Fare content marketing nel 2019. I trend principali

Content marketing. Una locuzione, probabilmente troppo usata, di cui molti però non conoscono davvero il significato. Fare marketing attraverso i contenuti. Attraverso un blog aziendale. Attraverso una newsletter. Attraverso i post che pubblichiamo sui social network. E attraverso i podcast o i video sulle varie piattaforme. Tutto questo è fare content marketing. E, come vedete, dietro due semplici parole c’è un mondo variegato e complesso. Il content marketing però è il futuro. Lo dimostrano anche i dati, che sostengono quanto sempre di più le imprese e i manager impieghino tempo e risorse nella realizzazione e nella condivisione di contenuti. E sono dati destinati a crescere nei prossimi anni.

Certo, questo tipo di strategia spesso non offre risultati nel breve periodo. Bisogna rimboccarsi le maniche e agire pensando al futuro. Perché poi i risultati arrivano. Basta solo avere ben chiare le mosse da seguire e attendere. Questo forse è anche il motivo per cui molte aziende guardano al content marketing come ad uno spreco di risorse e preferiscono investire più budget, personale e ore in qualcosa in grado di raggiungere gli obiettivi in maniera più rapida.

A mio avviso non c’è niente di più sbagliato. Perché credo fortemente che i contenuti siano il futuro del marketing. Le indagini di mercato sostengono questa mia tesi e, se vi fermate a riflettere solo un momento, vi renderete conto che, in qualche modo, tutti noi facciamo content marketing ogni giorno.

Il punto però è saperlo fare bene e nel modo più corretto. In fondo, gli obiettivi aziendali sono sempre gli stessi e legati al fatturato e il content marketing in questo ci può aiutare parecchio. Soprattutto perché è in grado di creare rapporti di fiducia con il nostro target, ben più duraturi e sinceri rispetto, ad esempio, ad un semplice spot pubblicitario in tv.

I principali trend del content marketing nel 2019

Sono tantissime le novità che il 2019 ci sta portando. E nel content marketing il gioco comincia a farsi interessante. Ormai, infatti, si parla sempre più spesso di intelligenza artificiale e di nuove tecnologie. Non utilizzarle sarebbe davvero uno spreco di risorse.

Come? L’intelligenza artificiale, ad esempio, può darci una mano nell’individuazione del nostro target e nella sua conoscenza profonda. Quante volte ci siamo trovati ad usare programmi magari complicati o a cercare di estrapolare dati su dati alla ricerca di quella che è la nostra persona? L’AI può essere la risposta giusta, aiutandoci a segmentare al meglio il comportamento dei nostri utenti e clienti, facendoci capire, in questo modo, quali sono i contenuti migliori da produrre.

In questo discorso si inserisce, quindi, anche la necessità e la possibilità di diversificare canali e contenuti, in base al nostro target e in base al canale e alle piattaforme, dove i nostri interlocutori si trovano. Perché è importante, qualunque siano i nostri obiettivi, differenziare i contenuti, a seconda degli strumenti che ci ritroviamo ad utilizzare.

Qui si parla, ovviamente, di strategia, che deve essere alla base di qualsiasi azione. Non basta avere un calendario editoriale, ci deve essere una strategia alle fondamenta, perché, senza, i risultati non arriverebbero mai.

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Nuove tecnologie, quindi, che non possono non includere anche i comandi di ricerca vocali. Ormai siamo quasi abituati ai nuovi oggetti del desiderio, come Alexa (Amazon Echo è stato uno dei regali di Natale più acquistati nel 2018), che li diamo per scontati. Ma avete aggiustato il tiro nei vostri contenuti per questo nuovo tipo di ricerca? Se state scuotendo la testa con l’aria un po’ dubbiosa, vi do un consiglio: fatelo immediatamente.

Stessa cosa vale per tutti quegli strumenti in grado di migliorare la vita delle persone con qualche disabilità. Instagram, ad esempio, ha da poco introdotto la possibilità di inserire il cosiddetto “testo alternativo” nelle immagini pubblicate. Questo testo è ottimizzato per essere scansionato da uno screen reader o lettori di schermo, che permettono agli ipovedenti di fruire dei contenuti che postiamo su Instagram. Sì, perché anche quando usiamo Instagram stiamo facendo content marketing.

Sicuramente uno dei trend, già iniziato negli anni passati, che continuerà a prendere piede anche nel 2019 sarà quello legato al mondo degli influencer. Come? Anche in questo caso andando a diversificare i contenuti a seconda del canale utilizzato. Come vedete, ritorna di nuovo il concetto di strategia e di analisi. Perché la differenziazione si basa proprio sui risultati che vogliamo raggiungere, ma soprattutto sulle persone a cui sono rivolti. Una buona strategia e un buon uso degli influencer possono essere gli ingredienti giusti.

A proposito di diversificazione, non mi stancherò mai di dirlo. Il futuro del content marketing sono e saranno i video. Se pensate che bastino alcuni post sul vostro blog aziendale per far decollare il vostro brand vi sbagliate. Certo, è un elemento fondamentale e da blogger non potrei neppure dirvi il contrario, ma le piattaforme video stanno galoppando alla velocità della luce e non salire sul carro dei vincitori in questo preciso momento sarebbe una mossa davvero errata. L’unica cosa però che vi consiglio di fare è di investire davvero budget e tempo per realizzare video di livello. Perché purtroppo sul mercato ci sono tanti competitor agguerriti e preparati, e la vera differenza la può fare solo la qualità.

Ora la palla passa a voi. Quali strategie state mettendo in campo per questo 2019? Vi ritrovate nei trend di cui vi ho parlato?

Giulia Salis