Qzone: l’alternativa cinese a Facebook

Esiste tutto un mondo di social network poco conosciuti da noi ma che invece spopolano in area orientale. In zona russa sono famosissimi e stra usati VK.com e Ok.ru mentre in Cina tra i primi posti nella classifica dei social più usati rientra Qzone. Creato nel 2005 dalla Tencent (una holding che possiede la maggioranza delle piattaforme social in Cina), ha negli anni acquisito un successo sempre più grande fino a raggiungere oltre 650 milioni di utenti attivi ogni mese. Praticamente è il social network più diffuso in Cina, molto più di Facebook che invece resta il re indiscusso qua da noi.

Qzone

Cos’è Qzone

Possiamo definirlo – di nuovo – il Facebook di qualche paese orientale? Ebbene sì, Qzone è diventato una sorta di Facebook cinese. È nato come piattaforma di blogging ma negli anni ha poi legato i blog creati dagli utenti agli account del programma di instant messaging QQ. Uno dei programmi di messaggistica più usati in Cina insieme a WeChat. Il risultato è un social dove si possono scrivere blog, inviare foto e musica, scrivere un diario, guardare video ma anche chattare direttamente con gli amici. Un Facebook con gli occhi a mandorla praticamente.

A differenza di Facebook però, su QZone c’è qualche restrizione in più nella gestione dei rapporti, per cui non è possibile vedere chi sono gli amici degli amici. Per aggiungere qualcuno alla propria rete di amicizie bisogna cercare il suo nome e quindi si aggiungono solo persone con cui si è davvero interessati a condividere parti della propria vita. Un po’ di privacy in più che non guasta mai. Qzone ha inoltre qualche funzionalità in più di Facebook adattata alle abitudini del pubblico cinese.

Qzone, solo in ideogrammi cinesi

Se vi è venuta la curiosità e volete provare anche voi a usare Qzone beh la questione potrebbe essere un po’ complicata. Dovreste munirvi di un traduttore personale che sappia bene il cinese oppure conoscere gli ideogrammi. Non esiste infatti una versione in italiano. Se tra di voi c’è qualche esperto di cinese che si è iscritto può svelarci la sua esperienza su Qzone.

Sappiamo comunque che Qzone offre una vasta possibilità di personalizzazione selezionando gli accessi in base alle preferenze di ogni utente. Non tutti i servizi però sono gratuiti e bisogna ad esempio pagare per avere accesso alla versione mobile. Qzone è utilizzato soprattutto dai giovani e dagli abitanti delle periferie mentre i giovani universitari o i professionisti si trovano soprattutto su RenRen e Kaixin, altri social molto simili a Facebook diffusissimi in Cina. Tutto un universo di social che conosciamo poco o nulla ma che invece riguarda una vasta fetta di mercato mondiale.