L’invenzione dell’email di Raymond Tomlinson

Quante volte nel corso della giornata comunichiamo con qualcuno lontano da noi attraverso un indirizzo di posta elettronica al quale spediamo un messaggio? Ormai è un gesto automatizzato che è entrato nelle nostre vite come una routine a cui non facciamo più caso ma l’email e la chiocciola (@) avevano un inventore. Parliamo al passato perché purtroppo ci ha lasciato poco tempo fa – esattamente il 5 marzo di quest’anno – all’età di 74 anni. Si chiamava Raymond Tomlinson e dobbiamo a lui quest’idea apparentemente piccola ma dall’enorme potenziale che ha contribuito a cambiare e rendere più semplici le nostre vite lavorative e non. Quanto era (ed è) rivoluzionario infatti poter depositare un messaggio scritto su computer ad una persona non immediatamente disponibile a rispondere?

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Raymond Tomlinson era un programmatore informatico americano nato ad Amsterdam (nello stato di New York, non in Olanda) nel 1941. Dopo gli studi al Mit (Massachussets Institute of Technology) nel 1967 iniziò a lavorare come ingegnere elettronico per un’azienda di Boston, la BBN (Bolt Beranek e Newman), alla quale era stato commissionato lo sviluppo della rete Arpanet: una tecnologia dalla quale nacque poi l’internet attuale e che era utilizzata dall’agenzia militare Darpa. Nel 1971 Tomlinson, che si occupava del servizio di messaggistica elettronica esistente attraverso diversi file dello stesso computer, avvertì l’esigenza di ideare un modo per inviare messaggi da un computer all’altro sfruttando la rete Arpanet. Riuscì nell’impresa in pochi mesi inviando un messaggio dal testo casuale (probabilmente, come disse anche lui, una cosa digitata al volo tipo “QWERTYUIOP”) ad un computer poco distante dalla sua scrivania.

Il passaggio successivo era però la necessità di indirizzare il messaggio di posta elettronica ad un particolare utente e ad una specifica periferica. Ed è da qui che nacque, anche in quest’occasione casualmente, l’invenzione della chiocciola: il segno @, ormai diventato caratteristica universale degli indirizzi mail. La scelta del simbolo fu dovuta al fatto che in inglese si legge “at” ed è una preposizione di luogo. Tra l’altro anche la sola presente tra i simboli sulla tastiera del computer. Ed è così che la chiocciola, quel piccolo simbolo che ormai ci è tanto familiare, è entrato nelle nostre vite.

La diffusione dell’email, dopo un utilizzo riservato solo dagli addetti ai lavori, fu molto lenta. Fu infatti undici anni dopo che un liceale indiano, Shiva Ayyadura, brevettò il sistema di posta elettronica chiamato email e che utilizziamo tutt’oggi. Tra l’altro nonostante la sua invenzione sia risultata fondamentale per la comunicazione online e vengano inviati ogni giorno più di 100 miliardi di messaggi di posta elettronica, Raymond Tomlinson non ha mai ricevuto alcun compenso economico per aver ideato email e simbolo della @.