Due eventi per parlare di donne e tecnologia: Women in Tech Dublin e European Women in Technology

Donne e tecnologia: un binomio troppo spesso ignorato dalle donne stesse. Basti pensare che secondo i dati diffusi dal Consorzio AlmaLaurea le ragazze italiane scelgono poco le facoltà dell’area STEM (scienze, tecnologia, ingegneria, matematica). Appena il 34,8% delle giovani studentesse intraprende un percorso di studi scientifici e la percentuale arriva addirittura a un misero 15,2% nel caso delle facoltà legate alle scienze informatiche.

La Commissione Europea ha cercato di analizzare il fenomeno e di evidenziarne le cause nel rapporto She Figures 2015. Sembra che tra le motivazioni ci sia anche l’assenza di modelli femminili di riferimento nel mondo accademico moderno.
Alla luce di questi risultati diventano fondamentali tutti gli eventi nati per ispirare il mondo femminile, attraverso la celebrazione delle professioniste che sono riuscite a fare proprio il binomio donne e tecnologie. Women in Tech di Dublino e European Women in Technology di Amsterdam sono due importanti manifestazioni, ideate proprio con lo scopo di colmare il gap uomo-donna in ambito tecnologico.

donne tecnologia

In fondo, sono tante le donne che hanno contribuito allo sviluppo dei dispositivi informatici e tecnologici dell’era moderna.
I computer devono moltissimo ad Ada Lovelace Byron, figlia del famoso poeta inglese Lord Byron. Nel lontano 1832, Ada intuì le potenzialità della macchina analitica e ideò un algoritmo che le ha fatto ottenere il titolo di prima programmatrice del mondo. Non a caso, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha battezzato ADA un linguaggio di programmazione.

Women in Tech di Dublino e European Women in Technology di Amsterdam

Il 15 novembre 2018 si riuniranno a Dublino tantissime donne per ascoltare le 30 speaker invitate a parlare di tecnologia. Dopo appena 15 giorni, il focus sul mondo tecnologico in rosa si sposterà ad Amsterdam. Le 100 speaker della manifestazione European Women in Technology si riverseranno nella capitale olandese il 28 e il 29 novembre.

Ci saranno seminari, interventi e dibattiti con protagoniste donne che ricoprono ruoli di prestigio in grandi aziende come Google, eBay, Vodafone, Accenture, Oracle e non solo.

Non mancheranno neppure le presenze italiane. A Women in Tech, per esempio, ci sarà Marina Traversari – Manager dell’Oracle Startup Cloud Accelerator di Bristol. All’European Women in Technology di Amsterdam, invece, parteciperà Valeria PaganoResponsabile Vendite di ConversionBuddy.

Tanti i temi che saranno affrontati durante i due eventi, dai focus sulla carriera alle sessioni di approfondimento incentrate sulle competenze delle singole speaker. Ci saranno anche interessanti seminari sulle tecnologie emergenti e sui prodotti di maggior successo nel mondo tecnologico.

Le due manifestazioni non si propongono solo come due momenti per ispirare e motivare le donne, ma anche come occasioni di approfondimento professionale. Alle ingegneri, per esempio, sono destinate delle master class specifiche.
Durante i due giorni di European Women in Technology, inoltre, è previsto l’evento speciale Building business in blockchain. L’incontro è tenuto da Jessica Hofmann, fondatrice e amministratore delegato di Atos Blockchain Factory.

Donne e tecnologia: uguaglianza di genere

Entrambe le manifestazioni puntano molto sull’uguaglianza di genere, con l’obiettivo di assecondare le inclinazioni delle partecipanti e dimostrare al mondo che le donne possono raggiungere posizioni di prestigio e combattere per avere lo stesso trattamento economico degli uomini.

Secondo YH Lee, Chief Marketing Officer di Samsung, le donne non devono contribuire ad alimentare i preconcetti già esistenti, ma devono semplicemente diventare delle esperte nel proprio settore indipendentemente dal loro sesso. Solo così i risultati potranno essere di rilievo, come dimostrano tutte le donne di successo che partecipano alla manifestazione con il ruolo di speaker.

Non è un caso tra l’altro che Women in Tech si svolga a Dublino. Le donne irlandesi specializzate in ambito tecnologico sono le seconde più pagate al mondo dopo le americane, con uno stipendio annuo che si aggira sui 53 mila euro.
Purtroppo però la strada da fare è ancora molto lunga, perché solo il 19% degli ingegneri irlandesi sono donne e comunque guadagnano il 17% in meno dei loro colleghi maschi, la cui paga annuale corrisponde a circa 64 mila euro. A rivelarlo è la ricerca 2018 Women in Tech Index, che ha analizzato la situazione dell’occupazione femminile nel mondo tecnologico in ben 41 paesi.

E in Italia? Nel Bel Paese le donne impiegate nel settore tecnologico sono il 14.21%, vale a dire circa 83 mila donne su un totale di 584 mila professionisti in ambito tecnologico.
Il gap di genere riguardante i compensi, invece, è inferiore rispetto a quello irlandese. Secondo lo studio, un italiano che lavora in ambito tecnologico guadagna all’anno una media di circa 39 mila euro, mentre una donna italiana ne guadagna circa 32 mila, con una differenza in percentuale che si attesta sull’11,90%.

Rina Zamarra