Perché WhatsApp vale 19 miliardi di dollari?

La prima fondamentale osservazione è che WhatsApp vale 19 miliardi di dollari secondo Facebook, che ne ha acquisito la proprietà con una lungimirante operazione di management, contribuendone a consolidare il valore. Da che punto di vista l’app di messaggistica vale questi soldi? In una sola parola: strategia. Ecco per quali motivi.

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La prima ragione è l’enorme quantità di utenti attivi al mese. Facebook raggiunge 1,2 miliardi di utenti, ma la maggior parte sono frutto di un boom che è già terminato e – secondo alcuni – la crescita del re dei social network sta addirittura iniziando a soffrire di varie perdite in termini di utenza, soprattutto nei Paesi emergenti. Ebbene, in questi Paesi, in particolare in Latinoamerica e Asia, è WhatsApp a dominare la messaggistica istantanea e la condivisione di contenuti. In questo senso, l’app è lo strumento con cui Facebook risponde – o tenta di farlo – ai crescenti ‘buchi’ globali di utenza.

La seconda importante ragione è la tecnologia offerta da WhatsApp. Al momento dell’acquisizione, in molti si domandavano a quale proposito essa veniva intrapresa visto che Facebook possedeva già il proprio servizio di messaggistica, senza contare i numerosi competitors già presenti sul mercato. Il punto è che WhatsApp non interferisce con il sistema di comunicazione di Facebook, Twitter o Skype. Quello che invece fa è soppiantare definitivamente il caro (in tutti i sensi) vecchio sistema degli SMS, riuscendo laddove gli MMS hanno miseramente fallito ossia nella condivisione di file multimediali e non solo di messaggi testuali che è una delle funzionalità fondamentali di WhatsApp.

Ormai Facebook è diventata un’impresa conglomerata che ha accorpato e accentrato alcune importanti realtà imprenditoriali, senza però fagocitarle. La tecnica adottata nel gestire Instagram, ad esempio, è eloquente: gli utenti di Instagram, come di altri servizi comprati da Facebook, ne amano la sua indipendenza. Implementarlo in Facebook sarebbe stato un gravissimo autogol. La stessa cosa, certamente, avviene per WhatsApp.

Assieme a WhatsApp e Instagram, Facebook ha quasi raggiunto la soglia incredibile di quasi due miliardi di utenti attivi ogni mese – ovvero quasi un terzo della popolazione mondiale. Questa combinazione offre a Zuckerberg una base di utenza distribuita in tutte le principali nazioni esistenti, avvicinandolo allo scopo di connettere globalmente il mondo intero.