La Casa Bianca passa da Drupal a WordPress. E tu?
Per diversi anni, e per la precisione dall’ottobre del 2009, il sito ufficiale della Casa Bianca ha girato sulla piattaforma Drupal.
La cosa, al tempo, aveva fatto abbastanza scalpore, in molti considerarono infatti un rischio per la sicurezza l’utilizzo di un CMS il cui codice di base era disponibile a tutti.
La decisione, come riportato dai funzionari della Casa Bianca, voleva rappresentare la partecipazione diretta del governo americano alle nuove conquiste della tecnologia e la possibilità, per il sito, di beneficiare dell’apporto pubblico tipico dell’open source.
Benché la ragione di questo cambiamento forse risiedesse anche nell’intento di Obama di mostrare il suo impegno nel rendere il governo americano più aperto e trasparente, in ogni caso la mossa della Casa Bianca era stata accolta sia da Drupal che dal mondo delle open source con grande entusiasmo e come una grande vittoria.
Oggi, dopo la scelta dell’amministrazione Obama di un sistema di gestione dei contenuti open source e una frequentazione piuttosto lunga con Drupal, dal 15 dicembre scorso il sito della Casa Bianca è passato su WordPress.
Un trasferimento che, a quanto pare, è motivato da questioni di risparmio pubblico e che è stato fatto un po’ in sordina, senza annunci ufficiali da parte del sito.
Passando da Drupal a WordPress, la Casa Bianca si è unita a una vasta comunità di organizzazioni che si affidano a quella che oggi rappresenta una delle tecnologie CMS più diffuse nel mondo.
Un progetto open source guidato da una comunità globale di volontari, il cui codice è liberamente disponibile per chiunque voglia servirsene e il cui ultimo aggiornamento, 4.9.1, è stato lanciato alla fine del novembre scorso, permettendo ulteriori e notevoli miglioramenti sulla sicurezza e sulla stabilità della piattaforma, nonché nuove funzionalità che rendono WordPress ancora più semplice da usare e da gestire.
Una caratteristica molto interessante di WordPress è infatti quella di fornire, a partire dalla versione 3.7 del 2013, aggiornamenti automatici con backup incrementali per gestire la sicurezza, che quindi non necessitano dell’interazione dell’utente.
Come metodo di sviluppo open source, WordPress beneficia della collaborazione di milioni di sviluppatori in tutto il mondo e quindi l’implementazione di vecchie e nuove tecnologie è molto rapida.
Per quanto riguarda la Casa Bianca, questa migrazione, secondo il “Washington Examiner”, sembra potrà far risparmiare ai contribuenti americani addirittura tre milioni di dollari l’anno. Inoltre, è stata vista anche come un miglioramento per la scalabilità del sito web del governo americano.
Buoni motivi per migrare su WordPress, dunque, per la Casa Bianca, che assieme alla possibilità di avere a disposizione una community di sviluppatori tra le più attive della rete potrebbero interessare anche molti altri siti che girano ancora su Drupal.
E voi? Siete ancora su Drupal?
Nel caso, il consiglio che arriva anche dalla Casa Bianca è quello di dare un’occhiata all’efficienza di WordPress, valutare quali possono essere i risultati post-migrazione e quindi voltare pagina migrando da Joomla a WordPress.
Alessandra Buschi