Quanto costa un backlink

Questo post è debitore di una meticolosa ricerca portata avanti quest’anno da Ahrefs.com, uno dei servizi per il monitoring del profilo di link tra i più noti ed utilizzati nel mondo.

Lo scopo della ricerca era tentare di individuare il costo medio di un backlink a pagamento da reperire in un settore tra i 5 più popolari/competitivi del mercato USA, e per arrivare a dei risultati spendibili non hanno esitato a condurre tale indagine coinvolgendo/interrogando ben 250 siti o blog indipendenti, selezionati tra quelli che ragionevolmente avrebbero potuto offrire un link di qualche effettivo valore a fini seo.

ahrefs

Le ‘nicchie’ scelte per l’indagine sono state il Turismo, la Moda, il Fitness, la Finanza e i Matrimoni e ovviamente per arrivare a portare in porto l’analisi è stato necessario intavolare trattative realistiche, contrattando materialmente l’eventuale acquisizione del backlink.

Il primissimo dato emergente è infatti riferito all’adesione media che tale genere di proposta riesce a stimolare, talmente bassa da dare subito una dimensione che non esito a definire fallimentare al ‘problema’ della link building tramite acquisizione diretta.

Su 250 blog contattati il 72 % non ha nemmeno risposto all’offerta, poco meno del 9 % ha declinato e solo in 46 – ovvero poco più del 18 % – si sono effettivamente dimostrati disponibili a portare avanti la trattativa per la vendita di un backlink dai rispettivi domini.

vendita link

In sostanza meno di un quinto del campione pre-selezionato si è dichiarato pronto ad ospitare un link esterno dietro il corrispettivo di un pagamento.

Il settore più ricettivo verso questo genere di proposta è senz’altro quello turistico, che ha raccolto più del 50% delle adesioni sul totale dei siti disponibili alla compravendita.

link building

Ma sicuramente il dato che più degli altri fa riflettere è il costo medio dei backlink determinato dall’indagine su campo di Ahrefs.com.

Negli Stati Uniti un singolo link in ingresso da siti o blog di valore costa in media 350 dollari.

Naturalmente sul mercato libero il prezzo, qualsiasi prezzo, viene determinato dalle dinamiche di domanda e offerta.

Ma è anche vero che in un contesto di valutazione rischi/benefici tale livello di costo non può non far sorgere qualche ragionevole dubbio a chi abbia mai intrapreso attività di link building, in varie forme e a vari livelli negli ultimi dieci anni.

Ne vale davvero la pena, oggi?

Un investimento del genere è davvero il modo migliore attraverso cui aggiungere valore ad un dominio internet?

Possibile che a distanza di tanti anni dalla genesi del settore per un’agenzia SEO sia ancora la link building l’attività più proficua per coltivare le metriche di un sito web?

E in ultima analisi siamo davvero così convinti che tale livello di costi sia sostenibile nell’ambito di una campagna di posizionamento?