E se il social del lavoro non fosse Linkedin? Ecco i dati che rincuorano Twitter

Qual è il social giusto per offrire e cercare lavoro? La risposta immediata sembrerebbe essere Linkedin, il social nato appositamente allo scopo di incrociare la domanda e l’offerta di lavoro su ambiti specifici sviluppando una serie di connessioni all’interno di una rete sociale. Se usato correttamente Linkedin sembra funzionare abbastanza bene ma anche Twitter ha qualcosa da dire a proposito di opportunità lavorative e si difende niente male. I recruiters usano più Linkedin o Twitter? A quale dei social si rivolgono maggiormente le persone in cerca di lavoro? Vediamo insieme qualche dato sulla situazione.

Cercare lavoro su Twitter

La ricerca di “Software advice” su aziende e utenti

Secondo una ricerca condotta dalla “Software advice” il 58% delle persone usa Twitter per cercare lavoro ed il 35% delle 500 aziende elencate all’interno della rivista americana Fortune nel 2014 ha un canale dedicato in modo specifico al recruiting e alla pubblicazione di annunci di lavoro. Il 76% delle persone guarda i profili delle compagnie per le quali sarebbe interessato a lavorare mentre il 55% segue il loro profilo Twitter. Tuttavia gli utenti, nonostante il loro evidente interesse, hanno una percezione controversa rispetto all’efficacia della presenza delle aziende su Twitter: il 57% ritiene che la comunicazione aziendale con gli utenti che cercano lavoro sia inefficace ed il 53% pensa che lo sia anche la frequenza con cui postano annunci di lavoro sul social.

Una presenza aziendale da sfruttare su Twitter

Emerge quindi la necessità per le aziende di andare maggiormente incontro alle persone in cerca di lavoro creando un maggiore equilibrio e varietà nel contenuto dei tweet: un buon mix tra promozione aziendale e annunci di lavoro sulle posizioni aperte è la chiave vincente per non far allontanare gli utenti che cercano lavoro e farli migrare su altri social più accattivanti. Eventi speciali dell’azienda in live-tweeting, nuovi prodotti, opportunità di carriera, dietro le quinte con foto e video e anteprime: sono tutti contenuti da sfruttare e dosare al meglio per unire i recruiters e chi è in cerca di posizioni lavorative su un social dall’enorme bacino di utenza e molto utilizzato come Twitter.

Chi è il tipico cercatore di lavoro sui social?

Secondo dati provenienti da uno studio pubblicato da Jobvite, il “Job seeker Nation report 2014”, il 40% di coloro che cercano lavoro tramite social network ha tra i 30 e i 39 anni, possiede un buon livello di istruzione, è spesso già in possesso di un posizione lavorativa che vuole cambiare e per il 76% l’ha trovata tramite Facebook. È interessante notare come il 94% delle aziende si muova su Linkedin ma al contrario vi si trovi solo il 36% delle persone in cerca di lavoro: il 40% si rivolge a Twitter per cercare annunci, opportunità e chiedere consigli e per l’83% ancora a Facebook (il social che li batte sempre tutti).

Forza Twitter!

Le persone ci sono, sono attive e fiduciose nelle opportunità lavorative che può offrire il social dell’uccellino blu. Alle aziende non resta quindi che essere più presenti, essere aggiornate, pubblicare spesso contenuti interessanti ed annunci e sfruttare Twitter in tutte le sue potenzialità.