Introduzione al marketing relazionale

Marketing: uno dei termini di origine anglosassone che è entrato con più incisività a far parte del nostro linguaggio comune e che, volendo riportare il suo significato in italiano, potrebbe essere tradotto con “mercantologia”, “mercatistica” o “commercializzazione”.

Un termine che, in modo generico, si tende ad associare a qualcosa che si commercia, ovvero a quel passaggio che coinvolge una “merce” da un punto di partenza (qualcuno che vende) a un punto di arrivo (chi acquista).
Anche se fondamentalmente è questa la parte concreta, tangibile, del significato del termine “marketing”, in realtà ciò di cui questa vera e propria branca dell’economia si occupa è qualcosa di molto complesso a cui partecipano numerosi attori e fattori, che nel tempo, di pari passo ai cambiamenti che ha subito l’ambito a cui si riferisce, ha acquisito significati diversi ed anche nuove accezioni.

marketing relazionale

Cos’è il marketing relazionale

Non c’è dubbio che il progresso tecnologico abbia influito in modo determinante su moltissimi processi economici e sociali, favorendo nuove (positive? Negative? Sicuramente diverse) dinamiche in vari contesti, con cambiamenti davvero percepibili riguardo al nostro modo di rapportarci agli altri ed anche di svolgere le più comuni azioni quotidiane.

Il dato di fatto è che le nostre abitudini, i nostri bisogni, i nostri comportamenti e i nostri modi di interagire sono oggi molto diversi rispetto a quelli di neanche troppi anni fa, così come tutti quei processi economici con cui quotidianamente abbiamo a che fare, sia ci si trovi dalla parte di chi – anche in senso lato – vende, sia di chi acquista.

Quello a cui di fatto si è assistito nel corso del passaggio dal vecchio al nuovo millennio (peraltro ampiamente analizzato da emeriti esperti e studiosi del settore, come ad esempio Philip Kotler), è stato un notevole cambiamento della figura del consumatore e quindi, di conseguenza, un superamento di quei “semplici” processi che stavano alla base del classico marketing aziendale, i cui sforzi, rivolti a consumatori poco esigenti, erano in passato indirizzati soprattutto alla produzione di beni e alla loro vendita.

Un’evoluzione del concetto di marketing, quindi, le cui strategie vengono sempre più rivolte ai bisogni e alle esigenze dei consumatori più che alla produzione stessa e che oggi mettono in primo piano l’importanza che ha, appunto, la relazione non soltanto tra venditore e acquirente, ma fra tutte le figure che partecipano all’intero processo.

Alla ricerca della soddisfazione del cliente

Per quanto riguarda l’evoluzione del concetto di marketing, nel tempo abbiamo assistito alla crescita sempre più rilevante dell’interesse verso il consumatore, i suoi bisogni e le sue abitudini, tant’è vero oggi si tende a creare prodotti sulla base di quello che il consumatore stesso chiede, anziché partire, come avveniva in passato, dalla produzione di un bene che veniva “semplicemente” proposto sul mercato.

Un processo, questo, che ha determinato profondi cambiamenti riguardo al concetto originario di marketing e che ha portato ad adeguare a questa evoluzione anche l’utilizzo di nuovi e diversi canali in grado di valorizzare la relazione non soltanto con il cliente, ma anche con tutte le figure che partecipano all’intero processo.
Un discorso davvero ampio che oggi tende a costruire un rapporto diverso ed anche di lungo periodo con tutti gli interlocutori di un’azienda.

Una “relazione” appunto, che va costruita pian piano, badando a renderne solide le basi e che, instaurando un dialogo bidirezionale, abbia come conseguenza (e non come obiettivo principale) la vendita.
Un modo diverso, quindi, di porre il consumatore ed anche tutti i soggetti coinvolti nel processo di marketing, che sempre più interessa la direzione delle nuove ricerche tecnologiche, indirizzate a migliorare sempre più la personalizzazione dell’offerta in base alle esigenze espresse dai consumatori.

Alessandra Buschi