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Snapchat Marketing

Questo messaggio si autodistruggerà fra 10 secondi. No, non si tratta solo di un ammiccamento a qualche classica spy story, ma del vero e proprio principio di funzionamento di Snapchat, un’app social media che spopola – soprattutto fra gli adolescenti, per ragioni che vedremo a breve – grazie alla caratteristica di inviare messaggi, foto e video che spariscono senza lasciar traccia dopo pochi secondi dalla visualizzazione. Ovviamente, non mancano tutti gli strumenti che qualsiasi app di messaggistica istantanea fa propri, ma la caratteristica principale resta l’estrema volatilità dei contenuti.

Cos'è Snapchat Agenzia Snapchat a Roma

Per molte persone – quasi tutti ultratrentenni, stando alle statistiche – resta incomprensibile l’utilità di un qualsiasi contenuto che dopo pochi secondi si dissolve davanti agli occhi dell’utente. Eppure, il suo successo mette ogni dubbioso davanti ad un dato di fatto che non si può ignorare: internet ha già ampiamente cambiato la percezione dei nostri valori culturali. E’ importante che un’agenzia di marketing segua i cambiamenti nelle mode e nell’utilizzo dei media, in modo da imparare ad utilizzarle nelle proprie campagne. Snapchat, in quest’ottica, è stato sicuramente un social precursore.

snapchat

Snapchat viene lanciato nel 2011, diventando subito una startup vincente, tanto che Facebook ne tentò l’acquisto per 3 miliardi di dollari, coraggiosamente declinato dai fondatori. E, forse, il rifiuto fu una scelta ben ponderata, considerando che il tentativo di emulazione del colosso di Zuckerberg, Slingshot, fu un sommesso ma evidente fiasco.

Come tutte le social app di successo, il funzionamento di Snapchat è estremamente semplice. Oltre a foto e video (altrimenti detti snaps) è possibile inviare anche semplici messaggi di testo. Tuttavia offre una serie di funzioni efficaci e ampiamente utilizzate dagli utenti. L’editing delle immagini, ad esempio, sebbene non avanzato come quello di Instagram, include una buona selezione di strumenti con cui modificare le foto e i video che si mandano ai propri contatti.

Viene anche data agli utenti la possibilità di creare una story, che fondamentalmente è uno snap che si estende per 24 ore e che può essere inviata a tutti i propri contatti e followers, che potranno visualizzarla illimitatamente per un intero giorno dalla pubblicazione. Come per WhatsApp, chi invia una story ha la possibilità di verificare chi ha visualizzato i contenuti. Per chi apprezza in modo particolare il gusto dell’effimero che è intrinseco all’uso di Snapchat, è stata prevista una funzione specifica, chiamata Here, il cui scopo è offrire una video chat live che sia in broadcast o direzionata ad un solo contatto.

L’uso pratico dell’app è talmente semplice ed intuitivo che fornirne una guida ha scarsa utilità: l’unico consiglio, nel caso in cui interessi, è di provare a scaricarlo ed a usarlo. Ciò che invece resta da chiarire è la ragione del suo successo: la necessità di un servizio di questo tipo è data generalmente dall’esistenza due tipi di contenuti, che si distinguono per l’essere di scarsa o nessuna importanza per gli utenti o, viceversa, di altissimo valore per gli stessi. In quest’ultimo caso, parafrasando un famoso detto, è facile pensare che chi usa Snapchat abbia un segreto da nascondere.

Le storie di Snapchat: un’innovazione nel visual storytelling

Un video brevissimo per parlare di te o mostrare qualcosa da far poi sparire nel giro di qualche ora. 24 ore per essere precisi, ma anche meno. Un contenuto effimero, a tempo e che ti permette di comunicare in modo diverso. Parliamo del visual storytelling di brevissima durata permesso prima da Snapchat con grandissimo successo e poi ripreso nei mesi scorsi anche da Instagram con le storie. Ma oltre che essere divertenti questi mini video sono anche efficaci? Possono funzionare per il tuo business? Senza dubbio hanno aperto una nuova modalità di raccontarsi sempre più rapida e visuale, in linea con la tendenza del momento.

Come funzionano i video snap su Snapchat

Snapchat è un’app totalmente mobile e innovativa popolarissima tra i teenager (chiedete a loro se volete sapere tutto ma proprio tutto e farvelo spiegare al meglio), fondata nel 2011 da Evan Spiegel e Bobby Murphy ma diventata famosa in tempi molto più recenti. Consente di inviare agli utenti messaggi, foto e video che si autodistruggono al massimo dopo 24 ore puntando tutto sull’immediatezza e sulla comunicazione visiva piuttosto che testuale.

Le immagini e i video (cioè gli snap) durano 10 secondi e appaiono a chi li riceve solo per il tempo che è stato deciso dal loro mittente. Possono però anche essere salvati nella sezione storie dove restano visibili per 24 ore. I video si possono personalizzare con emoji, filtri, effetti speciali buffi e divertenti rendendo questa forma di comunicazione molto amata dai più giovani.

Le storie di Instagram

Il buon vecchio Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook e possessore anche di Instagram, non poteva certo lasciarsi sfuggire una delle mode più amate del momento! A partire da agosto 2016 ha quindi introdotto le Instagram stories, esattamente uguali a quelle proposte su Snapchat: parliamo infatti di mini video della durata di 24 ore prima di autodistruggersi e che possono essere editati con emoji, disegni e testo. Anche in questo caso le foto e i video sono destinati all’oblio ed hanno vita brevissima per consentirti di dare sfogo alla creatività senza limiti e senza pentimenti.

Meglio le storie su Snapchat o Instagram?

A questo punto ti starai chiedendo quale sia meglio scegliere e perché se le storie sono le stesse Snapchat continua a crescere a dismisura e a piacere sempre di più, soprattutto ai teenager. I pro di Snapchat: uno dei punti di forza di Snapchat è senza dubbio la facilità ed immediatezza di utilizzo oltre che la maggiore possibilità di personalizzazione grazie al maggior numero di filtri, geo filtri, emoji e lenti. Inoltre mentre per Snapchat i mini video brevissimi sono parte integrante e nativa del social basato sulla comunicazione visiva diretta e veloce, per Instagram le stories sono un’aggiunta nata in seguito ed ancora non ben integrata. La gestione delle Storie su Instagram è infatti ancora poco chiara ed intuitiva: sono visibili 5 sfere in alto nel newsfeed ma non è facilissimo accorgersene e fruirne.
Per contro però Instagram può contare su un audience di utenti molto vasta e postare stories su questo social consente di allargare la propria community poiché è molto più facile essere trovati ed aumentare i followers. Su Snapchat invece bisogna seguire o conoscere la username dell’utente per vederne i contenuti. Su Instagram, grazie anche agli insights, è possibile sapere chi ha visto la tua storia mentre Snapchat ancora non lo permette. Si possono poi anche menzionare gli altri account sulle Storie di Instagram e linkare siti esterni.

Vedremo cosa accadrà in seguito visto che gli aggiornamenti e le modifiche su entrambi i social sono all’ordine del giorno fornendoci nuovi strumenti per fare storytelling e content marketing.

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