Quali brand hi-tech hanno la migliore reputazione?

Come ogni anno, ormai dal 1999, le aziende tengono il fiato sospeso in attesa dei risultati dei sondaggi condotti da The Harris Poll. Il Reputation Quotient, infatti, è un indicatore molto attento e puntuale di ciò che accade nel mondo delle aziende. Quest’anno la ricerca ha prodotto risultati che possono essere considerati incredibili, se si vanno a guardare le posizioni di colossi come Apple e Google, che, in un anno, hanno perso parecchi punti, tanto da slittare nelle parti più basse della classifica.

Amazon vince su tutti nel Reputation Quotient di Harris Poll del 2018

In pole position c’è sempre lei. Amazon continua negli anni a raccogliere consensi e lo dimostra anche nelle ultimi sondaggi. In Harris Poll detiene il primo posto del podio, seguita da Wegmans e da Tesla Motors.

Il motivo? Sicuramente il fatto di essere una presenza quotidiana nella vita dei consumatori, che, a quanto pare, al giorno d’oggi, non riescono più a fare a meno degli acquisti virtuali in uno dei più grandi e-commerce al mondo. Senza dubbio influisce la sicurezza che Amazon offre ai suoi utenti, in termini di prodotto, di garanzia, spedizione e pagamenti. Anche se, andando a leggere meglio tra le righe, possiamo notare che ci sono degli aspetti per cui Amazon perde posizioni. Ad esempio, non risulta la prima per quanto riguarda la responsabilità sociale o l’ambiente di lavoro. Dati questi che non dovrebbero stupirci, dal momento che l’azienda americana è spesso sull’onda del ciclone per le condizioni di lavoro dei propri impiegati e per il pagamento delle tasse nei Paesi dove si trovano i suoi stabilimenti.

Aziende come la Walt Disney Company, la Kellogg, la Procter & Gamble e la Microsoft continuano a mantenere salda la loro reputazione. Così anche come il crescente colosso di Netflix, che ha totalmente rivoluzionato il concetto di fruizione di film e serie TV, realizzando un formato in grado di concentrarsi appieno sulla user experience e su un modo attuale e particolare di approcciarsi e servirsi dei mezzi di comunicazione.

E’ interessante guardare ogni dettaglio di questa classica, confrontarne e incrociarne gli aspetti per capire davvero come può essere strutturata la reputazione di un’azienda. La Nike, ad esempio, ha punteggi molto alti per quanti riguarda la vision aziendale e l’impatto emotivo sui suoi consumatori.

Le vere grandi sorprese, come accennato all’inizio, riguardano due colossi dell’High Tech. La Apple, infatti, è scivolata dalla quinta posizione, detenuta lo scorso anno, alla 29esima nel 2018. E così Google, che da ottava è diventata la 28° classificata. Senza contare che nel 2016 le due aziende occupavano il secondo e il terzo posto. Così anche Facebook, che si è ritrovata nella 61° posizione, quando l’anno precedente era al 51° posto. C’è chi dice che i problemi della creatrice del melafonino siano dovuti ad una mancanza di novità vere nella realizzazione dei prodotti e c’è chi dà la colpa allo scandalo del Batterygate. Per quanto riguarda Google, nella sua veste di proprietario di YouTube, e Facebook il problema è da ricercare nelle recenti implicazioni della Russia durante le elezioni presidenziali americane del 2016.

Vi lasciamo con la classifica delle Top 10 e con una domanda: quali sono state per voi le principali motivazioni di questi risultati di brand reputation?

  1. Amazon
  2. Wegmans
  3. Tesla Motors
  4. Chick-fil-A
  5. The Walt Disney Co.
  6. HEB Grocery
  7. UPS
  8. Publix Supermarkets
  9. Patagonia
  10. Aldi

Giulia Salis