Parla come mangiano (i tuoi potenziali clienti): come targettizzare il copywriting

Rendere interessante per il lettore ciò che si scrive è una questione che ha sempre riguardato la scrittura e in particolar modo quella utilizzata come strumento per attirare l’attenzione di un pubblico.

Funzione della scrittura, questa, su cui un copywriter basa praticamente molto del suo lavoro, adattando innanzitutto un diverso registro linguistico a seconda del mezzo con il quale il suo messaggio verrà veicolato.

Una scrittura, quindi, che dovrà essere “lavorata” in un certo modo se, ad esempio, vorrà diventare un messaggio pubblicitario per una rivista cartacea, in un altro se invece verrà utilizzata per promuovere il blog di un’attività commerciale.
Una funzione strumentale, quindi, della scrittura, per rendere appetibile qualcosa a un pubblico, e che dunque non può non tener conto di chi intende sollecitare.

Miseria e Nobiltà - Totò

Nel content marketing, individuare la fascia dei potenziali acquirenti di un certo prodotto rappresenta in genere un elemento fondamentale su cui basare la tipologia di scrittura pubblicitaria.

In questo senso, per rendere più efficace un messaggio da far arrivare a un determinato pubblico, possono essere utilizzati vari elementi della scrittura. Tra questi, il tipo di linguaggio, che diventa quindi vero e proprio strumento comunicativo e che, in molti casi, può essere sostenuto da un lessico ben preciso, proprio di un determinato target di utenza.

Un determinato lessico, quindi, che se da una parte permette di parlare con una certa audience, può, per contro, escluderne altra. Un esempio può essere quello di rivolgersi con espressioni, modi di dire, fino a spingersi a soluzioni gergali per comunicare con il pubblico di una determinata zona geografica oppure per arrivare a un determinato ambito di professionisti, e che quindi, se da una parte rappresenterà il modo più efficace con cui comunicare con un preciso gruppo di utenti, dall’altra potrebbe non incontrare – fino pure a infastidire – l’interesse di chi non appartiene a quella particolare cerchia di utenza.

Copywriting

Una scelta, quindi, che va valutata caso per caso, non escludendo che l’utilizzo, come si diceva, di un determinato lessico, pur non interessando una più o meno consistente fetta di pubblico, possa comunque risultare la soluzione più efficace nei casi in cui l’intento è quello di rivolgersi esclusivamente a un certo tipo di pubblico senza volerne necessariamente coinvolgere altro.

Possibilità quindi, in un certo senso, per chi scrive, di “targettizzare” il proprio copywriting, valutando le esigenze dello specifico cliente e adattando la propria scrittura all’ambito di utenza anche per quanto riguarda l’utilizzo di un particolare lessico.

Alessandra Buschi