Come fare Retro marketing o Vintage branding

Credi in te stesso ma soprattutto nel potere del passato”. Potrebbe essere questo il motto del retro branding o vintage branding, una tendenza nata recentemente ma sempre più utilizzata anche da grandi marchi per la promozione di particolari prodotti o in generale per il loro approccio di comunicazione col cliente. Ma cosa si intente per retro branding? In cosa consiste questa riscoperta del passato da parte dei brand? L’effetto in pratica è simile a quando riguardi delle vecchie foto (ormai sempre più sullo smartphone ma vale lo stesso) e scatta quell’effetto nostalgia che ti fa sorridere e star bene.

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Cos’è il retro branding o vintage branding

Con retro o vintage branding si intende una strategia di comunicazione basata sulla riscoperta della storia di un brand, dei valori o dei prodotti di una volta. Vengono rievocati i prodotti del passato riproponendoli in chiave moderna ma con quella patina old style che piace moltissimo al pubblico. Tutto ciò allo scopo di rassicurare i clienti trasmettendo una sensazione di autenticità e di vicinanza. Sembra infatti che in un mondo sempre più veloce, iperconnesso, confuso e frettoloso il passato con i suoi valori eserciti un effetto rassicurante e positivo sulle persone e possa essere quindi un elemento su cui far leva. Il passato e l’effetto nostalgia hanno fascino e creano connessione e empatia con i clienti. Quell’effetto occhi a cuoricino per qualcosa che ci è rimasto dentro e che ricordiamo con affetto ma che non vedevamo da anni e che non esiste più.

Come si fa retro branding?

Il retrobranding fa leva sul passato attraverso il riferimento in modo esplicito a epoche precedenti e utilizzandolo come elemento chiave della comunicazione. Il retrobranding consiste cioè nel rebranding, rivitalizzando il marchio e dandogli nuova vita ma restando ancorati al passato, a un periodo con connotati positivi e favorevoli. Retro branding può voler dire anche creare una campagna di comunicazione per uno specifico prodotto basata su un’immagine coordinata, cioè grafiche, colori e atmosfere, che rievoca epoche passate e il passato dell’azienda suscitando il coinvolgimento del pubblico.

Il retro-marketing infatti orienta la creazione di prodotti e servizi integrando il passato e sfruttandolo come elemento di fascino. Il retro-marketing si riferisce a un prodotto nuovo che rievoca e valorizza un prodotto vecchio ma ben radicato nella cultura dei consumatori. Un prodotto della loro infanzia o di periodi precedenti che suscita il piacevole effetto nostalgia, il fascino dei bei tempi andati.

Il potere dei social nel retro branding

ll vintage marketing si può applicare a vari ambiti di comunicazione: locandine, poster, packaging, slogan, pubblicità in televisione ma anche social network. Questi sono un ottimo modo per creare una community con i consumatori e renderli partecipi del brand. Dopo aver individuato un target di pubblico e un periodo storico a cui far riferimento, si può creare un legame tra il passato e l’attualità del brand prendendo un prodotto dal passato e traducendolo in chiave moderna. L’effetto nostalgia servirà a coinvolgere il pubblico. Qualche esempio di vintage branding? Il ritorno del vinile, del Volkvagen Beatle, della Polaroid, di alcuni modelli di sneakers anni ’70-80, di prodotti della Nintendo di anni e anni fa che vengono riproposti in chiave moderna. Ma ce ne sono davvero tanti. Il passato vende, eccome se lo fa.