Consigli per iniziare a scrivere un libro

“Prima o poi quel libro lo scriverò”. Vi sarà sicuramente capitato di incontrare, almeno una volta nella vita, qualcuno con questo sogno chiuso stretto in un cassetto. Scrivere un libro è un progetto dalle proporzioni quasi titaniche. La mancanza di idee. La mancanza di tempo. La paura del foglio bianco. Ma è anche un qualcosa di estremamente affascinante ed incredibile, se ci pensate. Ve lo dice una che scrive più o meno da quando aveva sei anni e che quel sogno nel cassetto lo custodisce dalla prima volta che ha preso una penna tra le mani. Però, la mancanza di idee, la mancanza di tempo etc. etc. fanno sì che trascorra le mie giornate a scrivere articoli per me e per i miei clienti, ma che quel libro non veda mai un inizio.

Copywriting

Chi non sa fare insegna, diceva qualcuno. Ed ecco perché oggi voglio affrontare la difficile tematica del “come iniziare a scrivere un libro”. Battute a parte, i grandi volumi di ricerca rivelati da Google dimostrano che le persone sono particolarmente attirate dal mondo dell’editoria e della scrittura ed è per questo forse che i siti web sono pieni zeppi di consigli e vademecum e i grandi autori stessi, come, ad esempio, Stephen King o Ernest Hemingway, negli anni hanno dispensato piccoli e grandi suggerimenti per la stesura del libro perfetto.

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Romanzo, saggio o reportage?

Chiaramente molto dipende da che tipologia di libro abbiate in mente di scrivere. Realizzare un saggio sul social media marketing, infatti, è molto diverso rispetto alla stesura di un’avvincente storia d’amore. In linea generale, però, ciò che conta è mettere nero su bianco qualcosa di realistico, anche quando si tratta di un racconto di fantasia. Se però state trattando un argomento scientifico o state scrivendo un saggio su una materia in cui siete esperti, documentatevi il più possibile e trovate un qualcosa che ancora nessuno ha sviscerato a dovere. Scrivere l’ennesimo libro fotocopia non vi aiuterà a vendere più copie.

Forza di volontà

Soprattutto se quella dello scrittore non è la vostra occupazione principale, l’ingrediente chiave di tutta la questione, quello che vi porterà dritti all’obiettivo, è dotarvi di una grande forza di volontà. Dovrete sacrificare il vostro tempo libero, i vostri affetti e anche il vostro sonno, prima di vedere i vostri sforzi ripagati da un’elegante copertina con sopra il vostro nome e cognome. Provate a ritagliarvi almeno un’ora al giorno lontano dalle distrazioni e mettetevi a scrivere. Anche di getto, senza pensarci troppo. Avrete poi modo di rivedere e correggere.

Mappe mentali

Prima di mettervi a lavoro, costruite delle mappe mentali. Di cosa volete parlare? Come si svilupperà la storia? Quali sono i concetti più importanti? Che caratteristiche hanno i personaggi coinvolti nel racconto? Sono tutte domande a cui dovrete dare una risposta per riuscire a seguire un filo logico. Vi serviranno come pietre miliari da cui far partire il vostro lavoro.

Il miglior amico dello scrittore, il taccuino

L’ispirazione, si sa, può arrivare in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. Non fatevi cogliere impreparati. Un bravo scrittore o aspirante tale ha sempre con sé un supporto dove scrivere i propri appunti e le proprie intuizioni. Può essere il più classico dei taccuini, ma se siete amanti della tecnologia vi consiglio di utilizzare Evernote: è pratico e a portata di smartphone.

Leggere, leggere, leggere

Dedicarsi alla lettura di un buon libro è sempre un qualcosa di istruttivo, oltre che piacevole. Soprattuto per chi ha l’obiettivo di scriverne uno. La lettura porta con sé ispirazione, apre la mente ed è un ottimo metodo per carpire i segreti della struttura, della tecnica di prosa e per arricchire il proprio vocabolario.

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Allenamento

No, non sto parlando di iscrivervi a quel nuovo corso che avete visto in palestra, ma la pratica rende perfetti. Anche nella scrittura. Allenare la mente e la propria capacità di scrittura deve rientrare nella vostra routine quotidiana, affinché scrivere diventi per voi un’attività sempre più semplice e scorrevole. Sono tanti gli “esercizi” che possono fare al caso. Come, ad esempio, cercare di riscrivere testi complessi con parole semplici e concise. Oppure raccontare la propria giornata in tre modi diversi. Provate.

Incipit

Probabilmente se siete arrivati fino a questo punto, è perché covate grosse aspettative su questo vostro progetto letterario. Ora quindi chiedetevi? Cosa vi spinge ad andare avanti nella lettura di un libro? Sicuramente un buon incipit è la risposta più corretta. Perché l’inizio di un libro è quella chiave di volta che incuriosisce e conduce per mano il lettore (e le case editrici) fino all’ultima pagina. Ci sono tante tecniche per scrivere l’incipit giusto. Quello che dovete trovare è il perfetto gioco di seduzione tra voi e il vostro lettore.

Facciamo un esempio:
“Giulia scese dall’autobus e notò un ragazzo biondo che aspettava alla fermata”

“Una testa bionda e lo sguardo annoiato di attesa. Giulia notò subito lo sguardo di quel ragazzo”

La scena è la stessa, ma raccontata in modi diversi. Il secondo disegna anche gli stati d’animo dei protagonisti e invoglia a continuare la lettura.

Ghostwriter

Ok, avete letto non so quanti articoli e libri sulle tecniche di scrittura. La storia l’avete proprio lì sulla punta della lingua o conoscete la materia di cui volete occuparvi, ma le parole non ne vogliono proprio sapere di uscire dalla vostra testa. Arrendetevi. Scrivere un libro non è come mettersi a dieta. A volte, infatti, si può migliorare, grazie alla pratica, ma spesso servono anche altre doti e conoscenze più tecniche e professionali.

Non sto parlando solo di quei casi in cui la scrittura incontra anche il lato artistico, come nel caso dei grandi autori e dei grandi capolavori, ma in generale saper scrivere bene e utilizzare le tecniche di narrativa nel modo corretto presuppone l’apprendimento e la padronanza di competenze specifiche. Quindi, se avete una trama interessante da raccontare o volete mettere nero su bianco la storia rocambolesca della vostra vita, affidatevi a chi della scrittura ha fatto il proprio lavoro: il ghostwriter. Non ve ne pentirete. A patto di scegliere quello giusto, ovviamente.

Giulia Salis