Principali tecniche del marketing di influenza

E’ un tipo di marketing in cui la concentrazione è posta sulle persone influenti (influencer) più che sul mercato di riferimento nel suo complesso. È una forma di marketing basata su persone con influenza sui potenziali clienti. I contenuti degli influenzatori possono essere ricompresi nella pubblicità con testimonial dove gli influenzatori giocano il ruolo di potenziali consumatori oppure agiscono come fossero soggetti terzi rispetto agli altri soggetti in campo, ossia consumatori e produttori.

Questa è la definizione che Wikipedia fornisce quando si ricerca il significato del marketing di influenza. Salta subito agli occhi come questa particolare tipologia di strategia faccia leva proprio sulle persone e sulla loro capacità di persuaderne altre, attraverso la loro autorevolezza ed influenza, per l’appunto.

influencer marketing

Nelle pagine di Web Crew più volte vi abbiamo spiegato come sia cambiato negli anni il modo di comunicare delle aziende e come sia cambiato allo stesso tempo il modo di rapportarsi delle persone alle aziende. E’ un po’ un gatto che si morde la coda. Una concatenazione di eventi e di processi, che ci ha portato nel mondo in cui viviamo adesso. Quello fatto di individui che comunicano in modo sempre più istantaneo tra di loro, che si scambiamo informazioni e pareri su qualsiasi cosa e che sono molto più vicini anche a coloro che hanno un certo tasso di visibilità.

Il tutto agevolato, come è chiaro, dai social network, che sono diventati, pian piano, i luoghi dove viviamo e conversiamo quotidianamente. In modo virtuale, in modo digitale? Può darsi, ma è innegabile quanto il confine tra virtuale e reale stia perdendo sempre più i suoi contorni fino a trasformarsi in un ambiente unico e totale.

Il marketing di influenza prende spunto da questo nuovo modo di intendere la vita. Le persone tendono a fidarsi più di ciò che viene consigliato dall’amico o da un conoscente piuttosto che credere ciecamente alle parole affidate ad uno spot televisivo o ad una pubblicità sul giornale. Una ricerca di Nielsen del 2017 ha evidenziato, infatti, come il 92% degli utenti del web preferisca fare acquisti a seguito di un consiglio diretto di una persona reale.

Come funziona il Marketing di Influenza

Sempre più spesso le aziende scelgono di affidare il proprio messaggio o il proprio prodotto a persone in grado di raggiungere con spontaneità e autorevolezza un certo tipo di pubblico, in target con l’azienda stessa. Questo per tutti i motivi che ci siamo detti prima. Quando si decide di affrontare una campagna di questo tipo si sceglie, quindi, di integrare la propria strategia di content marketing con i contenuti creati ad hoc da utenti, che possono in qualche modo influenzare altri utenti e spingerli ad entrare in contatto con il brand e a condividere lo stesso sistema di valori.

Di solito, chiaramente, questo avviene nelle piattaforme dei social network e anche sui blog che, a dispetto di ciò che pensano in tanti, non sono assolutamente morti e lo testimonia anche il fatto che sempre più aziende scelgono di comunicare con il proprio target attraverso i blog aziendali. Blogger e influencer diventano quindi il canale privilegiato per trovare nuovi modi di comunicare e nuovi modi di conversazioni digitali.

Non pensiamo, però, che solo chi ha grandi numeri di followers e di reach possa essere un valido testimonial del nostro prodotto. In questi ultimi anni, infatti, dove il marketing di influenza sta subendo una crescita ad un ritmo esponenziale, la vera ricchezza delle aziende sono i piccoli influencer, quelli con una specifica competenza e un pubblico di nicchia.

Quelli che riescono ad interagire in maniera più vera e autentica con chi li segue quotidianamente nei feed di Instagram o Facebook. In questo settore non c’è posto solo per Chiara Ferragni o per le grandi star di YuoTube, ma anche, e soprattutto, per coloro che si sono costruiti una credibilità solida e lavorano con i social in modo spesso molto più produttivo rispetto a chi ha dalla propria parte i grandi numeri.

Si parla di engagement, di quello vero, di quello non falsato. Non fatevi distrarre dalle foto patinate e con mille like, che, spesso, oltretutto, possono essere semplicemente acquistati da fantomatiche piattaforme di follower arabi, che non andranno mai ad acquistare il vostro prodotto prodotto, che ne so, nel Comasco.

marketing di influenza

Vi faccio un esempio più pratico. Se avete una piccola azienda che produce camper da viaggio, con una rete commerciale solo in Italia, magari può avere molto più senso scegliere alcuni influencer specializzati in viaggi in camper, piuttosto che sparare sul mucchio e affidare la vostra comunicazione a personaggi che di solito amano trascorrere le loro vacanze in hotel 5 stelle lusso. Targetizzare nel modo giusto diventa la parola d’ordine. E, chiaramente, ormai lo sapete meglio di me, visto che lo ripeto di continuo, senza strategia non andrete da nessuna parte, neppure a bordo del vostro meraviglioso camper super attrezzato.

Misurare, misurare e ancora misurare

Come tutto ciò che avviene in campo digital, anche le azioni di influencer marketing possono essere misurate attraverso degli indicatori, che chiaramente non hanno nulla a che vedere con le cosiddette metriche di vanità, che sono quelle a cui abbiamo accennato sopra: like e follower. Per poter misurare il ROI di una campagna basata sul marketing di influenza vanno valutati fattori diversi. Quali? Eccoli:

  • l’engagement: quanto le persone hanno interagito in modo positivo con i contenuti?
  • i click sui post che magari portano ad una specifica pagina del sito o di una landing page
  • la reach, quante persone (in target) siamo riusciti a raggiungere
  • le conversioni: ricordiamocelo sempre, a fine giornata dobbiamo assicurarci di riuscire a portare la pagnotta a casa

L’engagement, senza ombra di dubbio, è la metrica che più di tutte può farci capire se una campagna funziona o meno. Fa leva sulla percezione che le persone hanno del nostro brand e ha effetti, nel lungo periodo, sulla strategia in generale, perché agevola il rapporto tra l’azienda e il suo pubblico, aiuta a comprendere i meccanismi di comportamento del target e del customer journey e migliora le conversioni, qualsiasi esse siano, dal rilascio dei dati personali all’acquisto di un prodotto.

Insomma, è chiaro come il marketing di influenza stia prendendo piede a discapito dell’advertising tradizionale e come questo debba essere utilizzato in modo intelligente e in sincronia con tutti gli altri strumenti e canali di matketing digitale a disposizione.

Se vuoi avere più informazioni sull’influencer marketing, puoi dare uno sguardo alla sezione dedicata. Per iniziare subito a promuovere il tuo brand con gli influencer puoi richiederci un preventivo gratuito tramite il form in basso.

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