Perché goo.gl, l’accorciatore di url di Google, è stato sostituito con Firebase Dynamic Links?

Gli accorciatori di URL: applicazioni che permettono di ovviare l’inconveniente di dover inserire URL che contengono molti caratteri alfanumerici. Un’agevolazione quindi per la condivisione di link con URL troppo lunghi e anche un modo per misurare il traffico online.

Offerto da Google, goo.gl è stato il primo strumento URL shortener a essere presentato alla fine del 2008 e lanciato nel 2009, seguito poi da altri servizi di abbreviazione degli URL, ma sempre uno dei più utilizzati tra quelli disponibili online. Oggi, però Google ha sostituito il suo popolare accorciatore indirizzando gli utenti alla piattaforma Firebase e ai suoi Dynamic Links (FSL), che consentono di inviare utenti esistenti e potenziali a qualsiasi posizione all’interno di un’app iOS, Android o web.

firebase dynamic links

Il motivo, i tanti cambiamenti che, negli ultimi anni, hanno interessato il modo in cui l’utenza trova i contenuti su internet, causati soprattutto da quella veloce “rivoluzione mobile” a cui abbiamo assistito, fino ad arrivare all’utilizzo sempre più diffuso degli assistenti vocali.

A partire da questo 13 aprile, quindi, gli utenti anonimi e quelli che non hanno mai creato collegamenti brevi non saranno in grado di creare nuovi collegamenti brevi attraverso goo.gl, mentre solo gli utenti già iscritti saranno in grado di creare indirizzi abbreviati, utilizzarne tutte le funzionalità ed esportare i dati dalla console goo.gl, ma soltanto fino al 30 marzo 2019, data in cui il servizio verrà interrotto. Da tener conto, quindi, che successivamente gli short link continueranno a reindirizzare alla destinazione corretta ma non verranno migrati alla console di Firebase e che dunque chi fino a oggi ha usato goo.gl dovrà prendere in considerazione un’alternativa.

Per quanto riguarda gli sviluppatori, Google fa sapere che per creare nuovi collegamenti brevi verranno utilizzate le API Firebase, che lavora come cross-platform per far “parlare” la stessa lingua a sistemi operativi diversi. Dynamic Links (FDL) sono infatti URL “intelligenti” che rilevano automaticamente la piattaforma dell’utente e inviano l’utente al web o alla app.

Una transizione momentanea quindi da goo.gl ai collegamenti dinamici gratuiti Firebase Dynamic Links, che funzionano per tutti gli utenti su ogni tipo di piattaforma, per adeguarsi e andare di pari passo con la grande diffusione delle app, oggi impiegate per sempre più servizi da parte dell’utenza, e che trova la sua motivazione nella necessità di sviluppare progetti sempre più adeguati e funzionali.

Da considerare, ad ogni modo, che, almeno per il momento, Google non sembra aver intenzione di lanciare alternative alla chiusura al suo servizio per URL brevi ed anzi consiglia a chi intenda creare nuovi collegamenti brevi di utilizzare servizi finora suoi concorrenti quali Bitly e Ow.ly.

Alessandra Buschi