collaborazione interessante e anche tante fregature o articoli sottopagati (ad 1, 2,3 euro no non ci siamo). Ho quindi deciso che se dovevo scrivere gratis o quasi lo avrei fatto per me e per quello che mi piaceva e così ho aperto il mio blog (“La rana a righe”) dedicato ai libri per bambini e a divagazioni varie intorno al tema. Una creatura che ho coccolato molto e ora coccolo un po’ meno (mea culpa) ma che mi ha permesso di fare ancora tanta pratica con le parole e con WordPress. Nel frattempo però continuavo a spulciare annunci e mi sono imbattuta in Web Crew nella sua vecchia forma. Fabio e Giovanni cercavano collaboratori per espandersi e ci siamo trovati. Da lì lo spazio e la passione per questo lavoro sono aumentati giorno dopo giorno con molte soddisfazioni.

 Una formazione continua fatta di studio e sperimentazione

Ovviamente fare la copywriter non vuol dire solo saper scrivere (che forse lo so fare o forse no chissà). Servono anche tante altre capacità. Bisogna avere motivazione, costanza, essere flessibili, avere una mente che possa adattarsi e creare idee per argomenti e situazioni diverse, sapere benissimo l’italiano e le regole di grammatica, conoscere almeno i principi di base del posizionamento sui motori di ricerca, le tecniche del web copywriting, avere un qualche nozione di grafica, sapersi destreggiare su WordPress. Come si impara tutto questo popò di roba? Al di là dei corsi (alcuni utilissimi altri molto meno), è fondamentale provare, fare anche se credi di non essere in grado, leggere tantissimo e tenerti aggiornato sulle novità tramite i blog di professionisti del settore. I miei modelli? Luisa Carrada, Valentina Falcinelli, Daniele Imperi, Riccardo Esposito, Enrica Crivello, il forum di Giorgio Tave. Ma sono davvero tante le fonti a cui puoi attingere per imparare! Una dote importante è anche la resilienza, cioè la capacità di non scoraggiarti nei momenti in cui ti sembra di aver sbagliato strada, che i clienti non arriveranno mai, che non sei portato e quando i parenti non capiscono che lavoro fai e ti guardano con la faccia strana.

La partita iva è solo l’inizio

Ti confesso una cosa. Prima di convincermi che potessi fare della scrittura sul web il mio lavoro vero ce ne ho messo di tempo. Dopo vari tentennamenti ho aperto la partita iva e sto per aprire il mio sito professionale ma non mi sento affatto arrivata. In questo lavoro non si arriva mai, c’è sempre da imparare, da sperimentare, non ci si sente mai abbastanza bravi o abbastanza pronti. Ma (almeno per ora, poi chissà cosa riserva il futuro) è il lavoro più bello che potesse venirmi in mente.

Come diventare copywriter: un percorso formativo

Se stai cercando un modo per approfondire le tue competenze in fatto di copywriting, puoi contattare la nostra agenzia di content marketing, Web Crew, per costruire insieme un corso di formazione.
Web Crew lavora sul campo da circa 15 anni, i nostri formatori, pur avendo avuto esperienze didattiche, non sono formatori di professione, ma copywriter e scrittori professionisti. Il taglio dei nostri corsi di copywriting è perciò decisamente orientato alla pratica e alle competenze che effettivamente possono servire quando ti ritroverai alle prese con i clienti.

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