Il movimento No TripAdvisor: gli operatori contro il grande portale di recensioni

TripAdvisor è il più importante portale di recensioni online. Vero “fenomeno” del web 2.0, TripAdvisor impatta notevolmente sui mercati in cui è attivo orientando numerosi utenti verso i locali con le recensioni migliori e dissuadendoli dall’andare in quelli con recensioni peggiori.

Molti utenti apprezzano ed utilizzano questo portale. Alcuni sono dei veri appassionati, dei recensori costanti.
Esiste però anche una comunità di persone che invece TripAdvisor non lo apprezza per nulla, anzi. Si tratta in gran parte di gestori di ristoranti e strutture ricettive che da anni criticano il portale da vari punti di vista.

no tripadvisor

Un vero e proprio movimento “contro” TripAdvisor. Con tanto di affissione all’entrata dei locali di adesivi “No TripAdvisor”.

Sul web potete trovare un numero sempre maggiore di proteste, nel tempo anche abbastanza accese, talvolta rilanciate da vari sindacati, trasmissioni televisive e siti che si fanno portavoce degli operatori che desiderano uscire dal più noto portale di recensioni.

Perché questa “fronda” contro TripAdvisor?

Il primo motivo di scontro sono le recensioni false. Un fenomeno di vecchia data che ha dato origine ad un vero e proprio “mercato nero” delle recensioni (tanto positive quanto negative) commissionate spesso dai gestori stessi, ottenute in cambio di denaro e che costituiscono buona parte delle entrate di molte agenzie che si adoperano proprio a realizzare questo tipo di recensioni.
E’ un fenomeno noto con cui immaginiamo molti operatori della comunicazione sono venuti in contatto (Web Crew si è sempre rifiutata di fornire questo tipo di “servizio”).

I motivi che spingono i ristoratori a richiedere recensioni false sono vari. In alcuni casi si tratta semplicemente di operazioni poco pulite messe in atto per avvantaggiarsi sui competitor. In altri casi i gestori si trovano a dover fronteggiare competitor che a loro volta hanno fruito di false recensioni. Una specie di “loop” che va ad alimentare questo mercato poco deontologico.

TripAdvisor utilizza alcuni filtri che arginano il fenomeno e tuttavia attualmente non ha messo in campo delle soluzioni definitive per depotenziare il mercato delle false recensioni.
Recensioni tra l’altro che, per evidenti motivi, sono anonime.

Interessante comunque seguire i forum dei “tripadvisoriani”, ovvero dei recensori che discutono sull’accesa e annosa polemica, alcuni venendone a conoscenza giusto da poco, soltanto quando si trovano di fronte a uno degli adesivi che chiedono di metter fine alle false recensioni, affissi sulle porte dei locali.

Interessante, perché anche qui i pareri e i pensieri sono molti, dal domandarsi se un locale su cui è affisso il “No TripAdvisor” vada comunque recensito oppure sia sconveniente entrarci o se tutta questa “bagarre” possa essere infine un “falso movimento anti TripAdvisor” creato a bella posta da qualcuno per farsi pubblicità…
Altri invece si sbilanciano in modo chiaro, portando esempio dei tanti ristoratori che non vogliono essere inseriti nel portale ma che, contro la loro volontà e senza il loro consenso, ci finiscono, senza, soprattutto, avere la possibilità di cancellarsi.

E’ questo infatti il secondo fondamentale motivo di polemica tra operatori e TripAdvisor. Su TripAdvisor ci si ritrova iscritti senza aver richiesto la registrazione ed una volta inseriti nel portale non si può più uscirne.
Ecco cosa scrive TripAdvisor in merito:

“Siamo consapevoli che alcune strutture potrebbero voler rimuovere il proprio profilo per diversi motivi. Tuttavia, il nostro impegno principale consiste nel rappresentare una risorsa completa di informazioni di viaggio per i nostri utenti. Pertanto, rimuoviamo i profili solo in circostanze specifiche.”

Le “circostanze specifiche” a cui fa riferimento il portale sono in pratica i casi di chiusura di una attività.

Questi sono i due fondamentali terreni di conflitto per chi critica TripAdvisor. Non gli unici. Se volete arricchire la discussione riportando la vostra esperienza potete utilizzare i commenti qui sotto.