User Signals: la SEO e il comportamento degli utenti

Gli studi recenti e i dati messi a disposizione di chi si occupa di SEO, hanno messo in evidenza l’importanza degli user signals come fattori che incidono non poco sul posizionamento di un sito.

Si tratta però di una correlazione, non di un nesso causale e ogni ricerca va letta tenendo conto di questa breve premessa.
I motori di ricerca diventano sempre più sofisticati e i loro algoritmi riescono a restituire risultati sempre più pertinenti alle query di ricerca utilizzate dagli utenti.
Se si è arrivati a questo punto è perché ormai Google & co. utilizzano i dati sui comportamenti delle persone per stabilire se determinati contenuti sono rilevanti o meno.

google analytics - User signals

Cosa sono gli user signals?

Sono modelli comportamentali che Google utilizza per stabilire il punteggio di ranking di un determinato sito web.
Mettiamo il caso che un utente cerchi su Internet qualcosa di specifico, ma cliccando su un risultato si accorga di non aver trovato esattamente ciò che vuole e torni a consultare le SERP di Google. Questo tipo di comportamento indica che la pagina consultata non risponde all’esigenza specifica del lettore.

Google registra questo tipo di informazioni per offrire alle persone solo i risultati più utili e sicuramente avvantaggerà i siti che riescono ad intrattenere maggiormente gli utenti che utilizzano determinate chiavi di ricerca.

Gli user signals più importanti

Gli indici più importanti legati al comportamento degli utenti sono il Click-Through Rate (CTR), la frequenza di rimbalzo e il Time on Site.

  1. Click-Through Rate o CTR
    Il CTR indica la percentuale media di click che riceve una pagina che si trova in una determinata SERP, per una query specifica.
    Come indicato anche nel report di Searchmetrics del 2016 gli utenti sono più inclini a cliccare sui primi risultati di ricerca e sugli snippet più attraenti.
    Più alto sarà il Click-Through Rate di una pagina, maggiori saranno le possibilità che Google la valuti come rilevante e la mostri per prima.
    Ecco perché è giusto monitorare sempre tale percentuale grazie a strumenti come la Search Console ed è sempre utile scrivere per ogni pagina una meta descrizione efficace e accattivante.
  2. Bounce rate
    La frequenza di rimbalzo indica la percentuale di persone che cliccando su una URL, presente nei risultati di ricerca, visita la pagina e, senza intrattenersi sul sito, torna direttamente a consultare le SERP di Google.
    Questa percentuale da sola non va presa come indicatore della qualità di un contenuto. Il post di un blog, per esempio, può rispondere pienamente a una query di ricerca e portare a un bounce rate altissimo.
    Anche in questo caso le varie pagine di un sito vanno controllate costantemente con strumenti ad hoc (es. Google Analytics) per comprendere il perché di frequenze di rimbalzo molto alte o molto basse.
  3. Time on Site
    Un altro fattore che inciderebbe sul posizionamento sarebbe il Time on Site che indica il tempo totale speso da ogni singolo utente tra le pagine di un sito in una sessione.
    Dalla ricerca di Searchmetrics si può notare come il tempo trascorso su di un sito sia in media aumentato. Questo sta ad indicare come Google riesca oggi a offrire agli utenti contenuti sempre più rilevanti ed interessanti.

Conclusioni

L’obiettivo di Google è quello di fornire ai propri utenti contenuti pertinenti che aderiscano il più possibile alle query di ricerca. Ecco perché è possibile ipotizzare che i segnali sui comportamenti degli utenti siano presi in larga considerazione dal team che lavora per migliorare l’algoritmo del motore di ricerca più famoso del mondo.

D’altra parte chi si occupa di SEO e vuole migliorare il posizionamento del proprio sito deve sempre tenere sotto controllo gli user signals per cercare di differenziarsi dai propri concorrenti e per guadagnare un punteggio di ranking maggiore.
A beneficiarne saranno anche gli utenti finali che potranno godere di risorse mirate che soddisfano pienamente le loro richieste.

Dario Fornarelli per Web Crew