Recensione di SoundCloud Go: la musica indipendente al passo coi tempi

La guerra dei servizi di streaming audio online non è veramente tale: assomiglia più ad un continuo ribollire di piattaforme che, vicendevolmente, si rubano più o meno spazio nel mercato, cercando nuovi segmenti di pubblico. Spotify e Apple Music stanno attualmente dominando il sistema, ma subito dopo si contano decine di servizi che a livello di successo e qualità restano fondamentalmente in pari, e non è chiaro chi abbia i numeri per vincere in questa gara. Come spesso accade nel mondo di internet, chi riesce a creare un bisogno ha le chiavi della vittoria in mano, e in questo Spotify è stato molto abile.

Soundcloud Go

Ad aprile, SoundCloud ha invece cercato di rinnovarsi rilasciando una versione a pagamento chiamata SoundCloud Go, non ancora disponibile in Italia. Trascorsi alcuni mesi, e in attesa di un riscontro nel nostro paese, possiamo riflettere su queste novità: si tratta di un giro di boa o di una buona strategia?

SoundCloud, società tedesca creata da Alexander Ljung ed Eric Wahlforss, offre agli utenti la possibilità caricare e condividere – e quindi promuovere – le proprie creazioni musicali. Nel corso del tempo, la piattaforma si è confermata come uno dei principali collettori di nuove tendenze: in un certo senso, è uno dei posti giusti dove cercare ciò che fra un anno o due diventerà la nuova moda.

Ljung, in merito al lancio di Go, ha affermato che “SoundCloud Go rappresenta la nostra visione del futuro della musica streaming: una piattaforma con cui i produttori possono collaborare, gli appassionati scoprire le ultime tendenze e ascoltare musica leggendaria, o connettersi con i propri artisti preferiti. Per la comunità creativa, invece, l’opportunità di essere pagati per il loro lavoro”.

I punti di forza della nuova proposta – non ancora disponibile in Italia – sono l’ascolto offline, l’assenza di pubblicità e la disponibilità di milioni di brani, più dei principali competitori. Di questi aspetti, solo l’ultimo caratterizza realisticamente il servizio: considerando che la media degli altri servizi è di 30 milioni di brani, i circa 125 di SoundCloud appaiono certamente molto competitivi. Tutto si ridimensiona, però, se si considera che quasi 110 milioni di brani sono caricati dagli utenti e possono essere raggiunti senza alcun pagamento aggiuntivo per SoundCloud Go. La competizione si gioca quindi su numeri molto più ridotti.

Inoltre, questo cambiamento potrebbe anche rivoltarsi contro la politica dell’azienda: SoundCloud è diventato famoso proprio grazie alla sua nomea di piattaforma alternativa, dove si potessa ascoltare qualcosa di nuovo e diverso. Uno spazio dove condividere diffondere musica all’esterno della sfera di dominio delle grandi produzioni. La scelta di passare ad un servizio in abbonamento rischia di scontentare i produttori ed i musicisti, che credevano dall’inizio nella visione alternativa della piattaforma.