Il blogger e il lettore immaginario

Ogni blog segue regole proprie, mira ad un proprio obiettivo, tratta contenuti propri ed è scritto con un proprio stile di scrittura. Ma tutti i blog hanno un aspetto in comune: l’identificazione di un lettore immaginario a cui rivolgersi.

lettore blog

Se è vero che non si può mai sapere chi atterrerà su un nostro articolo è altrettanto vero che non possiamo ambire ad interessare tutto il pubblico del web. E’ di vitale importanza radunare una nicchia più o meno vasta di lettori ed attirare la sua attenzione ogni qualvolta pubblichiamo un contenuto nuovo.

In che fase definire il nostro lettore immaginario

L’analisi del profilo del lettore ideale deve essere effettuata alla base del lavoro. Prima dell’elaborazione del piano editoriale dobbiamo chiarire a noi stessi il pubblico a cui desideriamo rivolgerci. E’ importante non rimandare la scelta dei lettori perché i contenuti che selezioniamo e definiamo nella nostra programmazione coincidono con gli articoli, i post e i blogpost che sottoponiamo al nostro pubblico.

Come individuare il nostro destinatario

Per riconoscere il nostro lettore immaginario abbiamo stilato una serie di domande a cui rispondere. Mettendo insieme le risposte viene fuori l’identikit del nostro lettore immaginario.

Iniziamo:

  • Chi è il nostro lettore immaginario
  • Uomo, donna, uomo e donna?
  • Qual è la sua età?
  • Che lavoro fa? E’ un libero professionista, un disoccupato oppure uno studente?
  • Qual è il suo titolo di studio?
  • Cosa fa nel tempo libero?
  • E’ sposato, divorziato, single?
  • A cosa è interessato?
  • Quali sono le sue esigenze?

Queste domande ci chiariscono le idee e ci aiutano a scegliere i contenuti e il tono di voce più appropriati per il nostro lettore. Non sempre però è possibile rispondere in maniera precisa ad ogni quesito. Tra l’altro in alcuni casi essere troppo restrittivi può rivelarsi controproducente.

Facciamo un esempio. Se nel nostro blog parliamo di social network per il business andiamo a soddisfare un’esigenza specifica (scoprire in che modo utilizzare i social network per aumentare i profitti) ma non siamo in grado di definire in maniera precisa l’età o il genere del nostro interlocutore.

Il lettore immaginario è spesso un insieme di profili ideali ma non sempre coincide con una sola persona.

Perché non possiamo fare a meno dell’identikit del nostro lettore immaginario

Intanto come abbiamo già detto, individuare il nostro interlocutore è utile a creare contenuti di valore che rispondono alle esigenze del nostro pubblico ed offrono una soluzione ai suoi problemi. Questo è fondamentale affinché ci seguano.

Ma è utile anche per capire dove raggiungere i nostri lettori. Per esempio se ci stiamo rivolgendo a grafici o fotografi sicuramente possiamo trovarli su Instagram e su Pinterest e quindi è proprio li che scegliamo di condividere i nostri contenuti.

Inoltre, attraverso l’identikit del nostro lettore immaginario possiamo valutare gli orari giusti in cui pubblicare i nostri post. Per quanto riguarda Instagram e Pinterest ad esempio, sappiamo che i migliori momenti per postare sono al di fuori dell’orario lavorativo e quindi dalle 14 alle 16 e dalle 20 alle 23 oppure di prima mattina.

Infine, un altro motivo per cui vale la pena analizzare il profilo del nostro lettore ideale sono i Facebook Ads. Come sappiamo, creare campagne sponsorizzate è fortemente consigliato se desideriamo raggiungere nuove persone attraverso i social. Facebook consente di effettuare una segmentazione del pubblico molto precisa e quindi di raggiungere esattamente chi stiamo cercando.

Stefania Velardocchia per Web Crew – Marketing e Comunicazione