Start-Up. A che punto siamo?

In questo delicato momento di crisi per il nostro Paese, mentre molte aziende non sono riuscite a rimanere a galla, per molte altre, invece, si intravedono orizzonti positivi in termini di investimenti. Una delle più grandi opportunità è rappresentata senza dubbio dai finanziamenti agevolati per le Start-Up più innovative, proposti direttamente dal Ministero dello Sviluppo Economico.

Grazie al Decreto Crescita bis, approvato con D. L. 18.10.2012, n. 179, il Governo ha mirato alla creazione di nuove, importanti possibilità di crescita per tutte le imprese innovative, con il rilascio di cospicue agevolazioni dal punto di vista fiscale, e non solo.
Come recita il Decreto, “le presenti disposizioni sono dirette a favorire la crescita sostenibile, lo sviluppo tecnologico, la nuova imprenditorialità e l’occupazione, in particolare giovanile, con riguardo alle imprese start-up innovative”.

maria elena boschi

Per poter accedere al programma sono richiesti una serie di parametri, tra cui la detenzione da parte dei soci della maggioranza delle quote o azioni e dei diritti di voto nell’assemblea ordinaria dei soci per non meno di ventiquattro mesi, a partire dal momento della costituzione dell’impresa, in forma di cooperativa. Deve trattarsi, inoltre, di una società giovane, costituita da non più di quarantotto mesi, la cui sede principale si trovi all’interno dei confini nazionali.

federica guidi

Tra gli altri requisiti sono indicati anche la necessità che dai ventiquattro mesi successivi, la società non deve superare un valore della produzione annua superiore ai 5 milioni di euro. Inoltre, non deve neppure distribuire utili, né averlo fatto precedentemente.
Ultimo, ma fondamentale aspetto, riguarda l’oggetto specifico dell’impresa, che deve essere, appunto, innovativo e ad alto valore tecnologico.
L’obiettivo principale del Decreto è quello di favorire il più possibile l’imprenditoria giovanile, cercando quindi di risolvere al tempo stesso sia il drammatico problema della disoccupazione tra i giovani, sia la triste realtà della crisi per aziende e imprese.

In particolare, secondo quanto emerso dai primi dati ufficiali, sono proprio le startup in erba ad avanzare la propria candidatura per usufruire di questi vantaggi.
Tra le agevolazioni offerte dalla normativa troviamo prima di tutto un importante vantaggio dal punto di vista fiscale, ambito che fino a poco tempo fa scoraggiava la maggior parte dei giovani intenzionati a realizzarsi nel mondo del lavoro.

Le startup innovative inserite nel programma, infatti, potranno beneficiare di una consistente garanzia agevolata al Fondo di Garanzia per le PMI.
Stando a quanto espresso dal terzo rapporto bimestrale sull’accesso al Fondo di Garanzia di startup e incubatori, al 31 agosto 2015, ben 510 startup innovative hanno già ricevuto il via libera per accedere al programma, con un totale di più di 216 milioni di euro, suddiviso in una media di quasi 300 mila euro per ogni startup.

Rispetto al precedente rapporto, datato 30 giugno 2015, sicuramente sono stati effettuati importanti passi avanti da parte del MISE. Dall’inizio dell’estate, infatti, è notevolmente aumentato il numero delle imprese beneficiate e la somma totale elargita, mentre si è ridotta l’entità del prestito medio per ciascuna startup.
A questo punto non ci resta che attendere fiduciosi il quarto rapporto bimestrale, che dovrebbe essere pubblicato alla fine di questo mese.