Quora?

Lanciata ufficialmente nel 2010, Quora è una piattaforma web gratuita di Quora Inc., società californiana fondata da due ex dipendenti di Facebook: Adam D’Angelo, informatico di origini italiane che è stato anche consulente e investitore di Instagram, e Charlie Cheever, che ha poi abbandonato il team di Quora nel 2012, restando però tra i suoi consulenti.

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È con lo slogan “The best answer to any question” che Quora si è posta come diretto concorrente di siti Q&A quali Yahoo! Answer, Answers.com e molti altri già presenti in rete, per mezzo dei quali gli utenti possono porre domande e dare risposte su qualsiasi argomento.

Si tratta, in pratica, di una grande rete sociale dedicata all’informazione che consente agli utenti di collaborare, ponendo domande e suggerendo risposte, nata dalla volontà dei due fondatori di proporre un sito di qualità che potesse soddisfare le domande poste dagli utenti in rete.

Alla base di tutto, un algoritmo sviluppato da Quora e varie funzionalità per moderare i contenuti pubblicati dagli utenti. Sono gli utenti stessi, infatti, oltre che allo staff e a una cerchia di utenti esperti in varie discipline, che possono valutare le risposte date (influendo così sulla rilevanza della risposta e sulla sua visibilità agli altri utenti), segnalare comportamenti scorretti e offrire suggerimenti per migliorare sia le domande sia le risposte.

Accessibile in Italia dal 2012 (e ora anche come App da smartphone e tablet, sia per Android sia per iOS, scaricabile gratuitamente da Play Store e da App Store), nel tempo Quora ha implementato diverse funzionalità, permettendo agli iscritti di postare sui loro profili e attivando una web community che, benché non abbia raggiunto i numeri di Twitter, arriva ad avere un ottimo numero di utenti registrati.
Una community che oggi in pratica si situa tra un forum di domande e risposte come Yahoo! Answer e un social network come Facebook, facile e intuitiva da usare, che si è posta l’obiettivo di rendere più credibili le risposte fornite dagli utenti, e che per questo, a differenza di altre equivalenti, non permette di impostare un profilo utente in modalità privata (richiede infatti di accedere con il nome reale, non con un nickname) e che ospita molti nomi di spicco, proprio per dare maggiore credibilità alla sua attività.

Dopo appunto essersi registrati con il proprio nome, si indicano i propri campi di interesse (che comunque possono essere aggiunti o tolti in qualsiasi momento), quindi la piattaforma chiederà quali sono gli argomenti per i quali si è competenti. A questo punto la propria registrazione è completata e si può iniziare a navigare nelle pagine di Quora, rispondere ai thread compatibili con i propri interessi, valutare le risposte degli altri utenti, commentare, discutere, condividere le proprie idee e riflessioni, oltre che, ovviamente, pubblicare domande, con la possibilità anche di promuovere i propri contenuti e, come detto, anche suggerire modifiche alle domande poste da altri, con il fine di migliorarne la loro formulazione.

Come Twitter, Quora utilizza il principio dei follower, cosicché più follower e valutazioni positive si avranno, più ci si può affermare come esperti in determinati settori. Nel tempo Quora ha sviluppato anche un programma che assegna il riconoscimento di “top writer” a quegli utenti che offrono contenuti di particolare valore e dato avvio a meeting periodici che consentono a lettori e scrittori di conoscersi e socializzare.

Insomma, perché usare Quora? Perché è un’ottima risorsa per ricevere risposte, per approfondire argomenti, per ampliare le proprie conoscenze, per confrontarsi, per offrire agli altri le proprie conoscenze, per avere contatti con professionisti ed esperti della propria materia, per rimanere aggiornati, per imparare a migliorare i propri contenuti, per incrementare la propria autorevolezza in un determinato ambito e, di conseguenza, avere anche effetti positivi per la propria attività.

Alessandra Buschi