Semantris: il gioco con le parole del machine learning

La ricerca attorno all’intelligenza artificiale sta facendo passi da gigante e le sue applicazioni iniziano a vedersi in vari campi. Una sfida tecnologica che attualmente riscuote molto interesse e che in modo sempre più approfondito va a lavorare su quello che viene chiamato “machine learning”, ovvero l’apprendimento automatico con cui una macchina si allena per riconoscere dati partendo da input che le vengono forniti.

Semantris Google

È su questo binario che si sta muovendo quell’evoluzione della comprensione del linguaggio naturale da parte delle macchine intelligenti che permette agli algoritmi di riconoscere la relazione tra parole, aprendo nuove possibilità di applicazione dell’intelligenza artificiale a partire, appunto, dal nostro linguaggio.

“Esperienze semantiche”, dunque, quelle che oggi Google ha deciso di condividere in rete realizzando e mettendo a disposizione degli utenti applicazioni alimentate da questa tecnologia che funzionano proprio a partire dal nostro linguaggio naturale e che ben ci possono dare un’idea di come e su quali piani le ricerche si stiano evolvendo.

Chi vuole, può andare a verificare con mano quello che stiamo dicendo visitando le pagine che ospitano “Talk to Books” e “Semantris”, il primo un’applicazione che propone un nuovo tipo di ricerca semantica, diversa dalla tipica ricerca tradizionale, basata sulla consultazione (ovviamente della macchina) di un gran numero di libri per ottenere risposte a una domanda, il secondo un gioco di associazione di parole, che può essere utilizzato online sia come “arcade” che come “blocks”.

Entrambe le versioni demo presentate da Google rappresentano un efficace esempio di quale sia la modalità di riconoscimento utilizzata dall’intelligenza artificiale e che ci fanno capire a cosa si può arrivare con l’allenamento “intelligente” a cui una macchina viene sottoposta partendo da gerarchie di parole che legano tra loro concetti affini per somiglianza di idee e linguaggio, ovvero apprendendo sulle basi di quelle che sono le tipiche conversazioni umane per mezzo di modelli predittivi da dati di input.

“Semantris” è un gioco che ovviamente è disponibile solo in lingua inglese, che devo sinceramente dire ho trovato divertente e intrigante e che ha tutta l’aria di essere un buon allenamento (umano questa volta) alla lingua straniera, visto che richiede la prontezza di rispondere digitando (appunto in inglese) parole in associazione a quelle date (sinonimi, contrari e vicine per affinità di idee) e che, nel caso della versione “blocks”, permette di guadagnare punti scardinando i classici mattoncini, mentre nella versione “arcade” di avanzare, sempre per associazione, tenendo conto di un limite di tempo.

Alessandra Buschi