Le cuffie bluetooth stanno cambiando il nostro modo di ascoltare la musica?

C’è chi ha sempre sostenuto che il futuro delle cuffie è senza fili, wireless. E guardando un po’ al settore audio e a come si è evoluto negli ultimi anni, non possiamo che dargli ragione.

Di qualunque tipo siano, grandi, piccole, medie, le cuffie sono un accessorio sempre più indispensabile. Lo sono quando si viaggia, quando si vuole ascoltare della musica e isolarsi dal mondo esterno. Quando si lavora al computer in un ufficio con altre persone, quando si parla al telefono o si partecipa ad una conference call. Nel tempo libero e quando si pratica sport. Sono tantissime le occasioni d’uso ed è per questo che negli ultimi tempi il mercato delle cuffie è cresciuto a dismisura. Sono cresciute soprattutto le vendite di cuffie wireless, quelle senza fili, che funzionano attraverso il collegamento bluetooth con il proprio telefono o con qualsiasi altro dispositivo.

Ascoltare musica è sempre più un fatto intimo e personale e le cuffie senza fili consentono di portare questa esperienza un po’ ovunque e in completa comodità. Le cuffie bluetooth sono ormai uno status symbol, sono un emblema dell’identità culturale di questi tempi moderni. E mentre in tutto il mondo diminuiscono le vendite di speaker audio, aumentano quelle di cuffie bluetooth.

Cuffie bluetooth - Web Crew

Sentire attraverso le cuffie è ben diverso che farlo con uno speaker. E non lo dicono solo i puristi del suono. La storia insegna che la musica cambia e si evolve proprio in base a dove viene suonata o riprodotta. Le cuffie eliminano la barriera tra il cantante e chi ascolta, facendo sentire il suono direttamente dentro di noi, e questo lo rende un atto sempre più intimo. E così, abbracciando questo trend di intimità, la cultura musicale pop spinge verso suoni più morbidi, con delle canzoni che sono quasi bisbigliate.

Il suono che si ascolta nelle cuffie, come anche in piccoli speaker, non è di ottima qualità e il mercato della musica lo sa bene, per questo cerca di spingere verso una produzione che sia il più possibile godibile per le orecchie. L’uso delle cuffie sta influenzando anche la presenza dei bassi all’interno delle canzoni. Questi sono i suoni più difficili da riprodurre e da rendere piacevolmente ascoltabili in piccoli speaker. Le nuove proposte musicali tendono ad alzare le frequenze dei bassi per rendere più piacevole e immersivo il suono ascoltato attraverso le cuffie.

Vengono utilizzati per questo, sempre più spesso, delle frequenze differenti appositamente per l’ascolto in cuffie. Al posto delle frequenze più basse e di più complicata riproduzione, vengono sfruttati, per esempio, effetti psychoacoustic. Dei suoni appositamente studiati per stimolare la mente, che hanno il potere di aumentare la concentrazione, la creatività e il rilassamento. Si va, sempre di più, verso la ricerca di armonie più sensoriali, cercando di ricreare la stessa canzone con musicalità diversa. Questo processo, ovviamente, impatta tutto il mondo della produzione musicale. La musica, se è possibile, diventa ancora più emozionale e profonda e concentra tutta la sua potenza sulla solitaria esperienza d’ascolto. E proprio l’intimità che richiama questo “nuovo” modo di ascoltare, porta a delle produzioni ricche di sound vocali, con innovative tecniche di microfonaggio, suoni soft e intonazioni quasi fossero sussurrate. Tutte azioni che sembrano indicare il crearsi di un nuovo modo di comunicare tra il cantante e il suo pubblico, che cambierà sostanzialmente il mondo della musica come l’abbiamo conosciuto sino ad ora.

Monica Curreli