Word, retrospettiva di un simbolo del personal computing

Word è universalmente conosciuto come il più importante e rappresentativo programma di elaborazione testuale. La sua creazione è parte integrante della storia dello sviluppo dei PC stessi, e seguirne l’evoluzione è un affascinante viaggio nel tempo.

Microsoft_Word_logo

La prima versione di Microsoft Word fu svilupapta da Charles Simonyi e Richard Brodie, due programmatori della Xerox che vennero assunti nel 1981 da Bill Gates e Paul Allen. I due avevano dato vita a BravoX, che è stato anche il primo elaboratore di testi sviluppato con approccio what you see is what you get (ciò che vedi è quello che ottieni): l’utente cioè poteva vedere in anticipo sullo schermo ciò che sarebbe poi comparso nel formato finale. Si tratta oggi di un dettaglio che può apparire ovvio, ma al tempo era una rivoluzione.

La prima versione, Word 1.0, uscì nell’ottobre 1983 per MS-DOS. Era rudimentale e fu seguito da altri quattro programmi simili che hanno non hanno riscosso grande successo in quanto a vendite.

L’utilizzo di Windows cambiò le cose: la prima versione di Word per Windows venne rilasciata nel 1989 e aumentò le vendite in modo significativo; il vero decollo però avvenne con Windows 3.0, rilasciato nel 1990.

L’anno successivo veniva prodotto Word 2.0 e si passò direttamente a Word 6.0 nel 1993: il motivo di questo salto era la necessaria concomitanza con la numerazione delle versioni di Windows. Dal 1995 si passò poi a denominare le versioni di Word con l’anno di rilascio. I cambiamenti sono stati di volta in volta più ampi, fino a dare origine alla versione attuale, cioè la 2015. È però già disponibile per l’uso la versione Word 2016.

Microsoft Word è attualmente il leader assoluto in questo settore di mercato, cosa naturale se si pensa che ha praticamente fondato il settore stesso. Nonostante siano trascorsi più di trent’anni e le versioni non abbiano sempre brillato per efficienza, e nonostante le molte critiche al formato proprietario dei fil (.doc), Word mantiene ancora un primato su tutti.

Le critiche al formato .doc si incentravano in particolare sulle problematiche relative alla scarsa sicurezza che ne accompagnava l’uso, e in tempi recenti alla difficoltà di conversione ed importazione dei file di altri elaboratori testuali. Ci si domanda infatti, e lo fanno soprattutto gli sviluppatori, in che modo si comporterà il software concorrente: in particolare le soluzioni open source come OpenOffice Writer e LibreOffice Writer, che stanno guadagnando notevoli fette di mercato grazie all’implementazione nei moderni sistemi operativi Linux.