Come ‘Chiara’ è diventata ‘la Ferragni’

La Ferragni chi? Cosa fa? Ormai sono sempre di più le persone a farsi questa domanda visto che di Chiara si parla ovunque. Fosse solo per la love story con Fedez culminata recentemente con la proposta di matrimonio in diretta durante un concerto all’arena di Verona e alla loro intensissima attività social su Facebook e Instagram in cui raccontano ogni dettaglio glamour della loro vita di coppia. Ma la Ferragni è nata ben prima della sua storia con Fedez e il suo è un caso di marketing molto interessante da guardare tutt’altro che con snobismo. Pensate che il suo profilo Instagram ha da poco raggiunto i 10 milioni di followers sparsi in tutto il mondo e le sue attività le fanno avere un fatturato di oltre 10 milioni di euro. Ma ancora molti non sanno come sia diventata così famosa Chiara Ferragni. Conosciamola insieme.

chiara ferragni

Da Diavoletta87 a The Blonde Salad.com

Quello di Chiara Ferragni è un successo costruito mattone su mattone dal 2009, frutto di fortuna, collaborazioni giuste, investimenti e tanto impegno. Nel 2009 Chiara è una 22enne studentessa universitaria di giurisprudenza tra Milano e Cremona. Attivissima su un social precursore di Instagram – Netlog –  dove posta foto della sua vita quotidiana in cui indossa outfit alla moda combinando pezzi low cost a pezzi di lusso, riceve moltissimi like e commenti. Apre poi un sito su Altervista con il nickname di Diavoletta87 e sbarca su Flickr sempre con un enorme seguito. Da cosa nasce cosa e ecco che durante una video call su Skype con il suo fidanzato dell’epoca Riccardo Pozzoli, studente di marketing a Chicago e oggi ancora suo partner lavorativo, decide di aprire un suo sito/blog in cui parlare di moda, lifestyle, fotografia e viaggi: un’insalata dei suoi interessi appunto. Nasce così sempre nel 2009 The blonde salad.com, aperto con soli 10 euro di dominio, in cui Chiara racconta per immagini la sua vita. All’epoca i blog non erano ancora un fenomeno di massa come lo sono adesso e Chiara a colpi di visite sempre più numerose (dopo un mese già 30mila al giorno) inizia a farsi notare anche da brand di moda che pubblicano foto in cui lei – ragazza bionda occhi azzurri fisico esile e piacevole – indossa i loro prodotti.

Da fashion blogger a imprenditrice

Post dopo post, immagine dopo immagine, collaborazione dopo collaborazione il sito e la fama di Chiara crescono in continuazione. Viene invitata alle fashion week di New York, Parigi, Londra e i brand le chiedono di indossare i loro prodotti iniziando così la sua carriera da influencer di moda oltre che fashion blogger.  Per iniziare a fatturare Chiara pubblicizza un prodotto di moda postando un link all’ecommerce in cui viene venduto e ricevendo una commissione per ogni vendita. Mano a mano seleziona sempre di più le richieste, accetta solo brand rilevanti e inizia a proporre progetti di collaborazione strutturati e a partecipare agli eventi in cambio di fee sempre più alte. Collabora con marchi come Burberry e Dior, partecipa a spot pubblicitari, le sue tariffe salgono e diventa una celebrity. Ma non le basta più e Chiara vuole lanciarsi nel mondo dell’imprenditoria per cui nel 2013 crea una sua collezione di scarpe e borse, la Chiara Ferragni collection, in cui è direttrice creativa a capo di tre designer.

Wassup LA ? #AmericanDays

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Una base a Los Angeles e successo in tutto il mondo: l’impero Ferragni

Nel 2013 The blond salad diventa un progetto editoriale strutturato con un’impronta molto più professionale: un magazine di costume con un team di persone alla base, collaborazioni di lungo termine con i brand e un e-commerce in cui poter comprare direttamente quello che la Ferragni indossa sul sito. Ma Chiara, che ormai vive a Los Angeles in una casa che mostra spesso su Instagram, non si ferma mai. Il suo marchio si sta espandendo sul mercato cinese e ha aperto il suo primo negozio fisico a Milano. I social, primo fra tutti Instagram su cui è attivissima e spopola, contribuiscono al suo grande successo. Inoltre tutti si sono accorti del fenomeno Ferragni: il Financial Times l’ha messa tra i tre grandi nomi femminili del mercato del lusso digitale, Forbes l’ha inserita nella cerchia dei migliori “30 under 30” e a Harvard la storia imprenditoriale della Ferragni è diventata un case study a livello di marketing digitale. Da Diavoletta87 ne è passato di tempo e la Ferragni (con il suo staff) lo ha gestito molto bene.