Sedici anni di Tripadvisor

Non tutti sanno che, originariamente, Tripadvisor fu concepito come uno strumento business to business e non certo come un contenitore di recensioni dei singoli utenti per luoghi di interesse turistico. Era il febbraio 2000 e secondo Stephen Kaufer, cofondatore del sito, l’idea di base era di riferirsi ai locali mantenendo una posizione simile a quella delle riviste specializzate: a questo aggiungevano la possibilità per i visitatori di lasciare un’opinione riguardo alla recensione, e naturalmente è stata proprio questa caratteristica e determinare l’espansione del sito su scala mondiale. Il modello previsto, infatti, era scoraggiante – dal punto di vista gestionale – e determinò una crisi interna alla giovane start-up, che spinse Kaufer ad adottare un sistema di costo per clic: ogni volta che un consumatore cliccava su un hotel per prenotare una camera, TripAdvisor faceva pagare una piccola percentuale all’hotel. Tre mesi dopo il lancio del nuovo modello, TripAdvisor guadagnava abbastanza per andare in pareggio con tutte le spese precedenti e, da allora, è cresciuta proficuamente.

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A questo si combinò la decisione di considerare le recensioni degli utenti non come un capriccio, ma come un elemento cardinale del funzionamento del sito. D’altronde anche dal punto di vista economico il rendimento era migliore, visto che si trattava di contenuti autentico e spontanei, disponibili sempre e, soprattutto, senza richiedere costi all’azienda. Ben presto il numero di recensioni dei singoli consumatori superò di gran lunga il numero di recensioni professionali e divenne chiaro che il portale si stava trasformando in ciò che gli utenti ritenevano dovesse essere: un insieme di opinioni lasciate da consumatori normali in maniera semplice e diretta. Quattro anni dopo, il sito venne acquistato per 210 milioni di dollari da IAC/InterActiveCorp, un leader nel settore dei media online da cui sarebbe nato, nel 2005, l’attuale Expedia.

È naturale che, col passare del tempo, TripAdvisor abbia dovuto far proprio uno dei precetti tipici di un’azienda online: innovazione a tutti i costi. Sarebbe stato difficile sopravvivere, durante questi 16 anni, senza introdurre alcun servizio nuovo che garantisse il mantenimento dell’interesse dell’utenza. Non solo ha acquisito una lunga lista di altri siti specializzati in informazioni turistiche, ma ha aggiunto alle classiche recensioni su ristoranti, alberghi e attrazioni una sezione dedicata ai trasporti ed ai pacchetti vacanza.

TripAdvisor è certamente uno dei riferimenti del mercato turistico online, ma si tratta di un mondo ampio, in continuo cambiamento. Ci sono ancora molte possibilità aperte, in continuo contrasto con i principali competitors, e se si considera l’organizzazione on-line, la condivisione e la pianificazione del settore, TripAdvisor non ha ancora conquistato il mercato.