La AI di Google Cloud AutoML

Sarà per gli scenari apocalittici a cui ci ha abituato certa letteratura e cinematografia mondiale, sarà perché sappiamo come sia facile, per noi umani, farci sfuggire le cose di mano, comunque sia parlare di intelligenza artificiale incute ancora un po’ di timore.

Malgrado questo, lo studio e le applicazioni dell’intelligenza artificiale stanno andando avanti ed anzi uno degli attuali obiettivi è quello di renderne l’utilizzo sempre più facile anche da parte di chi non ha competenze specifiche.

È in questa prospettiva che Google si è fatto avanti offrendo agli sviluppatori un servizio machine learning che può essere utilizzato anche da chi non ha esperienza di apprendimento automatico e che può rappresentare un modo facile, economico e veloce per far entrare l’intelligenza artificiale in ogni azienda sfruttandone il potenziale.

Google Cloud AutoML

Per adesso il primo approccio proposto da Google è quello di un servizio di “computer vision”, ovvero un servizio che rende facile e veloce creare modelli machine learning di riconoscimento delle immagini, anche se la previsione è quella di attivare vari altri servizi di cloud che comprenderanno traduzioni, video, riconoscimento naturale del linguaggio ed anche altro.

Dopo l’impegno di Google di agevolare la costruzione di modelli che funzionassero con ogni tipo di dati di qualunque dimensione tramite Google Cloud Machine Learning Engine, oggi Google è infatti in grado di mettere a disposizione modelli di machine learning predefiniti e pre-istruiti e un servizio con cui le aziende possono generare, senza bisogno di competenze né di linguaggi specifici, i propri modelli personalizzati.

Il percorso di Google verso la semplificazione dei servizi machine learning ha integrato quindi i servizi Google Cloud AI di cui si servono già moltissime grandi aziende in tutto il mondo con modelli già predisposti mediante l’impiego di API quali appunto Vision, Speech, NLP, Translation e Dialogflow.

Nello specifico, con Google Cloud AutoML il software viene addestrato a riconoscere e distinguere le varie immagini che vengono caricate con gli appositi tag. In automatico, esso creerà quindi un modello di apprendimento personalizzato, imparando a riconoscere le foto e a descriverne i contenuti.

In tutto con una semplice e intuitiva azione drag&drop, che velocizza in modo notevole un lavoro finora complesso che richiedeva competenze specifiche e tempi molto lunghi.

Benché ancora non si abbiano notizie sui prezzi del servizio, chi vuole può già da ora provare Auto MLVision: per accedervi basta infatti inviare una richiesta tramite un apposito form a Cloud AutoML Alpha Progam indicando tutte le specifiche della propria attività e del servizio di cui vuol usufruire.

Alessandra Buschi