Differenze tra scrivere per il web e per la carta stampata

C’è chi ha sempre scritto per il web, chi invece ci è approdato dopo la scrittura su cartaceo.
Chi fa parte della seconda tipologia di web copywriter, le differenze tra scrivere per il web e per la carta stampata le ha toccate con mano.

Lavorare nel campo della scrittura utilizzando il web significa infatti utilizzare forme di comunicazione diverse sotto molti aspetti da quelle tradizionali, a partire dai mezzi di scrittura e di lettura, che a carta e penna sostituiscono una tastiera ed uno schermo.

scrivere

Scrivere per il web presuppone innanzitutto che chi ci leggerà avrà una modalità di lettura ben diversa da quella che farebbe tenendo un libro, una rivista o un quotidiano fra le mani.
Le differenze ci sono già a partire dalle diverse scelte grafiche. I font, ad esempio: su carta si utilizzano più spesso caratteri serif, come ad esempio il Times, che rendono più facile la lettura perché legano maggiormente una lettera all’altra, mentre sul web si utilizzano soprattutto caratteri sans serif perché più leggibili a video.

Benché anche per quanto riguarda la carta stampata l’attacco di un articolo o l’incipit di un romanzo siano determinanti perché ne sia incoraggiata la lettura, sembra che sul web la maggior parte dei lettori si soffermi soltanto sulle prime righe di un contenuto, se non addirittura al solo titolo. È per questo motivo che, ad esempio, nella scrittura sul web titoli e sottotitoli rappresentano un elemento molto importante e che per questo vanno particolarmente curati.

La tendenza, leggendo contenuti sul web, è quella di passare da una riga a un’altra non solo con molta velocità, ma anche leggendo sempre meno parole in ogni riga man mano che si scende con lo sguardo. L’occhio, inoltre, cade soprattutto sulle parole evidenziate in grassetto e su quelle sottolineate.

Molto probabilmente la causa di questa modalità di lettura è da ricercarsi nel fatto che a video gli occhi si stanchino di più che leggendo su carta. Fatto sta, una delle differenze più evidenti tra la scrittura per il web e quella per la carta stampata è proprio la struttura dei contenuti, che vanno adattati alla diversa modalità di lettura.

Se, ad esempio, nel giornalismo cartaceo il modello più seguito è quello dello sviluppo di un testo aggiungendone via via i dettagli, fino ad arrivare – ma soltanto alla fine – alla notizia vera e propria, in rete vige l’idea contraria, ovvero quella della cosiddetta “piramide rovesciata”, con la quale la notizia viene data immediatamente, per poi sviluppare il contenuto e riportare alla fine i dettagli e gli approfondimenti. La notizia insomma, sul web viene data in apertura, mentre sulla carta la si legge alla fine.

Anche scrivendo per la carta stampata si pensa ad ipotetico lettore, c’è da dire però che, di base, molto di ciò che gira in rete ha un “sottofondo” commerciale particolarmente incisivo e che quindi catturare l’interesse degli utenti adeguandosi anche al loro modo di lettura è uno dei punti a cui viene prestata maggiore attenzione.

Copywriting

Differenza che si manifesta anche nella struttura dei periodi e nella scelta dei vocaboli: frasi brevi, concise, proprio per catturare l’attenzione, e parole e locuzioni la cui scelta è spesso legata alle regole ben precise dettate dall’importanza che hanno i contenuti rispetto all’indicizzazione dei siti sui motori di ricerca.

Una scrittura che sul web purtroppo non sempre viene curata così come quella su carta stampata, con minor attenzione per lo stile e lasciando correre errori grammaticali e refusi, con correzioni di bozze talvolta inesistenti.

Se è vero, inoltre, che uno dei consigli, quando si scrive per il web, è quello di dare la possibilità a tutti di comprendere (nota positiva, del resto), talvolta ciò va a discapito del lessico, più ricco sulla carta stampata, mentre sul web vengono utilizzati con molta più frequenza termini in altre lingue e acronimi che sembrano sottolineare un linguaggio proprio della rete, che rende anche evidente quel senso di comunità che nasce tra chi frequenta uno stesso luogo.

Altra differenza anche per quanto riguarda il modo di poter interagire con ciò che viene letto: interventi, commenti e feedback degli utenti del web, ad esempio, soprattutto nei blog, che non sono invece contemplati – o almeno non con la stessa immediatezza – per la scrittura su carta stampata.

Una lettura, quella sul web, che inoltre ha la caratteristica di potersi muovere da una scrittura ad un’altra, passando facilmente da link a link, e che, se da una parte dà la possibilità di approfondire e di avere un gran numero di informazioni, dall’altra può far perdere il focus iniziale e la concentrazione.
Un diverso modo quindi di leggere e conseguentemente di scrivere (o viceversa?), considerando anche che chi scrive su cartaceo non può più rimettere le mani sul suo testo, mentre per il web è possibile scrivere partendo dal presupposto che si potrà sempre intervenire sul proprio contenuto.

Alessandra Buschi per Web Crew