Se il copywriter conosce Google, l’algoritmo che indicizza le sue parole

Il modo in cui scrivi una parola o una frase su Google (chissà quante volte al giorno!) perché ti è venuto un dubbio, una curiosità o hai un problema da risolvere e ti vengono restituiti siti e siti in cui trovare la risposta che cercavi ha qualcosa di quasi “magico”. Probabilmente se avessimo detto anni fa ai nostri nonni che sarebbe successa una cosa simile ci avrebbero preso per dei visionari. Ma la realtà a volte supera la fantasia. Google esiste e funziona grazie a un algoritmo creato da persone come me e te (forse con un guizzo in più, ok…). Conoscerlo un po’ più a fondo può esserti utile a spiegarti come funzionano le cose e per indicizzare le tue pagine sui motori di ricerca se sei tu stesso a produrli in modo da farli trovare agli utenti, possibilmente nelle prime posizioni delle serp. Il modo in cui si realizzano i contenuti, insomma, influenza il posizionamento che avranno su Google.

Copywriting

Come funziona l’algoritmo di Google

L’algoritmo di Google è il sistema di calcolo che sta alla base del motore di ricerca. È un po’ come se Google fosse una enorme, infinita, enciclopedia con tutte le informazioni su qualunque cosa ed è come se questa enciclopedia avesse un indice molto dettagliato con tutte le informazioni precise su dove trovare i contenuti. Attualmente i vari responsabili di Google hanno dichiarato che il motore di ricerca considera oltre 200 fattori/indizi ognuno con più di 50 variabili che gli permettono di provare a capire cosa stiamo davvero cercando e di fornirci nelle prime posizioni i risultati più in linea con la nostra intenzione di ricerca.

Gli aggiornamenti di algoritmo di Google

Come è noto l’algoritmo di Google viene periodicamente aggiornato. I famigerati ‘update’ di Google ogni volta scombussolano la comunità SEO perché – in sostanza – rimescolano le serp in modo più o meno radicale. Con molta ironia, la dirigenza di Mouintain View non lesina in fantasia quando si tratta di dare un nome a questi aggiornamenti. I SEO ne hanno sentite più o meno di tutti i colori, il “simpaticissimo” Panda è servito a Google per identificare uno degli aggiornamenti più impattanti degli ultimi anni, oggi inserito nel core dell’algoritmo (ossia divenuto parte stabile del funzionamento del motore di ricerca). Gli update più importanti subiscono poi spesso varie modifiche, numerate in ordine crescente. Per questo vi capiterà di sentir parlare di Panda 2.0, Penguin 4.0 e così via…

Come si è evoluta la ricerca negli anni

La lunga storia degli aggiornamenti d’algoritmo inizia nel 1997, anno di nascita di Google. Era un web molto diverso dall’attuale in cui erano presenti siti costruiti senza seguire alcuna regola di ottimizzazione, pieni zeppi di parole chiave e di link spammy. L’algoritmo di Google non era ancora capace di differenziare in modo plausibile contenuti di basso livello e contenuti di valore. Mano a mano Big G è diventato più sveglio e attento alla qualità dei contenuti, alla qualità dei link e all’ottimizzazione on page. Google non si fa più “fregare” tanto facilmente.

L’evoluzione degli algoritmi è proseguita alla grande nell’era del mobile friendly ponendo attenzione anche alla localizzazione e all’ottimizzazione per dispositivi mobili. Gli aggiornamenti in merito sono stati vari, quello più importante e noto è stato l’update Mobile del 21 aprile 2015 che ha causato una piccola “psicosi di massa” tra i webmaster, il cosiddetto Mobilegeddon.

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Se lavori con i contenuti conoscere le regole di indicizzazione è sicuramente uno degli studi paralleli più utili che puoi fare. Ma anche se sei semplicemente curioso è interessante sapere come Google lavora – in modo molto “intelligente” – per darti le risposte che vuoi nel modo più preciso possibile.

In cosa la conoscenza dell’algoritmo di Google può aiutare il copywriting?

Il valore dei contenuti proposti è uno dei tanti fattori che incidono positivamente o negativamente sul ranking di una pagina, e quindi sulla possibilità che l’algoritmo di Google la restituisca tra le prime posizioni della Serp in seguito a una ricerca.

Il copywriter riveste quindi un ruolo molto importante nella costruzione di una pagina che sia in grado di scalare le Serp. Deve lavorare sulla realizzazione di un testo ben costruito dal punto di vista strutturale, ad esempio suddividendo il testo in paragrafi, scegliendo il giusto title e gestendo correttamente le url, ma anche e soprattutto sulla creazione di contenuti pensati per essere davvero utili al lettore. Imparare a conoscere il reale funzionamento dell’algoritmo di Google è quindi un’impresa che si rivela molto importante per ogni copywriter che si rispetti. Conoscere la seo permette al copywriter di evitare di cadere in alcuni “miti” del cosiddetto seo copywriting, ossia di perder tempo dietro a vani studi sulla percentuale di parole chiave per ogni paragrafo e cose del genere, per concentrarsi invece su quelle buone abitudini SEO (come la formattazione dei testi e l’ottimizzazione delle immagini) che agevolano il lavoro dei motori di ricerca e la leggibilità per gli utenti.