La storia della Olivetti, l’azienda che ha provato a trainare l’Italia nell’era tecnologica

È il 1908 quando nasce ad Ivrea quella che diventerà nel corso degli anni una delle aziende italiane più importanti a livello mondiale: Olivetti. Si tratta di una società che attualmente opera nel campo dell’informatica, la cui storia affonda le sue radici nella produzione di macchine per scrivere e da calcolo.

Chi non conosce l’Elea 9003 e la Programma 101? Si tratta, rispettivamente, del primo calcolatore a transistor e il primo calcolatore personale che possono essere considerati dei modelli piuttosto importanti che hanno preceduto il personal computer così come lo intendiamo oggi. Questi modelli sono legati proprio all’azienda Olivetti.

Parlare della storia dell’Olivetti significa, dunque, alimentare una riflessione su tutta una fase storica italiana ma anche mondiale mettendone in risalto quei meccanismi e quelle relazioni tra aziende che hanno segnato l’andamento di un’intera epoca sotto il profilo economico e culturale. L’Olivetti ha di fatto proiettato l’Italia nell’era tecnologica, proponendo un modello gestionale e produttivo altamente innovativo, aperto al mercato internazionale e sempre attento al design.

Al momento della sua nascita, nel lontano 1908, l’Olivetti viene definita “prima fabbrica nazionale di macchine per scrivere” specializzandosi così nella produzione di questo tipo di prodotto della tecnologia. Ne possono essere considerati fondatori, seppur con ruoli diversi, Camillo Olivetti e Adriano, i quali hanno avuto l’importante compito di dare alla propria azienda di famiglia una veste più professionale e moderna nel settore di riferimento.

lettera 22

Il capitale iniziale di questa azienda è di sole 350 mila lire. L’officina in cui i venti operai cominciano a lavorare per progettare e produrre macchine da scrivere è di soli 500 metri quadrati. Già qualche anno dopo, nel 1911, viene presentata all’esposizione universale di Torino la prima macchina per scrivere italiana che porta il nome di M1 aprendo una vivace stagione di produzione ed espansione. Come in moltissimi altri casi legati a brand celebri e storici, sono la determinazione e lo spirito dell’essere umano a fare la differenza. È così anche per questa società diventata un simbolo dell’industria italiana nel mondo.

Adriano Olivetti non è stato solo un imprenditore ma anche un intellettuale, urbanista, editore in grado di ideare una strategia innovativa e di successo per questa impresa. Uno dei suoi motti è il seguente: “Io voglio che la Olivetti non sia solo una fabbrica, ma un modello, uno stile di vita. Voglio che produca libertà e bellezza perché saranno loro, libertà e bellezza, a dirci come essere felici!”. Da queste parole si evince che siamo di fronte a un grande spirito che si preoccuperà dell’azienda come del singolo, incoraggiando e rispettando le aspirazioni di tutti coloro che fanno parte della vita quotidiana della famiglia Olivetti. Non è un caso se questa dimensione che potremmo definire “sociale” faccia parte del programma di Adriano, il quale, negli anni della sua attività, introduce un sistema di servizi per gli operai con ambulatori, asili nido, mensa, biblioteca e addirittura un cinema gratuito puntando alla qualità del lavoro.

ADRIANO OLIVETTI

L’ingegnere Adriano Olivetti, il primogenito di Camillo entra in azienda nel 1924 lavorando dapprima come operaio e viaggiando in seguito anche in America per confrontarsi con quanto accadeva a livello professionale in quel contesto geografico. Negli anni Trenta, dopo soli venticinque anni dalla fondazione, l’Olivetti produce 15 mila macchine per ufficio ogni anno e 9 mila portatili ed è presente in ventidue Paesi. Si tratta di dati che anticipano i futuri sviluppi della vita aziendale.

A partire dagli anni Cinquanta, l’Olivetti riesce ad affermarsi nella produzione di prodotti per ufficio investendo notevolmente in questo settore tecnologico. Dopo la perdita di Adriano Olivetti, l’azienda continua a lavorare elaborando in seguito, alla fine degli anni Settanta, la prima macchina da scrivere elettronica che verrà utilizzata in tutto il mondo.
Al 1982 risale invece il primo PC professionale. Più precisamente, è nel marzo 1982 che viene presentato il primo personal computer, l’Olivetti M20. La storia dell’azienda si muove così tra i poli dell’elettronica e delle tecnologie informatiche sino a raggiungere il settore delle telecomunicazioni.

Omnitel e Infostrada sono due società ben note legate al nome Olivetti. Infostrada, ad esempio, è una joint venture tra Olivetti e Bell Atlantic finalizzata a operare nei servizi di telefonia su rete fissa.

Ancora oggi la società continua a offrire una proposta vincente nel proprio settore di riferimento, mantenendo vivo il marchio Olivetti che risulta però controllato da Telecom Italia. Quanto al successo di questa azienda, parte dei risultati ottenuti e consolidati nel corso degli anni, sono dovuti alla capacità delle sue personalità più importanti di puntare alla qualità tecnologica ma anche alla capacità di aprirsi al mercato, con un occhio sempre particolarmente attento al profilo estetico dei suoi prodotti, in altre parole al design.

Qualche libro per approfondire la storia della Olivetti