Libere riflessioni sul copywriting degli ‘how to’
“Come fare a”, o, per dirla con il linguaggio corrente di chi naviga in rete “How to”: l’espressione che indica un testo che cerca di rispondere alle domande degli utenti riguardo un determinato argomento, di aiutarli su procedure e questioni specifiche. Un approccio al copywriting che si potrebbe dire segua quello che è uno dei principi che si è data la rete, ovvero essere una grande comunità nella quale chi è a conoscenza di qualcosa può liberamente trasmetterlo e far sì che utenti meno esperti possano usufruirne.
Le domande in rete degli utenti sono delle più varie, lo sappiamo bene, e non riguardano soltanto questioni relative alla tecnologia, ma le tematiche più disparate. Tutti, prima o poi, ci siamo chiesti “Come faccio a…?” e subito dopo il nostro pensiero è stato quello di “chiederlo a Google”, ovvero di lanciare la nostra domanda in rete e scorrere poi i risultati per cercare la risposta.
È da questa esigenza che è nato per esempio wikiHow (to do anything), fondato nel 2005, che intende appunto offrire guide pratiche per fare appunto qualsiasi cosa: una collaborazione mondiale che ha come missione quella di aiutare le persone a imparare, una condivisione di articoli vagliati e perfezionati nel tempo da più esperti e che consiste quindi in un lavoro comune e combinato di più utenti che vogliono essere utili alla comunità con le loro conoscenze e competenze.
“How to”: guide monotematiche quindi, che hanno come obiettivo quello di descrivere in modo dettagliato un procedimento, che vogliono chiarire, che se seguite passo passo consentono all’utente di ottenere l’insegnamento di cui necessita.
Guide per le quali è necessario seguire degli accorgimenti perché possano essere davvero utili. Partendo, ovviamente, dalla buona conoscenza dell’argomento che si vuol spiegare.
Ecco quindi alcuni suggerimenti per redigere un “how to” efficace: un buon argomento, innanzitutto. Utile, che risponda alle richieste degli utenti di conoscere come si fa qualcosa, come si procede per ottenere qualcosa, che risponda alle sue esigenze, lo aiuti a risolvere un problema.
Un buon titolo e una buona introduzione che indichino con chiarezza di che cosa si vuol dare spiegazioni e quali vantaggi l’utente potrà trarne, in modo tale che ci si possa subito rendere conto se si tratta di un “How to” utile al proprio scopo. Da non dimenticare, poi, che utilizzare parole chiave è sempre un’ottima cosa, anche per quanto riguarda un buon posizionamento nei risultati di ricerca.
Dare indicazioni di base (materiali, ingredienti, quantità, tempi) nel caso in cui per esempio si voglia trattare una ricetta culinaria o dare indicazioni su come realizzare materialmente qualcosa.
Dare istruzioni chiare, passaggio dopo passaggio (meglio se numerando ogni punto, magari utilizzando anche vari paragrafi, da riportare in un eventuale sommario iniziale), senza tralasciare nulla e cercando sempre di mettersi dalla parte di chi ancora ignora, senza dare per scontati particolari che per noi, che conosciamo l’argomento, appaiono irrilevanti.
Utilizzare un linguaggio semplice e scorrevole, impiegare esempi ed evitare paragrafi troppo lunghi e complessi. Se l’argomento necessita dell’utilizzo di un gergo tecnico, ben venga: anche un’esposizione tecnica può essere resa ben comprensibile con una scrittura appropriata.
Corredare, dove è necessario, con immagini, video, gif animate, schemi ben leggibili (per esempio utilizzando simboli o una legenda chiara), che equilibrino la grafica ma soprattutto aiutano il lettore a comprendere meglio i vari passaggi. Non male indicare anche approfondimenti con link esterni e citare le fonti a cui si è eventualmente attinto.
Elaborare una conclusione, indicando se possibile qualche altro consiglio.
Da non dimenticare, inoltre, quanto sia importante che il nostro testo non contenga refusi ed errori grammaticali e di sintassi e che per la sua redazione venga utilizzata una buona grafica, caratteri da stampa ben leggibili che non affatichino la vista, un buon contrasto tra sfondo e testo (il bianco e nero è in effetti sempre la cosa migliore) e un giusto utilizzo dei grassetti per evidenziare le parole chiave e i concetti fondamentali.
Ultimi suggerimenti: dare la possibilità agli utenti di esprimere il proprio feedback o almeno un parere se l’articolo è stato o meno di aiuto e infine chiedere al lettore – e perché no? – di condividere ciò che ha appena letto nel caso in cui si ritenga soddisfatto della nostra spiegazione.
Alessandra Buschi
Redazione di guide “how to” per siti web
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