Word of mouth: la nuova vita della tecnica di marketing più antica al mondo
Le nostre decisioni d’acquisto sono da sempre influenzate dalle opinioni e dai suggerimenti che abbiamo da amici e conoscenti. Ecco perché il word of mouth è da sempre considerato una delle strategie di marketing più efficaci.
Nessuno spot e nessuna manovra di marketing ha tanto effetto quanto le raccomandazioni di chi frequentiamo abitualmente o fa parte comunque del nostro network.
Se prima il passaparola avveniva esclusivamente offline tramite telefono o di persona, oggi con Internet ed i social media le possibilità di connessione aumentano a dismisura.
Si potrebbe allora parlare di word of mouth di seconda generazione, caratterizzato da una velocità e da una frequenza di propagazione senza precedenti.
Come accennato in un altro articolo il consumatore non va inteso più come un soggetto passivo che va convinto ad acquistare un prodotto o a fidarsi di un brand. È parte attiva in tutto il processo d’acquisto: si informa, chiede pareri ed interagisce direttamente con l’azienda grazie ai propri canali social.
Diventa allora importantissimo per l’azienda tessere relazioni dirette e genuine con i propri clienti, cercando di offrire sempre più di ciò che il consumatore si aspetta, in modo da sorprenderlo in positivo e dargli una ragione in più per parlare del brand con i propri contatti e conoscenti.
Word of mouth: alcuni consigli
C’è da considerare che il word of mouth non si può sfruttare senza una strategia chiara, semplice e senza delle attività mirate che servano da benzina per innescare il passaparola.
Occorre per prima cosa individuare e conoscere le caratteristiche di coloro che diventeranno ambasciatori del nostro brand (influencer, blogger, fan e altri volontari).
Come già anticipato, bisogna poi dar loro delle ragioni valide perché parlino del nostro prodotto o della nostra realtà aziendale, cercando di evitare il più possibile situazioni spiacevoli che alimenterebbero il word of mouth negativo.
Perché si inizi a parlare del proprio brand si devono sfruttare al massimo gli spazi offerti dai blog e dai forum, partecipando nel modo più efficace possibile alle discussioni legate alla propria azienda ed offrendo assistenza diretta e in tempo reale attraverso i profili social aziendali.
Per alimentare il passaparola si possono usare molteplici strategie: viral marketing, coupon, contenuti informativi di valore, email, sono tutti strumenti che se utilizzati correttamente aiutano a far conoscere i prodotti aziendali e a farne parlare in positivo.
Durante tutta la campagna finalizzata ad innescare il passaparola vanno monitorate costantemente le discussioni. È una fase essenziale per pianificare eventuali cambiamenti di strategia, se i risultati non sono quelli sperati.
Dario Fornarelli