Come usa internet la generazione Z

La generazione Z include tutte quelle donne e uomini nati tra il 1995 e il 2012. Si tratta della cosiddetta generazione post millennial, conosciuta anche con le denominazioni di screenager, iGen e Plurals.
Di solito, una generazione si sviluppa nell’arco di 25 anni. Questo lasso di tempo, però, va sempre più accorciandosi a favore di vere e proprie rivoluzioni anche tra persone che si potrebbero definire quasi coetanee. Nonostante la differenza di età minima tra i millennial e i ragazzi della generazione Z, questi ultimi sono molto diversi rispetto ai loro predecessori.

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La prima diversità macroscopica deriva dall’essere nati in un mondo pienamente digitale. I ragazzi Z non hanno dovuto adattare la propria vita all’utilizzo dei dispositivi digitali, perché dalla nascita ne utilizzano 5: computer, smartphone, notebook, smart TV e tablet. I millennial, invece, sono utilizzatori naturali di 3 dispositivi.

In questo momento (2019) rappresentano un bacino di adolescenti, pre-adolescenti e ragazzi che nel 2025 raggiungeranno i 2 miliardi di persone e saranno il 30% della forza lavoro. Studiare i loco comportanti e il loro approccio al mondo digitale è fondamentale per tutte le società di marketing e non solo. Questi uomini e queste donne Z rappresentano, infatti, il futuro dell’umanità.

Generazione Z e social network

I nativi della generazione Z hanno una soglia di attenzione molto bassa, pari a 8 secondi contro i 12 secondi dei millennial. Questo non significa che siano meno intelligenti, al contrario hanno imparato da subito ad attuare una selezione naturale tra il mare di informazioni da cui vengono bombardati ogni giorno. Sono cioè diventati più selettivi e sono ancora più multitasking e abituati a utilizzare più dispositivi contemporaneamente.

Secondo una ricerca condotta da Wikia Study, il 25% degli utenti Z ha abbandonato Facebook. Si tratta di ragazzi dai 13 ai 17 che trascorrono ore sui social come tutti i loro coetanei. A differenza della generazione precedente, però, preferiscono dei social con una maggiore privacy, dove sono sicuri che non ci siano i profili dei loro genitori. Per questo motivo utilizzano Snapchat, Whisper, Sarahah, This Crush e, naturalmente, Tik Tok.
C’è una grande differenza anche nella modalità di utilizzo dei social tradizionali. Secondo una ricerca del 2018 del Global Web Index, i millennial trascorrono sui social 2 ore e 39 minuti al giorno. Sempre secondo la stessa ricerca, i nativi Z passano 3 ore al giorno sui social, ma interagiscono meno con i post sponsorizzati dei brand.

Il 16% dei millennial clicca su link sponsorizzati contro il 15% dei nativi Z, il 24% dei millennial visita la pagina ufficiale dei marchi preferiti contro il 20% dei nativi Z.
I più giovani cioè non amano molto i contenuti sponsorizzati e sono più propensi a esperienze personalizzate di acquisto. Da uno studio è emerso che il 46% dei giovani considera l’email marketing come fondamentale nelle proprie decisioni di acquisto e il 48% è convinto che intensificherà il proprio uso delle mail nei prossimi 5 anni.

La predilezione per YouTube e l’uso dello smartphone

Tra i social più utilizzati dai nativi Z c’è sicuramente YouTube. I ragazzi lo utilizzano pur essendo convinti (il 39% secondo una ricerca commissionata da IBM) che contenga una quantità eccessiva di pubblicità. Spesso YouTube viene usato anche per cercare informazioni o come strumento di studio.

Gli accessi al web, invece, avvengono soprattutto da smartphone: la Generazione Z è sicuramente quella del cellulare.
Secondo una ricerca commissionata da IBM nel 2017, i dati di accesso alla navigazione web sono i seguenti:

  • 74% usa abitualmente lo smartphone per navigare
  • 35% usa il computer per navigare
  • 10% usa il tablet per navigare
  • 45% usa il laptop per navigare

Non solo, il 60% non utilizza app o siti che risultano lenti a caricarsi. Alla domanda inoltre su come trascorrono il tempo libero, il 74% ha dichiarato di passarlo online e il 44% guardando film oppure la televisione. Sempre il 44% ha dichiarato di trascorrerlo con gli amici.
È quindi il mondo digitale quello che assorbe la maggiore attenzione e diventa anche mezzo per fare amicizia.

L’ascesa continua e inarrestabile degli influencer

La generazione Z mostra la stessa passione per gli influencer che ha caratterizzato i millennial, ma con una piccola differenza anche in questo ambito.
Le star del cinema, della musica o dello sport cedono il passo ai social celebrity, vale a dire a tutte quelle personalità divenute note sui social. Insomma, sconosciuti che sono diventati famosi utilizzando i social e si sono conquistati un largo seguito tra le nuovissime generazioni.

Da un sondaggio condotto nel 2019 dal New York Times, è anche venuto fuori che i ragazzi Z sono molto meno concentrati su se stessi rispetto ai millennial e credono nella partecipazione in più comunità, sia reali che virtuali. L’apprezzamento per le comunità virtuali è dovuto anche al fatto che la partecipazione non è destinata a priori dall’estrazione sociale.

Rina Zamarra