Meno male che c’è il #mondaymotivation

#Mondaymotivation: l’hashtag che ogni inizio settimana riempie i social con foto, video, frasi e citazioni che dovrebbero aiutare gli utenti delle comunità di Twitter, Instagram, Tumblr, Facebook, Pinterest, ad affrontare lo scoglio del giorno ritenuto più duro della settimana ed anche caricare il risveglio dopo il dì di festa di quella buona dose di positività per partire con il piede giusto verso la nuova settimana.

mondaymotivation

Motivazioni, quindi, per rendere meno difficile il lunedì ed anche perché questo giorno diventi esso stesso motivante per affrontare i giorni successivi.

Al di là del fatto che sarebbe interessante sapere quanti di noi vadano di proposito a cercare citazioni o altro per motivarsi (oltre che inciamparci volente o nolente mentre ci si muove sui social), la domanda potrebbe essere: davvero un hashtag può aiutare ad aver sufficiente motivazione?
Da chi sia partita l’idea della Monday Motivation non è dato saperlo, né sappiamo quando e se avrà mai fine.

Ad ogni modo, sembra che la cosa agisca per “contagio emotivo”, quello che corre anche attraverso la comunicazione digitale, e cioè lo stesso che alla fine influenza (e purtroppo anche in modo più massiccio, come ci dicono gli esperti) le emozioni negative, nonché quello utilizzato dalle aziende per ottenere più attenzione da parte dell’utenza a fini commerciali.

La motivazione infatti è un argomento che ha sempre interessato moltissimi campi, a partire dalla sociologia e dalla psicologia, e che ormai è sulla bocca di tutti, di grande interesse soprattutto per quanto riguarda il marketing, in quanto elemento fulcro per spingere ad azioni di acquisto o per far crescere l’interesse verso certi brand o realtà commerciali.

Pensiamo ai tanti tipi di motivatori, alle tante forme di coaching: tutte figure che, usando leve e strategie, insegnano a trovare risorse per affrontare problemi e situazioni quotidiane. Figure nate, appunto, a seguito della necessità di trovare spinte motivazionali.

Il problema, in realtà, non per tutti si presenta il lunedì, ed ecco infatti che in rete non mancano #weekendmotivation (anche con la specifica di “workoutmotivation”) e anche le migliori motivazioni per tutta la settimana.

Insomma, è proprio il caso di dirla come mi ha risposto Alka quando gli ho detto che avrei voluto scrivere qualcosa su questo argomento, e cioè: “La motivazione, se la si ha, va condivisa senza tema”.
Che poi, diciamocela tutta (sempre citando Alka, che a sua volta ironicamente cita Boris): “Artro che #mondaymotivation: passione ce vole, passione!”

E difatti ecco che qui mi sembra di toccare qualcosa di più… motivante delle frasi ad effetto del lunedì, quel valore aggiunto che, se non c’è, può rendere vane tutte le citazioni del mondo: la passione, quella vera, con la quale possiamo riuscire ad affrontare ogni momento, anche quando una settimana fosse fatta di tutti lunedì.

Passione come quella che motiva personaggi come Andrea Camilleri, ad esempio, che, intervistato da Teresa Mannino per il documentario Andrea Camilleri. Il maestro senza regole, lo porta ad alzarsi, custodirsi e vestirsi di tutto punto, con scrupolo, ogni mattina come se dovesse uscire di casa, quando poi invece si mette al pc a scrivere.

Una passione che motiva al di là di un giorno a settimana, che senza dubbio Camilleri trova ogni volta appena sveglio, e che anzi, che con molta probabilità, non smette mai di avere, ma che credo anche noi comuni mortali si possa andare a cercare – ognuno nel suo piccolo e secondo le proprie capacità, possibilità e inclinazioni – per trovare il modo migliore per affrontare positivamente una qualsiasi giornata, anche la più dura.

Vorrei concludere – per attenermi al tema e continuando con le citazioni – con un pensiero trovato in rete con l’hashtag mondaymotivation che mi sembra interessante, non tanto come motivazione del lunedì mattina, ma come filosofia di vita in generale, che credo sostenga i più di noi, anche chi sembra che di motivi per non aver fiducia nei giorni a venire possa averne parecchi: “Vado. C’è l’altalena libera”.

Oh, questo sì che mi sembra una buona spinta per ogni giorno della vita.

Alessandra Buschi