Google Chat. L’app di messaggistica che proverà a sfidare WhatsApp

Ci si potrebbe chiedere se c’è davvero bisogno di un’altra app di messaggistica e anche come mai Google, dopo varie esperienze di poco successo in questo campo (si pensi per esempio ad Allo, lanciata nel 2016 e che non ha avuto la popolarità che Google sperava, ma anche, in precedenza, Duo, Hangouts, Android Messages…) voglia insistere ancora una volta con un servizio di questo tipo.

Si tratta di Google Chat e stavolta sembra che l’azienda di Mountain View voglia giocare d’anticipo, mettendo a punto la sua nuova applicazione di messaggistica in previsione del nuovo standard che dovrebbe sostituire gli SMS ai quali ormai da molto siamo abituati, ovvero il Rich Communication Services o RCS, un protocollo di Instant Messaging che ha visto la luce nel 2012 e che ha appunto l’obiettivo di sostituire presto gli SMS con un sistema che consente funzionalità di messaggistica più ricche e multimediali.

La nuova app di Google, quindi, verrà lanciata tenendo conto dell’aggiornamento dello stato attuale della messaggistica tradizionale rispetto varie funzionalità, quali le conferme di lettura, gli indicatori di digitazione, la creazione di gruppi, l’utilizzo di Google Assistant e, come possono già fare altre app come iMessage e WhatsApp, lo scambio di immagini ad alta risoluzione, gif, stickers e video, cosa che quindi potrà realizzarsi con il supporto client RCS, peraltro iniziato a sperimentare anche in Italia con il supporto di operatori telefonici quali Tim e Vodafone.

Benché la questione lasci aperte problematiche di sicurezza (Android infatti è un sistema che non garantisce riservatezza delle comunicazioni come invece fa la tecnologia Apple applicata a iMessage), già molti produttori e operatori supportano RCS e quindi, al di là di Apple, che potrebbe comunque prendere in considerazione in futuro il supporto di RCS, per quanto riguarda Android questo standard, che appunto Google vuole incoraggiare, sembra non avrà problemi a prendere campo in breve tempo. Una piccola rivoluzione, quindi, per risolvere i problemi relativi alla messaggistica di Android e che ad ogni modo non arrecherà disagi a chi non avrà un dispositivo e un operatore compatibili con RCS: il messaggio RCS ricevuto verrà infatti convertito automaticamente e potrà essere letto senza problemi in SMS.

In un certo senso, quindi, l’aggiornamento al nuovo standard sembra essere una sfida a rendere la messaggistica Android pari a quella di iMessage e, a quel punto ad armi pari, competere con realtà affermate quali WhatsApp e Facebook, nonché accantonare una volta per tutte l’esperimento Allo, il cui sviluppo pare che per il momento sia stato messo in stand-by.

Alessandra Buschi