Offerte sui migliori mouse per PC

Solitamente quando ci si impegna nella configurazione di una postazione PC si bada a curare quasi maniacalmente la scelta degli elementi più importanti del sistema, a partire dalla potenza di calcolo e di renderizzazione video fino alla selezione di device più o meno adatti al contesto di utilizzo specifico, come ad esempio lo schermo.

Molto spesso si dedica meno attenzione – e budget inferiori – nell’acquisto di device apparentemente secondari per la postazione PC che stiamo progettando, ma che al contrario diverranno poi protagonisti nell’utilizzo quotidiano del PC che stiamo assemblando.

E’ il caso del mouse, elemento spesso ritenuto marginale rispetto al sistema ma che potrà invece rivelarsi centrale nell’esperienza di utilizzo che l’utente finale andrà effettivamente a vivere su quella determinata postazione di lavoro.

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Con il mouse scambiamo input costanti con il computer, manipoliamo testi, icone ed elementi per eseguire operazioni di vario ordine di complessità. Il mouse è l’estensione della nostra mano nell’ambiente digitale e ci è letteralmente indispensabile per eseguire ogni tipo di operazione sul sistema cui siamo connessi.

Anche l’acquisto di un mouse – quello giusto, che sia davvero adatto al vostro scopo – merita dunque un approfondimento puntuale, una breve disanima che sia in grado di farci selezionare il device migliore tenendo conto delle sue caratteristiche e del suo costo.

Caratteristiche da considerare per la scelta del mouse

    • Ergonomia, peso e stabilità. In linea di massima esistono tre tipi di impugnature che possono caratterizzare il mouse che stiamo per acquistare. La classica impugnatura palm grip è quella che consente di appoggiare l’intero palmo della mano sul mouse. L’impugnatura claw grip è invece quella che viene imposta dai mouse più piccoli, in cui le dita devono mantenere un’arcata per premere i tasti del mouse, fornendo un assetto ‘ad artiglio’ altrettanto tradizionale in determinati contesti. La fingertip grip, infine, è un’impugnatura simile alla classica palm grip dove il palmo della mano è appoggiato al mouse solo per metà o per tre quarti, e invece la base del palmo attaccatta al polso rimane libera di adagiarsi sulla superficie di appoggio del piano.

      Il peso del mouse influenza la sua stabilità, che può a sua volta incidere più o meno direttamente sulle performance. Non è un caso se in commercio è possibile acquistare mouse con pesi selezionabili incorporati, per regolare più finemente la stabilità del device in contesti di utilizzo avanzato. In linea generale i mouse molto leggeri non avranno prestazioni straordinarie in termini di precisione del puntamento, e saranno pertanto sconsigliati per chi disegna o per chi vuole praticare gaming a buon livello; ma potrebbero comunque essere la scelta migliore per l’impiego su PC portatili, dove naturalmente la leggerezza complessiva del device sarà senz’altro un attributo ricercato, al di là di ogni considerazione prestativa.

    • DPI. La risoluzione espressa in Dots-Per-Inch, cioè punti per pollice, indica il numero di rilevazioni eseguite dal mouse per ogni pollice di spazio percorso. In parole più semplici tale valore esprime il grado di sensibilità allo spostamento da parte del mouse: un sensore con risoluzione più alta potrà fornire prestazioni più elevate, consentendo una sensibilità maggiore del mouse alle nostre sollecitazioni manuali. I mouse di vecchia generazione spesso non superavano valori di DPI di 500, ma oggi anche i dispositivi più semplici raggiungono comunemente i 1.000 DPI. Eppure tali valori sono ancora incredibilmente bassi per chi vuole ottenere un comfort particolare dal suo mouse. Chi vi scrive, ad esempio, utilizza un mouse con DPI di 3.500, scelto nella fascia entry-level dei mouse professionali per il gaming. Posso assicurarvi che la differenza è enorme, anche per l’utilizzo quotidiano – ma professionale – di chi come me, per ragioni anagrafiche e non solo, ha smesso di giocare ai videogames da parecchi anni. D’altra parte, come vedremo meglio più sotto, tra i prodotti di punta del mercato dei mouse per il gaming si trovano facilmente mouse con risoluzioni DPI mostruose, che non esitano a montare sensori capaci di raggiungere e superare i 15.000 punti per pollice. Proprio perché tali prestazioni sono giustificate solo in determinati contesti (in ambito professionale o per il gaming, appunto) spesso i mouse che offrono tali prestazioni rendono possibile lo switch del valore DPI in uso, per assicurare la giusta sensibilità a seconda della circostanza.
    • Con cavo o wireless. A seconda del contesto di utilizzo e delle preferenze personali si vorrà optare per un device che sia munito o al contrario sprovvisto del cavo di collegamento USB con il PC. I mouse wireless hanno l’indubbio vantaggio di poter fare a meno dell’ennesimo cavo che potrebbe dare fastidio e creare disordine nella nostra postazione PC, e possono essere impiegati in particolari contesti domestici in cui la navigazione può trarre vantaggio dall’impiego senza fili. Come ad esempio nel computer che utilizzate per consumare video e/o film in streaming, quando potrete voler utilizzare il mouse anche dal divano o comunque da una posizione diversa rispetto alla collocazione del PC. Lo svantaggio dei mouse wireless è che le batterie che li alimentano si scaricano nel tempo, costringendoci a sostituirle. I mouse con il cavo, al contrario, non hanno bisogno di batterie. Quasi sempre, con alcune sensibili eccezioni, i mouse per il gaming sono dotati di cavo per minimizzare i ritardi di scambio con il sistema e ottimizzare quindi le prestazioni.
    • Polling rate. Questo valore esprime la frequenza con cui si verifica lo scambio di dati tra il mouse e il PC e viene indicato in Hz (Hertz) oppure in ms (millisecondi). Un valore più elevato indica una maggiorer capacità di tracciamento dei movimenti del mouse sul piano di appoggio. Naturalmente un polling rate elevato sarà particolarmente dispendioso per mouse wirless a batteria, mentre tale caratteristica sarà abbastanza comune in tutti i device riservati al gaming, che anche per questo sono quasi sempre dotati di cavo di collegamento USB.
    • Tasti programmabili. Tale caratteristica è ovviamente destinata ai mouse per il gaming o in genere ai device per un utilizzo professionale. Oltre al tasto destro e sinistro e alla rotellina di scorrimento tali mouse ospitano un certo numero di tasti programmabili a piacimento dell’utente. Vengono impiegati per registrare macro (ovvero combinazioni di comandi eseguiti in sincrono) da impiegare nel corso dei diversi videogame, per eseguire azioni specifiche al contesto di gioco o avviare comandi e funzionalità particolari. Inutile dire che tali tasti programmabili sono molto comodi anche per chi utilizza il mouse in ambito professionale, ma non gioca. I tasti possono infatti ospitare funzioni e macro utili per il nostro lavoro quotidiano, a partire dalle azioni più semplici fino alle funzioni più specifiche dei diversi programmi installati sul PC.

Mouse economici per un utilizzo ordinario

Mouse con cavo USB

Se state cercando un mouse normale con l’intenzione di spendere il meno possibile, e non volete avere problemi di batteria che si scarica, allora questo tipo di scelta è probabilmente la più adatta a voi. I mouse economici con cavo USB vi assicurano una lunga durata ad un prezzo davvero esiguo, e quindi rappresentano l’ipotesi migliore per molte casistiche di consumo. Si tratta di mouse ideali per chi vuole risparmiare, tanto per cominciare. Sono prodotti adatti per un utilizzo saltuario (non avendo batterie) come quello che potrebbe essere rappresentato dall’impiego del mouse su un portatile o un netbook, come anche su una postazione PC dekstop secondaria in ufficio o nel vostro appartamento.

Offerte su mouse per il gaming o per un utilizzo professionale

La categoria di mouse da gaming ospita modelli dalle caratteristiche e dall’ergonomia ampiamente variabili. Anche la fascia di prezzo oscilla sensibilmente, andando senza problemi dai 30 fino ad oltre 150 euro per i modelli top di gamma.

In generale rientrano in questa categoria tutti i mouse con DPI di sensibilità elevata, con cavo (salvo notevoli eccezioni wireless) e retroilluminazione (quasi sempre).

Secondo noi vale la pena di trattare a parte quelli che forse sono i migliori mouse in assoluto, realizzati dal brand che ha praticamente inventato questo ramo d’industria del device targetizzato per gamers quando questo semplicemente non esisteva.

Quindi se avete letto quest’articolo per conoscere caratteristiche e modelli dei migliori mouse da gaming reperibili sul mercato allora dovete senz’altro leggere il paragrafo finale dedicato ai mouse della Razer.

I migliori Mouse Razer

Al di là della marca, perché scegliere un mouse della Razer?
In primo luogo per la sensibilità dei sensori montati dai vari modelli, che partono dai 5.000 DPI dell’entry-level fino ai 16.000 DPI dei modelli top di gamma, ovvero i sensori più precisi al mondo in questo campo.
La qualità e la durata delle componenti dei mouse Razer assicurano prestazioni superiori: i cavi e i tasti meccanici dei mouse Razer semplicemente non si rompono, non importa cosa ci fate nel corso degli anni.
Ma non ultimo è impossibile non considerare il design dei modelli e la varianza della retroilluminazione, dove con la tecnologia proprietaria Chroma viene offerto un gioco di luci colorate semplicemente inarrivabile per i competitor.

Se volete provare il comfort di un mouse Razer ma non siete necessariamente dei gamers vi consigliamo le proposte entry-level del produttore.