Ma esattamente, cosa fanno i ragazzi quando giocano a Fortnite?

Per i pochi che ancora non lo conoscessero, Fortnite è un videogioco online del genere “sparatutto” in terza persona a tema sopravvivenza sviluppato negli Stati Uniti da Epic Games e People Can Fly e che imperversa da luglio del 2017, ormai popolarissimo, che ha ormai superato in celebrità (e in incassi) tutti gli altri videogiochi storici del passato e che appassiona tutti, non solo giovani e non solo nerd. In definitiva, un vero e proprio fenomeno nel campo dei videogame.

Si tratta di un gioco multipiattaforma che “gira” su PlayStation 4, Xbox One, iOS, Nintendo Switch, Microsoft Windows, macOS e Android, single-player o multiplayer, ovvero che può essere giocato in solitaria o creando vere competizioni contro altri giocatori.

fortnite

Un gioco di grande successo, virale si potrebbe dire, che conta ormai milioni di appassionati in tutto il mondo (non trascurabile il fatto che, nella versione “Battaglia Reale”, è scaricabile gratuitamente, anche se la personalizzazione facoltativa dei personaggi richiede un esborso di denaro), con una grafica accattivante e che in definitiva ha una struttura “semplice”, in quanto pensato anche per chi non è un professionista dei videogame. Un successo che si deve anche ai continui aggiornamenti che consentono un’esperienza di gioco sempre più ricca, con sempre nuove sfide e nuove difficoltà da superare.

Fortnite presenta due modalità di gioco distinte: “Salva il mondo” e “Battaglia reale”.
“Salva il mondo” ha un’ambientazione apocalittica che vede la Terra, ormai ridotta all’osso e popolata da pochissimi umani, invasa da creature aliene. Lo scopo del giocatore o dei giocatori che collaborano (fino a un massimo di quattro) è quello di compiere varie missioni (quindi costruire strutture, prepararsi ad attacchi e difendersi) con l’obiettivo di aiutare e proteggere i pochi umani sopravvissuti.
Fortnite Battle Royal” è la modalità che ha riscosso maggiore successo. A differenza di “Salva il mondo”, dove si combatte contro personaggi controllati dal computer, i combattimenti avvengono tra cento avatar controllati dai giocatori. I giocatori hanno la possibilità, all’inizio, di scegliere in che punto della mappa dell’area di gioco far atterrare i loro personaggi – equipaggiati di un solo piccone – dall’alto di un autobus volante legato a un pallone aerostatico che sorvola un’isola dal territorio variamente caratterizzato. Scopo: fronteggiare i nemici (ovvero gli altri personaggi) e una tempesta dalla quale bisogna continuamente sfuggire, acquisendo man mano più strumenti possibili per equipaggiarsi (armi, munizioni, medicine…) e costruire trappole o altre strutture per far ottenere al proprio personaggio la “Vittoria Reale”. In pratica bisogna far fuori tutti gli altri personaggi man mano che l’area di gioco va a ridursi. L’ultimo che resta in vita, vince.

Un gioco che può giocarsi come singolo giocatore, ma che offre la possibilità anche di formare coppie di combattenti o squadre intere, mettendo in connessione i giocatori, che possono, via chat, mettere a punto strategie e studiare soluzioni di gioco.

Diverse le modalità di gioco alternative, sempre con l’intento di costringere i i giocatori a incontrarsi, a creare strategie di difesa e a fronteggiarsi per eliminarsi l’un l’altro. In un certo senso, un gioco che dà anche la possibilità di rendere l’esperienza “creativa”, in quanto si possono realizzare partite personalizzate, con propri scenari, proprie “invenzioni” e addirittura proprie regole di gioco.

Competizioni che ormai si giocano a livello mondiale, compresa la “Fortnite World Cup”, con tanto di possibilità di giocare in vari tornei per allenarsi e qualificarsi così per cercare di conquistare l’ambita corona di campione del mondo di “Fortnite”.

Alessandra Buschi