M-Commerce, il mobile alla conquista degli e-commerce

Il mobile commerce rappresenta lo spostamento del processo di e-commerce verso i terminali mobili, a cui i consumatori si stanno rivolgendo con crescente fiducia. Cambiando le loro abitudini, cambiano anche le caratteristiche del commercio a cui si riferiscono, introducendo innovazioni importanti. La crescita dell’utilizzo di tablet e smartphone per confrontare prezzi e scegliere prodotti o servizi innesca infatti una serie di reazioni positive che si traducono in scelte precise da parte dei vari stakeholder.

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I dati delineano una crescita notevole che si attesta attorno al 60%, rispetto al 2009, in termini di processi di acquisto andati a buon fine. Ma non è solo la vendita diretta ad interessare questo fenomeno: lo sviluppo del commercio mobile produce comportamenti paralleli, come quello di cercare informazioni online riguardo ad un oggetto che si sta osservando dal vivo sugli scaffali – un processo definito showrooming. In altre parole il terminale mobile va oltre la propria funzione di strumento d’acquisto, ma diventa una parte integrante nella fase di valutazione del prodotto, facendo parte di un mix di comportamenti reali e comportamenti online che permette al consumatore di compiere la propria scelta in indipendenza e con maggiore soddisfazione.

Il fenomeno del mobile commerce sta anche introducendo prepotentemente una questione cruciale riguardo ai meccanismi di pagamento. In virtù di questa vera e propria esplosione, dal 2013 sono comparsi i nuovi sistemi di pagamento online sulla spinta dei leader tecnologici del momento: Apple, Google, Samsung e Amazon. Tutti si attendono un impatto notevole sia sul modo che sul luogo di trasferire il denaro necessario all’acquisto. Dall’altro lato ci sono i leader delle piattaforme sociali, che mostrano sempre più interesse verso la potenzialità di queste nuove tecnologie e hanno già da tempo aperto agli scambi commerciali diretti: oltre a vedere un oggetto in un annuncio, è possibile comprarlo direttamente, senza intermediari.

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A ciò si affiancano diversi strumenti sviluppati per migliorare le interfacce di pagamento in applicazioni e siti web. Il più conosciuto è probabilmente Braintree, acquistato da PayPal nel 2013, che supporta già almeno 135 valute in 45 Stati, e facendo transitare circa 50 miliardi di dollari all’anno, con un ragionevole prospettiva di crescita per il futuro.

Ciò detto, per chi si occupa di commercio è chiaramente il momento di fare delle scelte determinanti: il mobile commerce è una tendenza chiaramente delineata e gli strumenti di cui sopra sono un mezzo decisivo per raggiungere una nuova generazione di consumatori.