Vuoi vendere? Devi scrivere bene le tue landing

Il successo di una landing page dipende anche e soprattutto dal copywriting. È possibile cioè adottare delle strategie di scrittura che aiutano ad attirare l’utente, a trattenerlo sulla pagina e a fargli compiere l’agognato passo finale per trasformarsi in un lead.

Nella fase di programmazione è bene mettere in cima alla lista delle cose da tenere in considerazione il TOV (Tono di voce). Prima ancora di redigere la landing page, va deciso quale tono prediligere.
Sarebbe bene utilizzare il TOV che l’azienda ha adottato in tutte le sue comunicazioni precedenti. Una landing page allineata al TOV aziendale consente una maggiore identificazione con l’azienda stessa.

copywriting persuasivo

A questo punto però sorge spontanea una considerazione. Se la landing page è costruita per attirare nuovi clienti, allinearsi al tono di voce consueto è la strategia giusta? Si può sperimentare, ma senza stravolgere il registro consueto e senza apparire troppo commerciali. L’utente conosce la finalità di vendita di una landing page ed essere troppo smaccatamente commerciali non aiuta la conversione.

È prassi comune adottare un linguaggio informale, umoristico e irriverente, che però andrebbe utilizzato con le dovute cautele. Non tutti i prodotti possono essere presentati in questa modalità, soprattutto se troppo lontana dal TOV solito.

Una buona strategia consiste nell’utilizzare un registro linguistico che sia una via di mezzo tra l’ironia e l’autorevolezza e che abbia uno scopo più informativo che commerciale.
In ogni caso, il consiglio migliore è sempre quello di sperimentare creando almeno due versioni di una medesima landing page, così da testarle entrambe e da analizzare i risultati per capire quale tono di voce attira di più gli utenti.

Qui di seguito, cinque utili consigli per scrivere i testi di una landing page di successo:

Scrivere in base al target di riferimento: il copy di una landing page deve essere destinato a un target specifico e utilizzare il linguaggio che quel target identifica come proprio. Una landing destinata a delle casalinghe deve avere un copy diverso da una landing destinata a dei giovani imprenditori. In entrambi i testi il linguaggio dovrebbe mantenere un registro colloquiale e non forbito, con termini che appartengono all’area delle casalinghe nel primo caso e all’area dell’imprenditoria nel secondo. Parole come know-how, per esempio, non sono adatte a una landing con un target di riferimento costituito da casalinghe.

Dare subito tutto le informazioni necessarie: quando si scrive una landing page, bisogna valutare il ROTI (Return of time invested). Cosa significa? L’utente non ha mai molto tempo a disposizione e va molto di fretta. Se ha cliccato su un annuncio ed è atterrato sulla landing, deve trovare subito le informazioni più importanti, altrimenti avrà una sgradevole sensazione di perdita del suo tempo. In termini di copy, questo concetto si traduce nella necessità di dire tutto in maniera chiara, concisa e senza giri di parole. Il copy va pensato non solo per vendere il prodotto pubblicizzato dalla landing page ma per vendere la landing page stessa. Per iniziare con il piede giusto, l’elenco dei vantaggi ottenibili dall’acquisto va messo in maggior rilievo rispetto alle caratteristiche tecniche del prodotto stesso. La presentazione migliore mira a descrivere il prodotto/servizio come il mezzo per risolvere un problema dell’utente. Solo in questo modo è possibile rendere il prodotto veramente appetibile agli occhi dell’ipotetico lead. Se non si adotta questa scala di informazioni e si inizia il testo con le caratteristiche tecniche, l’utente è costretto a desumere da solo i vantaggi che possono scaturire da quelle caratteristiche. Troppo faticoso per chi ha poco tempo a disposizione!

Utilizzare in maniera corretta gli spazi: l’organizzazione degli spazi in una landing è un importante fattore di sostegno della conversione. Se il testo è lungo, va suddiviso in maniera tale da dare una minore impressione di corposità. Bisogna sempre utilizzare titoli, sottotitoli, immagini ed elenchi puntati. Si possono anche adottare font di diversa grandezza che facilitano la lettura. Dove possibile, l’elenco puntato va sempre preferito a un testo più discorsivo.

Scrivere una call to action persuasiva: la CTA è l’elemento focale della landing page. Il consiglio è di non scrivere mai call to action generiche, ma di essere sintetici aggiungendo elementi importanti come il tempo necessario a compiere quell’azione (Trova il rivenditore e contattalo in 10 secondi). Funzionano molto bene anche le call to action basate sull’urgenza di compiere quella data azione, onde evitare di perdere il vantaggio pubblicizzato. Non perderti gli ultimi posti disponibili, per esempio, è più efficace di Prenota il tuo corso qui.
Se la tipologia di landing lo consente, è possibile anche utilizzare il cosiddetto principio della scarsità elaborando CTA come: Acquista gli ultimi 3 posti disponibili per il corso.

Rina Zamarra