L’impatto dell’intelligenza artificiale sulla SEO

Anche solo una decina di anni fa parlare di robot capaci di svolgere compiti umani, riconoscimenti vocali, suggerimenti di acquisti da internet e altri aspetti legati all’intelligenza artificiale sembrava fantascienza. Roba da film o letteratura sci-fi o comunque appartenente a un futuro ipotetico e molto lontano.

Oggi invece è sempre più realtà. Quanti di voi hanno in casa o conoscono un amico che ha Alexa ad aiutarlo nella quotidianità? E quante volte Amazon vi ha suggerito prodotti simili a quelli che avete già acquistato e che vi sono stati utili? Ecco sono solo alcuni esempi di quanto l’intelligenza artificiale si stia diffondendo nella nostra vita. Ha inoltre un impatto anche sulla fruizione dei contenuti online e quindi sul posizionamento SEO. Dalla raccolta dei dati alla scrittura dei contenuti e tutto ciò che c’è in mezzo, l’intelligenza artificiale sta diventando necessaria per le strategie SEO e di contenuti. Dobbiamo averne paura o è un’alleata?

Il RankBrain di Google

I motori di ricerca negli anni sono diventati sempre più intelligenti. Google infatti per affinare i risultati di ricerca utilizza ormai il RankBrain, ovvero un sistema di intelligenza artificiale in grado di apprendere in modo automatico. ll compito di Google RankBrain è quello di mixare al meglio, in base alle informazioni raccolte, gli altri algoritmi del motore di ricerca in modo da fornire agli utenti i migliori risultati possibili. Ma è anche in grado di capire quali sono i siti “buoni” e quelli “cattivi” e influisce, di conseguenza sulle tecniche di ottimizzazione SEO e di link building alla ricerca dei parametri migliori.

Oltre quindi a dover soddisfare requisiti di pertinenza con l’uso di parole chiave, l’acquisizione di link, l’ottimizzazione dei metadati e l’aggiunta frequente di contenuto al sito web, gli specialisti SEO devono andare oltre e considerare nel ranking delle pagine anche il ruolo sempre maggiore del Rank brain di Google.

Mettere l’utente al centro con contenuti sempre più personalizzati

Considerando la grande massa di informazioni, messaggi e contenuti dai quali gli utenti vengono bombardati ogni giorno, un fattore vincente in grado di “combattere” il RankBrain di Google è la personalizzazione. Avere la sensazione che quella società abbia creato quel contenuto apposta per te, per rispondere alle tue esigenze specifiche e ai tuoi bisogni ti fa sentire coccolato e compreso ed è spesso la chiave del successo di un’azienda. La personalizzazione è quindi cruciale per la SEO ed uno dei modi migliori per portarla nella tua strategia aziendale e nella produzione di contenuti è implementare l’intelligenza artificiale e i metodi di marketing basati sull’automazione.

Molte volte, quando si tratta di creare strategie di contenuti coerenti che possono portare a vittorie in ambito SEO, le soluzioni si trovano nei dati. Più informazioni si hanno sugli utenti infatti e più le comunicazioni possono essere specifiche e personalizzate. Per molte aziende allora l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per raccogliere dati preziosi e approfondimenti sui clienti può portare a un successo complessivo nel settore SEO.

L’intelligenza artificiale consente di creare esperienze dinamiche personalizzate che attirano consumatori sempre più attenti e selettivi.
Per quanto riguarda i contenuti, l’intelligenza artificiale permette di fornire:

  • landind page speciali
  • contenuti dinamici
  • esperienze utente uniche basate su dati e comportamenti dei consumatori.
  • Tre fattori che possono incidere sul successo SEO poiché i motori di ricerca li riconoscono e ricompensano le aziende che se ne occupano.

    Molto importante è anche il ruolo della ricerca vocale su Google. Si stima infatti che entro il 2020 il 50% delle ricerche sarà basato sulla voce tramite la ricerca vocale con l’Assistente Google. Molti strumenti (come ad esempio Yoast e Moz) possono essere utili per sfruttare l’utilizzo di parole chiave, migliorare la formazione delle frasi e organizzare meglio i contenuti in modo da soddisfare le ottimizzazioni di base e attrarre anche la ricerca audio.

    Sviluppare una AI SEO

    I motori di ricerca continueranno ovviamente a evolversi in base alle abitudini, ai gusti degli utenti e alle loro esigenze e di conseguenza il ruolo di chi si occupa di SEO sarà sempre più complesso. Riempire post del blog con parole chiave che non aderiscono a una strategia ben studiata o con una valanga di link sarà un concetto sempre più sbagliato.

    Per fare bene Seo bisognerà, cosa già vera da parecchi anni, puntare su contenuti di qualità evitando artificiosità e sviluppare anche una AI SEO. Google utilizza l’intelligenza artificiale del Rank Brain per soddisfare al meglio le esigenze dei consumatori e i professionisti del marketing dovranno considerare il potere dell’AI per soddisfare questi requisiti. La AI SEO allora ha il compito di cercare informazioni di alto livello per creare contenuti ottimizzati al meglio, anche dal punto di vista del RankBrain.