Web design ‘mobile first’: le ragioni di chi pensa che il mobile venga prima

Da sempre la maggioranza dei web designer si approccia alla costruzione di un sito web dal punto di vista dell’uso su desktop e quindi su un PC fisso. Con lo sviluppo dell’industria dei terminali mobili si è rapidamente aperta la questione del design di siti specificamente pensati per questi dispositivi, quasi sempre risolta in un secondo momento. Anche con la nascita del responsive design l’approccio tende ad essere identico: si inizia con la versione a dimensioni desktop e si lavora successivamente su quella mobile.

Tuttavia si sta iniziando a discutere anche su un differente metodo di lavoro che inverte i termini e che pone il design per mobile come primo punto da affrontare. È il cosiddetto mobile first. Si tratta di una scelta interessante, che senza dubbio conferma il trend di cambiamento dell’uso quotidiano di internet, anche perché diverse grandi compagnie, fra cui Google, stanno provando a lavorare in questo senso.

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Le ragioni di chi sostiene il mobile first sono varie. I dati, per prima cosa, ci dicono che ci sono attualmente circa 1,2 miliardi di utenti mobile al mondo e che una percentuale consistente di questi, dal 20% al 25%, accede ad internet esclusivamente o quasi esclusivamente tramite smartphone o tablet. Ciò significa che questa percentuale visualizzerà i contenuti dei siti solo nella sua versione mobile.

Anteponendo il design in versione desktop a quella mobile, tutti i contenuti testuali e multimediali vengono presentati in modo da essere accessibili su una piattaforma visiva ampia. Però, traducendoli poi sulle dimensioni di uno smartphone, il contenuto presente deve necessariamente essere ridistribuito e la simultaneità d’uso scompare. Per ovviare a questo problema il web designer deve cercare di ridurre gli elementi nella versione mobile senza penalizzare l’estetica e la funzionalità.

Tuttavia il browser scarica lo stesso i contenuti, perché sono presenti sul sito web indipendentemente dalla modalità di visualizzazione dell’utente: ciò significa che il terminale riceve più contenuto di quanto l’utente necessiti realmente in quel momento – qualcosa che allontana ci allontana moltissimo dall’idea di ottimizzazione degli spazi e degli elementi strutturali del sito. Dal punto di vista mobile first, invece, il problema non si pone perché viene caricato solamente il contenuto essenziale per l’utente, creando un’esperienza d’uso molto più rapida anche sul piano tecnico.

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È anche interessante considerare che l’altra grande strategia di web design – il cosiddetto responsive design – non è affatto in competizione con l’approccio inverso che propone il mobile first. Il responsive design è costruito sul concetto di redistribuzione degli spazi sulla base delle dichiarazioni CSS che determinano come assegnare stili differenti alla pagina. In questo senso, costruendo un sito nella versione mobile è possibile usare le dichiarazioni media in modo inverso. Si tratta proprio del sistema opposto al normale uso del responsive design, che prevede di iniziare su dimensioni grandi e portare successivamente a riduzione.