Google Drive, una alternativa a Dropbox

Esistono molte soluzioni per la necessità di archiviare sul cloud i propri file importanti. I servizi di storage garantiscono ormai quasi tutti diversi gigabyte di spazio anche per i piani base e sono piuttosto semplici da usare, rivelandosi utili in ambito lavorativo e personale. È però difficile capire quale dei tanti potrebbe essere più adatto alle proprie esigenze. In particolare, la scelta è spesso circoscritta ai due colossi del cloud, cioè Dropbox e Google Drive.

google-drive-logo

Google Drive, evoluzione di ciò che originariamente era Google Docs, è stato un vero e proprio terremoto in questo settore di mercato, già dominato da altri grossi marchi. L’ingresso dell’azienda di Mountain View ha infatti creato un confronto diretto con il principale concorrente, che è appunto Dropbox. In realtà è Google ad avere avviato per prima un servizio di spazio cloud condiviso, i cui primi passi si muovevano già nel 2006. Ma ci sono voluti sei anni prima che l’idea di Google fosse pronta per gli utenti finale, e Dropbox era già molto avanti in questo campo.

Rispetto a Dropbox, Drive offre un approccio certamente diverso. Le sue origini sono ancora leggibili nella solidità con cui il servizio aderisce al principio di rielaborare dei file online, attraverso il browser. Dropbox, invece, pur garantendo l’accesso dei file da differenti dispositivi ed essendo effettivamente molto utile anche da mobile, è ancora fortemente legato all’uso su desktop e lo dimostra la sua eccellente capacità di interfacciarsi con il file browser dei computer in uso.
Per quanto sia incredibile, Drive non è ancora disponibile per Linux, mentre Dropbox è funzionale per praticamente tutti gli OS disponibili, sia mobili che fissi.

Di fatto, scegliere fra i due è una questione di gusto personale. Sebbene alcune tabelle comparative possono mostrare una superiorità di Dropbox, molti utenti possono apprezzare il fatto che Drive permetta la creazione di documenti ed il lavoro simultaneo sugli stessi file da parte di più utenti. Dropbox invece si integra bene con i sistemi su cui è installato e garantisce un workflow lineare, semplice ed essenziale.

L’alternativa di Drive è quindi interessante per coloro che sono attratti dalle potenzialità che il servizio offre in ambiti che vanno aldilà del semplice storage. Chi invece vuole un servizio stabile e funzionale, andrà a colpo sicuro con Dropbox. Questo, d’altronde, si rivela più rapido e, secondo alcuni fatti recenti, anche più sicuro – Snowden ha infatti addotto prove che mostrerebbero una penetrazione dell’NSA negli spazi degli utenti.