Perché non funzionano gli hashtag di Instagram? Lo ShadowBan

Molti utenti lamentano un problema relativo agli hashtag di Instagram. Un problema decisamente fastidioso e che fa diminuire drasticamente la visibilità degli aggiornamenti: gli hashtag sembrano funzionare come al solito ma la foto pubblicata non appare nella pagina degli hashtag. Questo particolare tipo di fenomeno è noto come “shadowban”.

Si è vittima di shadowban perché si incappa nel filtro anti-spam di Instagram, spesse volte in modo del tutto involontario e non di rado apparentemente senza motivo.

Un motivo in realtà c’è sempre. Non sempre però lo shadowban è “giusto”. Bisogna infatti sempre ricordare che Instagram è gestito da un algoritmo. Per quanto efficace e accurato, l’algoritmo può sbagliare.

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Cos’è lo shadowban?

Si è vittime di shadowban quando gli hashtag inseriti sotto alle proprie foto non funzionano. Il nome shadowban in italiano significa “ban ombra” ed è dovuto al fatto che non si tratta di un vero e proprio ban. Le foto infatti rimangono visibili sul proprio profilo e i propri amici possono vederle e commentarle. Il proprio profilo non viene perciò “bannato” né subisce una limitazione delle normali funzioni.

E’ tutto normale solo che… gli hashtag non funzionano! E’ quindi un po’ complicato accorgersi di essere incappati nello shadowban.

Come capisco se il mio profilo è penalizzato dallo shadowban?

Per accorgersi di esser vittima di shadowban, basta cliccare sugli hashtag inseriti una volta pubblicata una foto. Se la propria foto non appare nelle pagine degli hashtag allora si è incorsi in uno shadowban. Tale verifica può essere fatta semplicemente cliccando su alcuni degli hastag presenti sotto la foto, almeno tre o quattro per essere sicuri che nessuno degli hashtag funzioni. Meglio ancora è verificare la non presenza del proprio profilo per un determinato hashtag utilizzando un account diverso dal proprio o chiedendo a qualche amico di Instagram.

Come consiglio, vi conviene verificare la presenza della vostra foto in hashtag a bassa densità di posting, ossia con hashtag utilizzati raramente. Gli hashtag molto utilizzati generano infatti molte foto al minuto, tanto da rendere complessa la verifica della presenza della proprio foto che dopo poche ore si perde nel flusso delle foto del social.

Perché non mi funzionano gli hashtag di Instagram?

Lo shadowban è causato da un comportamento non in linea con l’algoritmo di Instagram. I motivi per cui Instagram si è “arrabbiato” con il nostro profilo possono essere vari. Talvolta lo shadowban affligge una singola foto in cui sono stati inseriti hashtag non corretti, anche se non vietati. Ma può anche colpire l’intero profilo.

Elenchiamo in breve i principali motivi che possono aver causato lo shadowban:

  • Avete utilizzato degli hashtag moderati da Instagram. Abbiamo scritto un altro articolo sugli hashtag vietati. Ve ne raccomandiamo la lettura perché molto probabilmente è a causa di essi che siete stati colpiti dallo shadowban.
  • avete ripetuto gli stessi hashtag sotto ogni foto. Evitate di copiaincollare sempre lo stesso gruppo di hashtag, specie se contiene hashtag generici e molto popolari.
  • Siete stati segnalati manualmente da altri utenti. Se postate foto con contenuti ritenuti offensivi o poco appropriati, gli utenti possono bloccarvi o segnalare la vostra foto. Questo può causare il non funzionamento degli hashtag. Anche per questo motivo è importante utilizzare hashtag appropriati. Non c’è nulla di male nell’usare hashtag generici. Tuttavia, può essere controproducente.
  • Altra possibile causa di shadowban è l’utilizzo di app per automatizzare alcune operazioni. Ad esempio app per il defollowing, app per guadagnare follower o per inserire automaticamente gli hashtag.
  • E’ anche possibile che abbiate effettuato operazioni manuali troppo serrate nell’ultimo periodo. Ad esempio potreste aver seguito troppi profili in poco tempo. Tale comportamento può essere considerato da Instagram un segnale che state facendo spam e quindi causare lo shadowban.
  • Infine, anche l’acquisto di follower può causare lo shadowban.

Perché non posso utilizzare hashtag generici e popolari su Instagram?

Puoi farlo, naturalmente. Non c’è niente di male e in alcuni casi è molto utile.

Vale la pena però, visto che molte delle domande che riceviamo vertono su questo tema, di fare un po’ di chiarezza.

Per prima cosa considerate sempre che gli hashtag di Instagram sono divisi in due schermate, le foto popolari e le foto recenti. La sezione più visibile è quella delle foto popolari (è la prima che appare nella pagina degli hashtag). Gli hashtag più usati sono per forza di cose più “competitivi”. Ciò significa che è più complicato finire nella sezione delle foto più popolari.

Il vostro profilo ha possibilità di finire tra le foto popolari di un determinato hashtag? Prima di postare, consiglio sempre di farsi questa domanda.

Ciò non significa che non bisogna mai usare hashtag popolari. Anzi. Semplicemente usateli con criterio.

Faccio un esempio. Se posto la foto di un amico su un profilo non famoso (diciamo con meno di 10.000 follower), l’hashtag con il nome del mio amico, #tiziocaio, è inutile in quanto troppo specifico. Nessuno utilizza questo hashtag. L’hashtag #friend, invece, è troppo generico. Posso utilizzarlo sperando di ricevere qualche like nei primi secondi, ma sicuramente non finirò tra le foto popolari per l’hashtag #friend.

Seconda considerazione. Gli hashtag più usati, anche quelli innocenti, hanno un rischio maggiore di venire oscurati da Instagram. C’è maggiore probabilità infatti che le persone usino quegli hashtag in modo inappropriato e che Instagram decida perciò di disattivarli, magari temporaneamente. Bisogna infatti ricordare che ogni hashtag che inseriamo può venire vietato anche successivamente.

E’ una cosa che capita spesso su particolari tematiche. Hashtag tipo #follow, #followback e simili, vengono spesso oscurati. Magari quando avete inserito un hashtag di questo tipo non era vietato, ma in futuro lo potrebbe diventare.

Lo shadowban scatta nel momento in cui l’algoritmo riceve un certo numero di segnali che il profilo in questione sta operando in maniera scorretta. La mia convinzione è che l’inserimento di un hashtag che al momento della pubblicazione non era vietato, ma che lo è diventato successivamente, venga considerato comunque un “segnale” dall’algoritmo. Se i segnali si ripetono il profilo viene ‘shadowbannato’.

Terza considerazione. I profili molto usati sono solitamente molto frequentati dagli utenti. Questo è naturalmente il motivo per cui tutti utilizzano questi hashtag: si possono ottenere più like visto che tanta gente li frequenta. Però è anche, tra molte virgolette, un rischio. Essere visti da tanta gente significa anche aver maggiore possibilità di venir segnalati manualmente da altri utenti.

Gli utenti sono persone. E ognuno ha un peculiare modo di vedere il mondo. Alcuni utenti segnalano foto solo per idiosincrasie personali. Per questo l’utilizzo di hashtag sensibili, se popolari, possono causare la segnalazione manuale da parte di vari utenti e quindi lo shadowban. Per ‘sensibili’ intendo tutti gli hashtag su cui c’è un dibattito pubblico vivace, con idee contrastanti. Ad esempio gli hashtag politici.

Ultima considerazione. Le foto possono venire segnalate manualmente da altri utenti anche solo per il fatto che appaiono per hashtag che non c’entrano nulla con la foto. Su questo bisogna davvero fare un po’ di attenzione e provare a mettersi nei panni di chi sta scorrendo un determinato hashtag.

A me per esempio capita spesso con l’hashtag #Roma che in questo periodo visiono spesso per lavoro. In questo hashtag trovo sempre foto di altre città. Di Napoli, di Venezia…
Questo perché alcuni utenti, spesso in buona fede, quando sono in Italia e scattano una foto poi la postano hashtaggando #Roma in quanto capitale e città di riferimento per l’intero paese. In teoria niente di male. In pratica mi ritrovo le foto di Venezia mentre cerco quelle di Roma.

Faccio un altro esempio, sperando di chiarire ulteriormente il fenomeno. Siete a casa e scattate la foto del vostro gatto. Poi la postate su Instagram inserendo i primi hashtag che vi vengono in mente. Tra i vari hashtag inserite #house (perché siete a casa e per voi il gatto significa stare in una situazione domestica) e anche #love, perché volete tanto bene al vostro gatto (e fate bene).

Niente di male, naturalmente. La foto non contiene nulla di offensivo, gli hashtag nemmeno. Tuttavia, provate a mettervi nei panni di chi sta visionando l’hashtag #house o l’hashtag #love…
Gli utenti si ritroveranno il vostro gatto mentre sono in cerca di case…Se segnalassero la vostra foto avrebbero torto?

Cosa fare per uscire dallo shadowban e avere hashtag funzionanti?

Se siete incorsi nello shadowban, ci sono alcuni accorgimenti che potete utilizzare per far funzionare nuovamente i vostri hashtag. Lo shadowban può essere più o meno pesante. Può colpire una sola foto o tutte quante, per un periodo varibile, da alcune ore fino a varie settimane.

Se siete incorsi in uno shadowban leggero, la situazione più comune, state molto attenti a non commettere nuove infrazioni. La situazione potrebbe infatti peggiorare.

Partiamo dal caso in cui solo una vostra foto abbia subito lo shadowban. Si tratta di un caso che fino a qualche mese fa era il più comune mentre di recente Instagram tende a non far funzionare gli hashtag dell’intero profilo. La prima cosa da fare è verificare gli hashtag inseriti ed eliminare eventuali hashtag vietati e poi controllare (meglio con un altro profilo) se gli hashtag funzionano nuovamente.

Spesso tuttavia Instagram non fa funzionare nuovamente hashtag inseriti sotto a foto che hanno subito lo shadowban, anche se si levano gli hashtag vietati lasciando solo hashtag corretti. L’unica cosa da fare in questi casi è cancellare la foto e ripostarla nuovamente eliminando in primo luogo gli hashtag vietati. Se ancora gli hashtag non funzionano, o non avete utilizzato hashtag vietati, dovrete cancellare nuovamente la foto e ripubblicarla eliminando hashtag troppo generici o hashtag che avete utilizzato ripetutamente in passato. Lasciate cioè solo hashtag descrittivi e che non avete mai usato. Probabilemente, questi hashtag funzioneranno.

Qualora gli hashtag funzionino, potete provare ad aggiungere hashtag maggiormente generici in un secondo momento, modificando la descrizione della vostra foto subito dopo averla postata.

Aggiungete questi hashtag uno o due alla volta, verificando ad ogni aggiunta se gli hashtag funzionano o se invece siete nuovamente incappati nella penalizzazione.
L’effetto benefico degli hashtag sulla popolarità di una foto ha una durata limitata nel tempo poiché le foto scorrono rapidamente nelle pagine degli hashtag più utilizzati. Se dunque volete aggiungere hashtag generici a più alto traffico dopo la pubblicazione, dovete essere il più rapidi possibile. Aggiungere un hashtag molto utilizzato dopo un’ora dalla pubblicazione della foto non ha molto senso, la vostra foto apparirà infatti molto dopo le ultime pubblicate.

Svolgendo questa procedura vi renderete anche conto di quali sono gli hashtag che hanno fatto “arrabbiare” Instagram. Una volta che li avete individuati cancellateli da tutte le foto precedenti, e non usateli in futuro. Se invece lo shadowban dipende dal fatto che usate sempre gli stessi hashtag la soluzione è semplice: variate gli hashtag che utilizzate nelle foto, senza affidarvi ad app che vi propongono sempre gli stessi hashtag popolari.

Se invece la vostra foto non appare nemmeno ripubblicandola con solo hashtag molto descrittivi, significa che siete incorsi in una penalizzazione un po’ più grave. Cancellate la foto e attendete un po’ di tempo prima di ripostarla, alcune ore. Nel frattempo revocate l’accesso al vostro profilo a tutte le app di automazione che state usando e smettete di utilizzarle.

Quando andrete nuovamente a postare la foto, abbiate cura di utilizzare solo hashtag specifici, descrittivi, appropriati. Hashtag insomma che in nessun modo possano essere considerati spam.

Se ancora non funzionano gli hashtag utilizzati sotto a una foto, o se non vi funzionano tutti gli hashtag sotto ad ogni foto, significa che il vostro profilo ha subito una penalizzazione ancora più pesante.

In tal caso vi conviene interrompere tutte le operazioni sul vostro profilo per un periodo più lungo, uno/due giorni almeno. Verificate anche gli hashtag che avete utilizzato in passato, levando gli hashtag vietati o rotti. State molto attenti a quest’opera di revisione. Molto probabilmente troverete qualcosa che non va. Naturalmente, sospendete l’utilizzo dei servizi automatizzati, app per ottenere follower e simili.

Se avete un profilo aziendale, tornate al profilo privato. E’ una mossa di cui mi sfugge il senso, ma che secondo molti utenti aiuta a uscire dalla penalizzazione. E’ possibile forse che l’algoritmo sia più restrittivo per gli account aziendali, anche se personalmente non ho mai avuto evidenze in merito. Tornando ad un profilo privato perderete le statistiche del vostro account Instagram.

Quando dopo alcuni giorni riprovate a postare, abbiate cura di inserire solo hashtag estremamente pertinenti.

Il periodo di attesa prima di postare può essere anche molto più lungo. Questo accade soprattutto se siete già caduti nelle maglie di shadowban meno pesanti in passato.

Come far funzionare nuovamente gli hashtag di Instagram con il servizio di risoluzione shadowban

Se avete seguito tutti i consigli contenuti in questo articolo e comunque non riuscite a far funzionare i vostri hashtag, potete contattarci per risolvere la problematica.
Cosa possiamo fare per risolvere? Analizziamo il vostro profilo, capiamo cosa non va e facciamo vari tentativi di risoluzione finchè il vostro profilo non esce dalla penalizzazione.

Solo Instagram potrebbe garantirvi di avere nuovamente hashtag correttamente funzionanti. In ogni caso, finora abbiamo risolto il 100% dei casi di shadowban che abbiamo affrontato. Mediamente, riusciamo a risolvere il problema in meno di una settimana. In alcuni casi tuttavia sono stati necessari tempi più lunghi.

Il servizio ha un costo di 85 euro. Per attivare il servizio contattateci su Instagram (@web_crew) o compilate il form sottostante.

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