La mitica storia del logo della Nike

E’ probabilmente uno dei brand produttori di scarpe e abbigliamento sportivo più famoso al mondo e il suo Swoosh è uno dei loghi più conosciuti e riconoscibili da tutti. Eppure ai tempi, parliamo degli anni ’70, questo logo costò solo trentacinque dollari ai soci fondatori Bill Bowerman e Phil Knight.

Ad oggi circa 44 mila persone lavorano per il brand in giro per il mondo, per un’azienda che ha un valore di circa 15 bilioni di dollari e che da 50 anni continua a mantenere lo stesso logo che l’ha resa tanto famosa. Sono state poche e delicate le modifiche apportate nel corso del tempo a quel disegno, che rappresenta appieno il marchio ed è diventato uno dei simboli più reclamizzati.

La sua storia è molto semplice, ma pensare oggi che tutto questo sia costato solo poco spiccioli fa sorridere. Non sono state messi in campo tutti i poteri dello sport marketing moderno, non ci si sono state lunghe e interminabili riunioni per decidere la brandizzazione del marchio, non ci sono stati studi di settore e non si parla di notti passate in bianco a fare brainstorming. Si trattò solo di un’intuizione che ha avuto tanta fortuna e che prende vita da un suono, lo Swoosh.

logo-nike

Lo swoosh è quel suono che si associa ad uno spostamento d’aria, quel suono che si sente quando qualcuno ti passa accanto velocissimo. Rappresenta la velocità, l’energia del movimento. Lo swoosh sono due linee semplici che si incontrano e creano attività. La sua forza sta nella sua immediatezza. Ma è anche una stilizzazione dell’ala della Dea Nike e, al tempo stesso, richiama il materiale che in quel periodo veniva usato per fabbricare le scarpe da ginnastica. Insomma il logo della Nike aveva molteplici significati, quello che è certo è che il suo impatto visivo ne ha fatto uno dei simboli più riconosciuti al mondo.

La storia della Nike inizia a metà degli anni ‘60, quando Bill Bowerman and Phil Knight decidono di mettersi in società e produrre scarpe sportive. Sarà solo nel ’78 però che il brand completerà il suo pieno ciclo identitario, prendendo il nome definitivo che tutti oggi conosciamo. Ai tempi della nascita del logo Phil Knight era l’assistente di un professore all’Università di Portland. Qui entrò in contatto con Carolyn Davidson, studentessa di grafica e design e, sapendo che questa era in cerca di un lavoro extra, le propose di occuparsi del logo per una produzione di scarpe sportive, assumendola per due dollari l’ora, era il 1971.

Sport e fitness marketing

Il logo doveva richiamare il dinamismo e stare bene in una scarpa e per questo motivo questo motivo Davidson fece le sue prove disegnando direttamente sul tessuto. Dopo quasi 18 ore di prove e bozze, ecco che prende vita il logo della Nike, conosciuto oggi come lo Swoosh. Il simbolo fece la sua prima apparizione in una scarpa nel 1972, che non era una sneaker, come ci si può immaginare, ma una scarpetta da calcio, e solo nel 1995 venne registrato dalla compagnia, così da diventare legalmente il simbolo identitario del brand.

Nonostante la sua giovane età e la scarsa esperienza, il lavoro svolto da Carolyn Davidson non fu per niente superficiale. Lo dimostra non solo la forza e la solidità che due semplici linee hanno avuto nel tempo, ma anche il loro significato intrinseco. La Nike prende il suo nome dalla Dea greca della vittoria, rappresentata come una donna con le ali. L’idea era quella di combinare forza e movimento con la figura della Dea, protettrice degli atleti e per questo simbolo del vigore e della tenacia. Lo swoosh doveva unire in sé velocità ed energia e portare motivazione agli atleti, proprio come la dea motivava i guerrieri che andavano in battaglia. Prese così vita un logo che da cinquant’anni ormai mantiene le sue caratteristiche originali, nonostante all’inizio i due fondatori non furono così entusiasti dell’idea. Le due linee curve più famose del mondo rappresentano un tributo alle ali della Dea e si rifanno in particolare alla loro forma curva nella rappresentazione della Nike di Samotracia, che si trova al Louvre di Parigi.

Nike di Samotracia
Le ali della Nike di Samotracia.

Nonostante il logo inizialmente costò veramente poco alla neonata azienda, i due fondatori non furono irriconoscenti con Carolyn Davidson. La loro collaborazione andò avanti e la vera ricompensa arrivò sotto forma di azioni della Nike per un valore di circa un milione di dollari. Ma cosa conta il denaro quando sei stata consacrata dalla storia come una delle più famose designer e il tuo primo logo è uno dei più conosciuti al mondo?

Giulia Salis