TikTok può servire a una campagna di influencer marketing?

Nell’era della rivoluzione digitale siamo pronti ormai a tutto. Non passa giorno senza che compaia una nuova applicazione da provare o senza che i nostri social network si aggiornino mentre noi dormiamo, facendo trovare il giorno dopo nuove funzioni e possibilità. E sicuramente tutto questo fiorire di nuovi strumenti tecnologici in qualche modo modifica anche il modo di fare comunicazione.

L’ho sempre detto… I social network hanno avuto il merito (grande o meno, lascio a voi la considerazione) di creare nuove forme di marketing. Tra cui l’influencer marketing forse è la variante oggi più interessante.

E’ in quest’ottica che si inserisce anche la app Tik Tok, che ha soppiantato la precedente, Musical.ly. Ne avete già sentito parlare? Forse se avete più o meno quindici o vent’anni sì.

Non starò qui a spiegarvi come funziona questa applicazione made in China, né a dettargliarvi tutte le funzioni. Vi basti sapere che TikTok funziona come un qualsiasi social network, con tanto di storie, che vanno tanto di moda ora e non metterle ovunque sembra quasi un peccato. E, al pari di ogni social network che si rispetti, anche con Tik Tok potete seguire i profili che più stuzzicano il vostro interesse. E, ovviamente, potete produrre contenuti al pari di ogni utente.

La differenza è che qui si comunica attraverso la musica e i video. In pratica i post sono formati da piccoli video musicali della durata di circa 15 secondi. Un social network per giovani videomaker in erba. E la parola giovani non la utilizzo a caso. Visto che sono proprio loro i principali utilizzatori di questa applicazione.

TikTok può essere inserito in un piano di social media marketing? I suoi numeri sono sicuramente importanti. Conta infatti circa 500 milioni di utenti, che se, ad esempio, paragonati a quelli dell’ormai prossimo al decesso Google Plus, che ne conta 300 milioni, sono cifre che fanno pensare. Ma c’è un ma.

Facebook continua a detenere il primato con più di due miliardi di utenti attivi e alle sue costole c’è YouTube, su cui sicuramente i marketing manager illuminati dovrebbero rivolgere le proprie attenzioni, seguito dal social di immagini per eccellenza, che è Instagram, anch’esso fondamentale per fare marketing. L’influncer marketing sta senza dubbio vivendo un momento d’oro e credo continuerà in questo percorso per parecchi anni ancora. Non è detto, però, che la stessa sorte tocchi a questo nuovo social media.

Se andiamo, infatti, a vedere la bolla di sapone in cui è scoppiato Snapchat, è possibile ipotizzare che anche stavolta le cose non saranno poi così diverse. Ma è sempre impossibile predirre il futuro, e oggi si può senza dubbio valutare di utilizzare TikTok nelle proprie campagne di web marketing e di comunicazione virale, soprattutto se il target da colpire sono i giovanissimi. Anche qui troviamo delle vere e proprie celebrità. Profili seguiti da tantissime persone, che cercano in qualche modo di costruire le loro community. Ma ad uno sguardo più attento e preciso possiamo renderci conto che non esistono vere e proprie conversazioni. Cosa che invece accade in altre piattaforme.

Facebook e Instagram sono sicuramente fonte di dialogo con le persone. E così YouTube, che è fonte di ispirazione e di informazione quotidiana per un pubblico sempre più nutrito. TikTok, per quanto non mi convinca ancora del tutto, non è affatto detto che sia una meteora passeggera.

Gli esperti considerano comunque TikTok la start up di maggior successo del 2018 ed effettivamente è stata anche la più scaricata, sorpassando Twitter, che ormai è dedicato ad un pubblico specifico, meno di massa rispetto al passato.

Il suo valore è stato stimato in 75 miliardi di dollari. Però, nonostante tutte queste belle premesse, bisogna capire quanto durerà questa sua scia luminosa. TikTok risponde più al bisogno delle persone di mettersi in mostra nel mondo digitale, al mettersi in gioco, più che ad una vera necessità comunicativa. In ogni caso degli investimenti in influencer marketing da parte delle aziende possono essere validi e giustificati dal grande numero di utenti e dalla giovane età degli utenti, in alcuni settori, insomma, può essere fondamentale, in attesa di capire se riuscirà a diventare un social di massa.

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