Over 60 di successo su Instagram

Capita spesso di osservare che ci sono tante situazioni nella nostra vita quotidiana che cambiano molto velocemente e che spesso questi rapidi mutamenti ci vengono suggeriti dalle novità in campo tecnologico.

Per fare un esempio, ricordo quanto, nei primi anni Duemila, andassero alla grande gli “internet point, che davano la possibilità a chi era lontano da casa o non aveva una connessione internet – peraltro ancora a quel tempo molto più “ballerina” di adesso – di usufruire di computer per scrivere e-mail, contattare amici e parenti sulle prime piattaforme di messaggistica istantanea e fare ricerche online.

Lo ricordo bene perché anch’io, con la mia socia, che avevamo una piccola libreria in provincia, avevamo messo a disposizione della clientela un pc proprio per rendere un servizio di questo genere, peraltro unico punto nel raggio di parecchi chilometri in una zona lontana dalle grandi città.

Una clientela fatta per lo più da ragazzi, ma anche da molti stranieri – e non solo giovanissimi – che trascorrevano le vacanze estive nella nostra zona e che, per passaparola, venivano a sapere del nostro servizio. Questo perché in Italia i numeri degli utenti della rete era ancora molto basso – a ripensarci, io e la mia socia, anche se già quasi quarantenni, eravamo di fatto una delle poche eccezioni nella zona –, la disponibilità dei computer nelle case era ancora piuttosto ridotta e la capillarità della connessione era davvero minima.

Un ricordo molto chiaro di quegli anni, per esempio, è di un novantenne americano che, accompagnato dal figlio, veniva a usufruire del nostro computer “a ore” per tenersi in contatto con i conoscenti oltreoceano durante, appunto, le sue vacanze estive nella campagna marchigiana. Situazione anomala, visto che era la norma sentire dalla voce dei residenti di più di quarant’anni che internet fosse “una cosa da ragazzi” di cui era difficile capire il funzionamento e l’utilità.

Le cose si sono evolute molto velocemente, in questi ultimi vent’anni, ed è per questo che mi sono ritrovata a osservare che, soprattutto dall’avvento degli smartphone, sempre più persone si sono ritrovate fra le mani mezzi con cui collegarsi presto e facilmente alla rete e sempre meno sono oggi le persone, anche non più giovanissime, che non sanno muoversi su internet.

C’è da pensare che chi, all’alba del Duemila, era al di sotto dei quarant’anni, oggi ne ha più o meno sessanta, ma secondo me molto ha voluto dire la diffusione dei mezzi e la cura di implementarli di funzionalità sempre più semplici.

Oltre a far non dico sparire, ma di sicuro rendere piuttosto rari gli “internet point” che a quel tempo erano un’attività innovativa e che rendeva un servizio di cui si sentiva la necessità, ciò ha fatto sì che le tante possibilità date dalla rete iniziassero a rientrare nella quotidianità non solo delle generazioni nate “con internet”, ma anche di una grandissima fetta di persone che hanno vissuto parte della loro vita “sconnesse” e che quindi non sono più così giovani.

Il fatto è che ora, dire che internet sia qualcosa che interessa solo i giovani, non è affatto vero, visto che gli over 60 iperconnessi non sono affatto una rarità, basti pensare ai molti nomi noti che circolano sui social e che dettano legge sulla moda o che comunque continuano a conquistare migliaia e migliaia di follower.

Qualche esempio?

Per quanto riguarda il nostro Paese, senza dubbio la principessa Maria Pia Ruspoli, attivissima su Instagram, che oltre a essere un’icona del cinema degli anni Settanta, aver concorso a Miss Mondo nel 1968, esser stata una modella e anche protagonista di molti fotoromanzi, oggi è una vera e propria influencer nel settore della moda e del lifestyle, con un nutrito numero di follower.

Se poi vogliamo andare oltre confini e ben oltre i 60, non si possono non ricordare senior influencer come Baddie Winkle e Iris Apfel, che hanno fatto della loro eccentricità in fatto di moda e di design proprio uno stile di vita, ancora amatissime e seguitissime “granny” statunitensi.

Fra i “nonnini” attivissimi sui social, fashion influencer, ricordiamo il giapponese “Silver” Tetsuya, così come il berlinese Günther Anton Krabbenhöft, ma molti altri sono i nomi maschili over 60 che spopolano sui social e che spesso vengono scelti da brand dei più diversi settori per far loro da ambasciatori.

Come dicevo all’inizio: le cose negli ultimi vent’anni sono cambiate davvero molto velocemente.

Alessandra Buschi